L'incontro

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Sto impazzendo... tra pochi minuti incontrerò una delle persone più importanti della mia vita. Si ok è vero, non lo conosco per niente, e ci siamo scambiati un saluto pochi giorni fa su un videogioco online, ma il mio istinto mi dice di incontrarlo. Non sono mai stata così sicura di fare qualcosa in tutta la mia vita.
Il giorno dell'incontro è arrivato in un  istante., così mi preparo, mi vesto in modo molto semplice: una maglietta bianca a strisce nere. Un paio di jeans strappati sulle ginocchia e una borsa Beige vintage. Mi trucco solo con un po' di mascara e un lucida labbra color carne.
Esco di casa in tutta fretta e arrivo in un bar: il luogo in cui ci siamo dati appuntamento. Vedo Luca e lo saluto, dopo pochi secondi arriva anche Sarah. Quando le ho detto dell'incontro ha insistito lei perché venisse, così facendo mi sono risparmiata ore di supplica per convincerla, sono felice che abbia fatto questa scelta, in fondo è stata lei a farmelo conoscere, quindi il minimo che potessi fare è affrontare il primo incontro insieme.
Ci sediamo e iniziamo a parlare.
Sono un po' tesa, i miei amici lo capiscono e cercano di confortarmi come possono.
Luca è abbastanza tranquillo, in fondo ha già incontrato Giorgio, quindi per lui è più facile. Sarah invece... nah anche lei sembra molto tranquilla. Si, Giorgio è uno dei suoi idoli, ma lei è molto calma quando si tratta di conoscere gente nuova, anche se "famosa" è molto estroversa e adora fare amicizia con tutti, e poi non credo che il suo entusiasmo sarà difficile da frenare, in fondo mi ha sempre detto che preferisce Cico a Giorgio, anche se non ne comprendo il motivo. Abbiamo avuto sempre gusti diversi in fatto di ragazzi, a me di solito piacciono quelli calmi e tranquilli, a lei quelli rumorosi, con la battuta sempre pronta e con uno stile un po' particolare, sul cupo. Per questo non abbiamo mai avuto litigi in questo campo.
Dopo qualche minuto di discussione vedo tre ragazzi avvicinarsi al tavolo, salutano Luca con abbracci e strette di mano e lui, sorridendo, ce li presenta:
-ragazze loro sono Mattia, Marco e Giorgio:-
-ciao io sono Marco.- ci saluta il primo, ha occhi verdi, capelli neri e lentiggini su tutto il volto. Indossa un paio di jeans strappati e una maglietta rossa con la scritta Brooklyn.
- io sono Mattia - dice il secondo facendoci un cenno con la mano. Ha i capelli castano chiaro, indossa pantaloni neri, con una catenella, una maglietta bianca e una giacca di pelle nera. Ha un orecchino nell'orecchio sinistro, e ha uno sguardo spavaldo, quasi intimidatorio, ma non sembra un cattivo ragazzo.
- io invece sono Giorgio, piacere di conoscervi...- dice l'ultimo. È un ragazzo molto carino, è un po' più basso degli altri, ha un lungo ciuffo castano che gli ricade sugli occhi marroni. Un sorriso sincero gli si apre in volto, ed io mi sciolgo scordandomi tutto ciò che so, persino il mio nome.
Indossa una maglietta bianca e un paio di pantaloni sportivi.
-piacere di conoscervi, io sono Sarah e lei è *t/n*- dice tranquillamente Sarah con un sorriso. Poi mi da un calcio nella sedia ed io borbotto: -p... piacere di conoscervi-
Sono davvero felice che Sarah sia qui, lei riesce sempre ad aiutarmi nei momenti in cui entro nel panico o sono in pallone. Il bello è che lo capisce all'istante, si vede che è la mia migliore amica!
Luca li invita ad unirsi a noi.
I ragazzi si siedono e iniziamo a parlare del più e del meno. Luca, Sarah, Mattia e Marco discutono animatamente, a voce molto alta. Mentre io e Giorgio ci limitiamo ad annuire e a sorridere. Non mi concentro molto sui loro argomenti, parlano di strategie di gioco o di nuovi anime che usciranno a breve.
Il ragazzo castano è seduto proprio accanto a me, ed io non so che fare...
Pochi minuti di silenzio si mettono tra noi, poi, mentre gli altri continuano a parlare, lui prende coraggio e mi chiede:
- hai detto di chiamarti *t/n* giusto?-
-s...si- dico io impacciata. Dio odio sentirmi così... Di solito sono più tranquilla, ma data la situazione sono nel panico più totale.
Mi chiedo se si ricorda di me... ma che dico, non può mai ricordarsi, non ci siamo nemmeno mai visti.
- quanti anni hai?- mi chiede timidamente, siamo entrambi tesi, e non sappiamo come continuare la conversazione
- *t/anni*- rispondo io
- ah, io sono un anno più grande invece...- cala di nuovo il silenzio, così non va, non voglio continuare a provare questa sensazione, quindi prendo coraggio e gli chiedo: - ti... ti piacciono i videogiochi?-
-scherzi? Io li amo!!- risponde lui super eccitato, e iniziamo a parlare di vari videogame dimenticandoci della figura di poco prima.
Il tempo vola, sono ormai le 17:00 è l'ora di tornare a casa, gli altri sono andati a pagare, io ho dato i miei soldi a Sarah e sono andata in bagno. Vado al lavello e inizio a lavarmi le mani, quando, dal bagno degli uomini esce qualcuno. È Giorgio, mi sorride: -ei-
-ei- dico io ricambiando il sorriso.
- posso dirti una cosa? In maniera sincera...-
- certo dimmi -
- è un po' strano da dire, perché non ci conosciamo ancora bene, ma voglio correre il rischio... mi ha fatto davvero piacere conoscerti, mi sembri, anzi, sono sicuro che sei una ragazza in gamba e, a prescindere se ci sarà Luca oppure no, vorrei rivederti, che ne dici se cominciamo ad organizzare la prossima uscita?.. sempre se ti va...-
OVVIO CHE VOGLIO RIVEDERTI vorrei urlargli, ma mi contengo dal farlo, mi schiarisco la gola e dico:
- anche tu mi stai molto simpatico, e si, anche a me piacerebbe rivederti. Quindi dimmi quando sei libero, così ci vediamo-
-oddio, se devo essere sincero non me l'aspettavo- dice lui con un leggero sorriso, quasi imbarazzato. Poi aggiunge: - se mi dai il tuo numero potremmo sentirci su whatsapp che ne dici?-
-ok- dico subito con un sorriso sincero, tiro fuori il cellulare dalla borsa. Lui ride, ha un sorriso fantastico, così bello che mi scalda il cuore, adesso sono davvero felice.
Usciamo dal bar, ci salutiamo e ognuno percorre la sua strada.
Torno a casa, c'è Sarah con me. Per strada le ho raccontato ciò che è successo con il ragazzo castano. Lei è felice, quasi più di me. Siamo di fronte casa mia, ci salutiamo ed io entro e salgo in camera, mi butto sul letto, abbraccio il cuscino ridendo, cerco di metabolizzare ciò che è successo, ma mi sembra ancora un sogno. Guardo il telefono sul comodino e noto che c'è una notifica da un numero non registrato, il messaggio recita: eii
Mi scappa un sorriso...

 Guardo il telefono sul comodino e noto che c'è una notifica da un numero non registrato, il messaggio recita: eiiMi scappa un sorriso

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