Alla fine la strega cadde

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Ci sedemmo tutti sui teli, per riprendere un po' di fiato.
- allora... chi fa l'ultimo bagno?- chiese Pablo ancora con il fiatone.
-dai *tn* andiamo?- concluse con un bel sorriso sul volto.
Sorrisi a mia volta, contagiata dalla sua euforia -ci sto, dai andiamo- detto ciò mi alzai, Pablo seguì il mio esempio. e chiesi: -chi si unisce a noi?-
Sarah, Luca, Mattia, Hannah, Marco e Chiara si alzarono ancora un po' stanchi, anche loro volevano fare l'ultimo bagno e ciò mi rese felice, ma sorrisi solo dopo che Giorgio ci raggiunse. Il ragazzo era rimasto un po' indietro per riposarsi un po' di più, ma anche lui non vedeva l'ora di fare altro tutto in compagnia.
Entrammo con calma in acqua, io mi sciolsi i capelli ancora un po' umidi che avevo raccolto con uno chignon, l'avevo fatto perché erano ancora un po' umidicci e si appiccicavano alla schiena. Mi immersi fino al collo nella fredda ma pulita acqua cristallina. L'odore del mare ci invase i polmoni.
Ci mettemmo in cerchio e iniziammo a parlare un po'.
- facciamo una gara a chi rimane di più sott'acqua?- chiese Marco dopo pochi minuti di silenzio.
-e chi ci dice che non barerai?- dubitò Sarah con un sopracciglio alzato e con voce diffidente.
- possiamo stare con gli occhi aperti sott'acqua, così ci controlleremo a vicenda, ci state?- disse allegramente Hannah. Tutti accettarono le condizioni, così ci preparammo e ci immergemmo al via.
Una volta entrata completamente in acqua mi sedetti con le braccia incrociate, per evitare di perdere l'equilibrio o di risalire involontariamente, aprii gli occhi, sbattei le palpebre un paio di volte per adattarmi all'acqua e notai che tutti avevano avuta la stessa idea. Passarono circa dieci secondi, quando Sarah mollò. Risalí di scatto, e un sorriso mi fece perdere due o più bolle d'aria, che risalirono in fretta, mi tappai la bocca per evitare che ne uscisse altra. Altri tre secondi passarono, e stavolta toccò a Chiara mollare. Appena risalì sbatté le braccia sull'acqua. Sentii Sarah ridere e mi immaginai Chiara arrossire. Si erano conosciute da poco eppure erano molto unite, forse troppo, oddio non è che... mi venne qualche dubbio sulla loro "relazione", ma non ero arrabbiata, anzi non provavo nessun sentimento negativo, più che altro ero scioccata. Forse tra quelle due... c'era qualcosa? In effetti l'ultimo ragazzo della mia migliore amica risaliva alla prima media... Finita questa sfida avrei dovuto discutere con quelle due, in privato. Altri cinque secondi passarono e Marco mollò, accanto a me Mattia aveva la faccia tutta rossa ed io mi trattenni a stento dal ridere, sembrava un pesce palla. Mi voltai dall'altro lato, e mi accorsi solo in quel momento che accanto a me c'era Giorgio. Teneva lo sguardo rivolto verso il basso, così spostai nuovamente lo sguardo.
Mattia mollò pochi secondi dopo, eravamo riamasti in 4.
Passarono altri sei secondi e Luca decise di risalire. La sfida adesso era tra me, Giorgio e Hannah.
Guardavo quei due, erano vicini, ma non troppo, ad un tratto notai che Hannah portò lo sguardo verso l'alto, nuotò in quella direzione e fuoriuscì dall'acqua, aveva perso, mi accorsi che la mia riserva d'ossigeno stava iniziando a scarseggiare. Non ce la feci più e risalii.
-eh adesso?- chiese Luca con aria interrogativa dopo che ero salita
-beh, ha vinto...- iniziai voltandomi verso Giorgio ma notai che anche lui aveva mollato.
-siete saliti insieme- disse Hannah con una voce che risuonava come un misto tra fastidiosa e infastidita.
-dobbiamo fare la finale allora, tra voi due- propose Pablo e tra i nostri amici si aprirono già le scommesse.
Dopo pochi minuti di riposo, io e Giorgio ci ritrovammo uno di fronte all'altra, pronti a sfidarci. Mi guardava con aria di sfida, cercando in qualche modo di intimorirmi, con i capelli umidi dall'acqua salmastra, il leggero rossore che gli colorava il volto, e con quegli occhi penetranti, mi fece quasi uscire il sangue dal naso per quanto mi sembrasse figo in quel momento.
Ero concentrata solo su di lui, quasi non mi accorsi che Mattia ci diede il via.
Ci tuffammo entrambi, incrociamo le gambe e aprimmo gli occhi.
