È autunno, il vento tira lieve, facendo cadere le ultime foglie rinsecchite dagli alberi che si depositano su quelle già cadute prima. Il cielo è nuvoloso e piove, mentre le persone si affrettano ad andarsene, aprendo i loro ombrelli o semplicemente si rifugiandosi nei bar o negozi, aspettando che la pioggia possa finire o almeno diminuire.La pioggia sembrava voler sciacquare via il sangue della povera vittima appena uccisa. Già, un omicidio aveva colpito la città di Los Angeles.
Ero in un bar a sorseggiare un buon te caldo al limone quando qualcuno telefonò dal mio telefono di servizio.
<< Pronto, Detective Johnson, desidera ? >>
<< Pronto, la mia- mia- mia mamma è per terra p- piena di sangue io non- non - non so cosa.... Lei può aiutarla ? >>
<< Certo tesoro, ma c'è bisogno che tu mantenga la calma e mi dica il tuo indirizzo >>
<< Si ehm siamo al 25 di Main Street >>
<< D'accordo, grazie piccola >>
Feci confezionare il mio te in un bicchiere col tappo e dopo aver lasciato i soldi mi incamminai verso la casa di quella ragazzina. Mentre chiamavo l'ambulanza, un mio collega avrebbe avvisato l'intero dipartimento.
Arrivai alla casa e bussai alla porta.
<< L.A.P.D. Apri la porta ragazzina, sono la detective >>
La porta si aprì e la scena che mi si presentò fu agghiacciante : la bambina che mi aveva chiamata aveva il viso rigato di lacrime ed era davanti al corpo della madre piena di sangue che partiva dalla testa e si espandeva per tutto il pavimento.
L'abbracciai subito e cominciammo a parlare
<< Come ti chiami ?>>
<< Kate >>
<<Dove eri Kate?>>
<<Sono appena tornata da scuola. Ho i corsi pomeridiani>>
<< Tranquilla Kate, sta arrivando l'ambulanza. La tua mamma starà bene >>
L'ambulanza arrivò velocemente visto le condizioni in cui si trovava quella giovane donna. La caricammo su e io portai Kate con me nella mia macchina fino alla stazione di polizia.
La lasciai in una stanza con la signora delle pulizie a farle compagnia, e io andai dal detective Simons , il mio collega.
<< Ehi Simon Simons , novità? >>
<< Non chiamarmi così Lily lo sai che odio il mio nome, non so come hanno fatto i miei genitori a darmi nome e cognome identici >>
<< Si abbiamo dei sospettati.>> disse porgendomi un elenco e spiegandomi alcune cose
<< Rachel Jons è l'ultima persona che ha visto la vittima, poi Betty Cooper, sua collega con cui ha litigato e infine Jonas l'amante.>>
<< Finora avete interrogato qualcuno ?>>
<<La signora Rachel. Lei disse che era andata lì solo per chiederle delle uova, dato che era tornato il figlio dalla università e voleva fargli una ciambella.>>
La stessa persona che l'aveva vista uscire, ha detto che è stata dentro lì solo per cinque minuti. Si potrebbe pensare che la dichiarazione non sia utile, ma bastano cinque minuti per uccidere una persona. Ma questo avvenne verso le undici di mattina e esaminando il suo telefono l'ultimo messaggio risale all'una perciò la signora Rachel è innocente. >>
Andammo dalla collega Betty ma lei non era colpevole. Sì, avevano litigato ma per futili motivi perciò passammo all'amante della signora Veronica, la vittima.
<< Buongiorno signor Jonas >>
<< Cosa volete ? Io non ho ucciso Ronnie >>
<< Si gli amici la chiamano così ma non vedo il perché dovrebbe interessarvi >>
<< Se è innocente perché è così nervoso >>
<< E me lo chiede anche? Siete piombati in casa mia senza neanche un mandato, mi interrogate in assenza del mio avvocato e mi accusate di aver ucciso Veronica ?!>>
<< Si calmi noi non la stiamo per niente accusando ma non possiamo escluderla dai sospettati. Questo è il nostro lavoro >>
<< Beh io non so niente quindi potete anche andarvene. Ho solo accompagnato Kate all'una e poi sono tornata a casa>>
<< Aspetta cosa all'una ? Katelyn mi ha detto che è tornata alle tre per dei corsi pomeridiani >>
<< Cosa? No, lei non ha corsi il giovedì. Quando li ha, la va sempre a prendere Ronnie o il papà >>
<< Ah, grazie, in questo caso dovremmo parlare di nuovo con Kate >>
Ritornammo alla centrale dove si trovava Kate e le facemmo delle nuove domande.
<< Kate, siamo stati da Jones, il fidanzato di tua madre >>
<< Jonas, quello antipatico? Sai, mia mamma ha un altro amico che si chiama Jonas >>
<< Non conosco l'altro Jonas, ma ,sì, credo che sia lui. Ci ha detto che tu oggi non avevi corsi pomeridiani >>
<< Oh oh >>
<< Perché non ci hai detto nulla ?>>
<< Beh non volevo dirvelo ma mamma e papà stavano litigando quando sono arrivata a casa, perciò me ne sono andata dalla mia amica che abita difronte casa nostra. Non è neanche la prima volta che litigano>>
<< Perché non ce lo hai detto ?>>
<< Voglio bene al mio papà, non voglio che lo arrestiate. Lui non è cattivo>>
<< C'è qualcos'altro che devi dirmi Kate ?>>
<< In effetti si c'è una cosa che devo dirti..........>>
Dopo quella dichiarazione, andai a cercare prove più concrete per non saltare a conclusioni avventate e non avevo dubbi su chi fosse il colpevole. Veronica non ce l'aveva fatta, era morta, ma io avrei potuto farle giustizia, arrestandolo.
Chi è il colpevole ?
Kelly Quinn la moglie di Jonas. Kate mi aveva riferito di averla vista uscire dalla loro casa con delle tracce di sangue sui vestiti. Le scattò una foto per poterla ricattare.
Kelly Quinn fu arrestata, mentre il papà Archie fu dichiarato innocente, dato che subito dopo la litigata era uscito di casa.
Un altro crimine è stato risolto e il detective Johnson vi saluta.
![](https://img.wattpad.com/cover/219885652-288-k331019.jpg)
STAI LEGGENDO
5 STORIE SCRITTE DA ME
De TodoCIAU A TUTTI DATO CHE IN QUESTI GIORNI NON STO AVENDO TEMPO PER AGGIORNARE LA MIA STORIA HO DECISO DI PUBBLICARE 5 STORIE CHE HO SCRITTO IN QUESTI GIORNI PER LA SCUOLA. SONO 1 UNA STORIA PER OGNI GENERE. UNA D'AVVENTURA, UNA D'AMORE, UNA HORROR ("h...