Era strano vederlo sott'acqua: l'acqua cristallina contornava il suo corpo di un azzurro lucente, mentre i raggi che riuscivano ad oltrepassare la barriera creata dal mare faceva scintillare i suoi magnifici occhi. Mi ero incantata come una scema davanti a lui, mentre lui mi gettava occhiate divertite. Dopo pochi secondi dall'inizio della sfida, il ragazzo castano iniziò a muoversi, prima portò avanti le braccia, poi si mosse con tutto il corpo verso di me. Io mi ero immobilizzata, non sapendo cosa fare. Non sapevo come agire, così non feci nulla. Si avvicinò ancora, finché i nostri volti non si sfiorarono. Poi si immobilizzò.
Continuava a fissarmi con sguardo interrogativo. Come se mi stesse studiando.
Infine abbozzò un leggerissimo sorriso, quasi impercettibile, per evitare che gli uscisse dell'aria, e si avvicinò ancora, fin quando le nostre labbra non si sfiorarono.
D'istinto portai le mie braccia al suo collo, i nostri corpi si scontrarono, e sentii il calore del suo petto sfiorare dolcemente la mia pelle. Prima che me ne accorgessi la mia schiena era distesa sulla sabbia. Rimanemmo ancora pochi secondi così, ad abbracciarci e a baciarci, poi lui si alzò, uscì dall'acqua e mi portò su con lui. Quando anch'io riemersi vidi lo sguardo di tutti puntati su di noi, i ragazzi erano felici ma un po' imbarazzati, mentre Sarah e Chiara ci guardavano con occhi luccicanti e con la bocca semi aperta per lo stupore. Solo Hannah teneva le braccia incrociate e guardava altrove. Sorrisi imbarazzata ai miei amici.
- su adesso possiamo anche tornare- disse Giorgio sollevandomi da dietro. Io sobbalzai lasciandomi scappare un leggero utletto, tutti risero (compresa me) ed iniziarono ad avviarsi verso la spiaggia per tornare a casa. Io e Giorgio rimanemmo ancora abbracciati per qualche secondo, poi lui abbassò la testa.
- era da stamattina che volevo farlo- mi sussurrò dolcemente all'orecchio. E un brivido mi pervase lungo la schiena, rimasi immobile ma lui mi prese per una mano e mi trascinò verso la riva.
Raccogliemmo le nostre cose e ci dirigemmo verso le cabine per cambiarci. Io e Sarah entrammo insieme, lei continuava a fissarmi con quel suo solito sorrisetto malizioso, mentre io arrossivo sempre di più.
-senti Sarah...- dissi ad un tratto
-dimmi- rispose lei a voce alta per l'eccitazione
-ehm... volevo sapere cosa... cosa provi per Chiara?- chiesi schiettamente, pentendomi subito dopo di aver posto la domanda.
Lei non rispose subito, però quando lo fece, non sembrò turbata, tutt'altro: -non lo so nemmeno io, sono felice quando sto con lei, in così poco tempo è diventata un'amica molto intima, ma non ne sono sicura. Cioè lei mi piace, ma anche no... non lo so, credo sia troppo presto per una risposta... ecco-
Sorrisi alla mia amica: - quando sarai sicura, ti prego, parlane con me, sarò felice di ascoltarti.-
-sei la mia migliore amica, sicuro sarai la prima a saperlo, sicuramente lo saprei ancora prima di lei hahah- disse lei con voce rassicurante. Il silenzio calò, ma non durò a lungo. D'un tratto sentimmo qualcosa sbattere contro la parete di legno.
-Finalmente siamo soli...- disse una voce fin troppo familiare.
Un altro tonfo si fece sentire. Qualcuno aveva poggiato entrambe le mani sulla sottile parete.
-cosa vuoi ancora?- un'altra voce si sentì da fuori. Rabbrividii nel capire chi fosse. Giorgio.
Restammo ad ascoltare la conversazione:
-beh... perché quel tono, di solito ti piaceva quando stavamo soli soletti- la voce aveva una punta di follia, ed era logico che appartenesse ad Hannah. Un altro tonfo riecheggiò nella cabina, più pesante degli altri, qualcuno era poggiato di schiena contro la parete, sicuramente Giorgio.
-smettila, lasciami in pace- era evidente che Hannah aveva costretto il ragazzo a rimanere.
-oh che c'è, non dirmi che hai smesso di provare interesse per me... no, non è possibile, quella ragazzina viziata ti ha fatto il lavaggio del cervello?-
-ti ho detto... di smetterla.- disse Giorgio a denti stretti, si sentiva la sua rabbia.
-che c'è... *tn* ti ha fatto perdere la testa vero? Oh ma lei non ti avrà, tu sei mio.- disse Hannah in un sussurro quasi non lo sentimmo. Probabilmente si era avvicinata all'orecchio del ragazzo.
-cosa intendi...- disse lui, facendo trapelare un filo di preoccupazione
-tranquillo, ho i miei metodi- disse infine la ragazza. Il silenzio piombò.
-mmm...togliti!- intimò infine il ragazzo. Era evidente cos'era successo, Hannah l'aveva baciato.
Gli occhi mi diventarono lucidi. Le lacrime iniziarono a scendere. Fin quando una mano non mi sfiorò la spalla. Un vano tentativo di Sarah di consolarmi.
Ero triste, ma sopratutto ero arrabbiata, ero stanca di farmi mettere i piedi in testa da lei, ero stanca di non riuscire ad esprimere i miei sentimenti per il ragazzo che mi piaceva. Era il momento di agire.
Prendemmo le borse e uscimmo, arrivammo verso il nostro gruppo, mi lanciai la borsa alle spalle, ma non cadde a terra, perché Sarah fu talmente abile da prenderla al volo. Tutti mi gettarono un'occhiata spaventata, non mi avevano mai visto arrabbiata e probabilmente ero parecchio minacciosa in quel momento, si capiva dalle loro facce. Solo Hannah continuava ad ignorarmi. Mi scaraventai contro di lei. Mentre questa mi fissava con aria di sfida.
-che vuoi nanetta?- mi chiese sarcasticamente
-devi smetterla.-
-come scusa?- mi chiese perplessa.
-voglio che tu la finisca di essere così... così falsa, così ipocrita, ma come fai a guardarti allo specchio? Tutta la tua vita è una menzogna, ma non sopporti l'idea che non sia perfetta. Il ragazzo che ti piace non ricambia? Fai di tutto per rovinargli la vita. Per rovinarci la vita, come hai potuto farlo?-
-fare cosa?- sussurrò Luca
Mi voltai di scatto, con gli occhi lucidi.
-l'ha baciato...- dissi indicando Giorgio. -ha baciato quello stupido nonostante sapessi che sono innamorata di lui- dissi rivolgendomi ad Hannah.
-cosa?- disse Mattia incredulo
-Hannah ti prego, dimmi che non è vero...- disse Chiara scioccata
-L'hai visto allora...- disse Giorgio abbassando gli occhi. Era mortificato.
-no, l'ho sentito... Hannah sapeva che nella cabina c'eravamo io e Sarah, e ha programmato tutto per spezzarmi il cuore. Pensava che non avrei reagito, invece mi sono stancata. Mi sono stancata di te!- urlai infine.
Il silenzio calò, nessuno si mosse, ed io mi accasciai a terra.
Sentii dei passi alle mie spalle. Qualcuno mi aiutò a sollevarmi, era Sarah. Mi prese per mano e ci incamminammo insieme verso l'uscita. Quando Sarah fu davanti la biondina, questa parlò: - Mh... salvata dalla mammina- ebbe appena il tempo di finire la frase, quando una mano le tirò un forte schiaffo in faccia, e la strega cadde a terra.
-non ti azzardare... mai più, a ferire la mia migliore amica- disse Sarah ricolma di rabbia. Le aveva tirato un ceffone talmente forte da falla cadere a terra.
Continuammo ad avanzare, mentre, lentamente, gli altri ci seguivano.
Arrivammo alla stazione dell'autobus. Io mi sedetti sulla panchina, mentre tutti mi accerchiarono preoccupati, per vedere come stessi.
-dov'è quell'idiota?- dissi infine.
Tutti si zittirono e aprirono un varco, facendo passare Giorgio, che si inginocchiò di fronte a me. Ancora con gli occhi bassi.
Lo guardai soddisfatta. Per una volta non ero io quella sottomessa. Sorrisi leggermente, e gli accarezzai i morbidi capelli.
-scusa- sussurrò lui dispiaciuto.
Gli sollevai il volto, e i nostri occhi si incrociarono. Sapevo che lui non provava nulla per Hannah, di conseguenza sapevo che non mi aveva usato per avvicinarsi a lei, anzi, tutto il contrario. Ma questo gli si era ritorto contro.
Ma ormai non mi importava più,
-accetto le tue scuse stupido topo- sorrisi, era la mia occasione per essere felice, così lo baciai. Inizialmente rimase sorpreso, ma poi si lasciò trasportare.
Salimmo sull'autobus, eravamo tutti stanchi morti, e i posti disponibili erano solo 4 così ci dividemmo: Sarah andò in braccio a Pablo, accanto a loro Chiara e Mattia chiacchieravano con i vicini, mentre Luca e Marco si dividevano un'altra sedia. Giorgio si sedette e mi prese per i fianchi, trascinandomi accanto a lui. Appoggiò la testa sul mio collo e chiuse gli occhi.
Sorrisi e mi sistemai. La mia testa era poggiata alla sua spalla, mentre la sua era sulla mia.
-*tn*- mi chiamò dolcemente.
-dimmi- risposi io
-quando hai detto quelle cose ad Hannah... dicevi la verità?-
-si, era tutto vero-
-quindi... io ti piaccio?- diventai tutta rossa e risposi di si.
-anche tu mi piaci, e molto- sorrisi, era così carino, con gli occhi socchiusi e la voce stanca. Iniziai ad accarezzargli i capelli.
- sai che significa?- dissi piano, mentre lui alzava lo sguardo verso di me.
-ti va di essere la mia ragazza?- chiese d'un tratto. Sinceramente non mi aspettavo fosse così diretto, ma sorrisi e accettai. Mi baciò e ci addormentammo insieme coccolati dal movimento del pullman.
FINE


SCUSATE SE È LUNGO MA NON MI ANDAVA DI FARE UN'ALTRO CAPITOLO PER FINIRE LA STORIA. SPERO VI SIA PIACIUTA❤️

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