Capitolo XI

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I giorni passarono molto velocemente ed ormai ara passato un intero mese da quando avevano ricevuto la loro lettera. Questo significava che...
- Domani andremo a Hogwarts! - , esclamò Lily euforica e sedendosi accanto a Severus sulla sponda del lago.
- Sì e non vedo l'ora! - , esclamò lui, sdraiandosi sull'erba. Guardò la bambina che giocava con l'Avvincino e poco dopo si sdraiò a che lei.
- Sai che mia sorella è gelosa... - , disse ad un tratto.
- Sì, lo so bene. Cos'è successo ora? - , chiese Severus
- Niente solo... Ha scritto una lettera ad Albus Silente.
- Davvero? - , chiese puntellandosi con i gomiti sulla terra.
- Dopo che ha scoperto che ho ricevuto la mia ha scritto subito la sua e l'ha spedita a Silente.
- E cos'ha scritto? - , la sollecitò curioso.
- Ha chiesto i poter essere ammessa anche lei a Hogwarts. Mi dispiace però... Non fa altro che riprendermi o guardarmi male. Non voglio che Si senta inferiore come crede o diversa. Anzi, sono io che mi sento diversa in casa. Sono l'unica che ha la magia. Mi sento quasi in colpa.
- Ma Lily, tu non devi! Se tua sorella è gelosa non devi fartene una colpa! E poi... Dispiace anche me per tua sorella, ma non Si può fare niente per lei.
- Sì, lo so. Comunque Silente le ha risposto. Non ho potuto leggere la lettera, ma dalla sua espressione mentre correva un camera, ho capito che Petunia non potrà venire con noi. - , so fece triste. Le dispiaceva che la sorella parlasse male sia contro di lei che contro Severus. E anche Severus, anche se non sembrava, era rattristato per la sorella della sua amica. Ma dopotutto poco potevano fare due bambini. Purtroppo Petunia non poteva essere ammessa a Hogwarts e non si poteva fare niente per cambiare la situazione. Pero era curiosissimo di sapere cosa avesse risposto Albus Silente. Voleva sapere il modo in cui le aveva detto di no. Propose alla bambina di prendere la lettera, approfittando di un momento di distrazione di Petunia. Lily, dopo averci pensato un po' su...
- Dai, non sei curiosa anche tu? - , la supplicò.
- Sì che sono curiosa! Però... È mia sorella, Severus...
- Lo so, ma vedrai che sarà... interessante.
Lo guardò alzandosi e mettendosi a sedere. Tenne stretto l'Avvincino a sé e si morse il labbro ansiosa.
- E va bene. Facciamolo. Prendiamo la lettera e sveliamo il mistero. - , acconsentì alla fine, - Stasera dopo cena vieni a casa mia e vedremo. - , aggiunse. Severus annuì e tornò a sdraiarsi sull'erba.
La sera arrivò sotto casa Evans. La bambina dai capelli rossi si affacciò dalla finestra e lo vide. Sorride e si arrampicò sul davanzale. Severus si allarmò subito e corse sotto di lei.
- Ma che fai? Così ti farai male! - , sussurrò.
- No, non mi faccio niente! Guarda, mi appoggio qui. - , sussurrò lei e si aggrappò alla grondaia, scendendo fino a terra. Arrivata a pochi centimetri da terra, si staccò e fece un balzo verso di lui.
- Sta attenta Lily!
- Non mi sono fatta niente. - , atterrò proprio difronte a lui.
- Sì, ma non farlo ugualmente. Allora? L'hai presa? - , le chiese.
- No, ancora no. Ma non mi sento poi così in vena di farlo. In fondo è mia sorella.
- Dai, non c'è niente di male a scoprire cosa le ha risposto il preside Albus Silente. - , la rassicurò, - Dai, andiamo. La prendiamo insieme. - , disse e si avvicinò alla grondaia, - Vieni! - , le sussurrò, vedendo che non si muoveva. La bambina lo raggiunse e lui la aiutò a risalire. Anche se non ce ne fu bisogno perché Lily era molto agile e la risalì in fretta. Quando raggiunsero la finestra, scavalcarono il davanzale ed entrarono nella camera della bambina.
- Togliti le scarpe. - gli disse lei sottovoce. Severus obbedì le tenne in mano e la seguì attraverso la casa immersa nel buio e nel silenzio più totale. Lily lo guidò e si fermarono davanti ad una porta. La aprirono ed entrarono in punta di piedi. Era la camera di Petunia. Giunsero alla scrivania e trovarono una lettera con il sigillo già rotto. La presero ed uscirono per tornare nella stanza di Lily.
- Avanti aprila.- , la incitò sottovoce, Severus.
Lily sospirò, poi la aprì e lesse la firma infondo alla pagina. Era firmata dal preside in persona. Lesse la lettera:

Signorina Evans,
purtroppo, spero lei capisca, che non mi è possibile ammetterla alla scuola. Mi dispiace davvero tanto deluderla, sembrava così entusiasta e desiderosa. Ma capisce che non posso. L'ultima cosa che voglio è essere scortese o indelicato, ma lei non possiede la magia per poter venire qui a scuola. Se venisse sarebbe solo una perdita di tempo prezioso per lei. Mi rincresce davvero, ma devo rifiutare la sua richiesta. Spero lei stia bene.
Cordiali saluti

Albus Silente

- Tunia... - , sospirò Lily.
- Mi spiace per tua sorella, Lily. - , sussurrò Severus, - Ma dopotutto il preside ha ragione, no? "Sarebbe solo uno spreco di tempo prezioso per lei". Lei non possiede la magia. Sarebbe inutile venire con noi.
- Sì, ma mi dispiace lo stesso... È per questo che mi tratta male.
- Non fartene una colpa tu. Se ritratta male è perché è solo invidiosa. Lily, non devi sentirti in colpa perché sei speciale...
Lily alzò la testa e lo guardò ma non disse niente. Severus arrossì nel buio, volendo si rimangiare quelle parole, ma sembrò che la bambina non ci fece caso. Poco dopo sentì un rumore provenire da fuori la porta della camera e tornò vicino alla finestra.
- Allora, adesso che abbiamo scoperto questa cosa, posso tornare a casa. - , sussurrò, sedendosi sul davanzale, - Non voglio che i tuoi mi vedano qui. So che non vado a genio nemmeno a loro. E poi cosa penseranno se mi vedranno qui con te? Io vado. - , si appoggiò alla cornice della finestra per raggiungere la grondaia. Lily lo guardò uscire.
- Aspetta, Sev. - , lo fermò, - Prometti che domani mi aspetterai alla stazione e andremo insieme al binario?
- Promesso, Lily. Te l'ho detto: faremo tutto insieme. Ora che possiamo faremo tutto insieme. - , le sorrise.
- No Severus, sono seria. Prometti di non lasciarmi mai? Non voglio stare da sola... So che farò fatica a fare amicizie essendo nata Babbana... Prometti di starmi sempre accanto?
- Lily, che domande fai? È ovvio! Non ti lascerò mai! E vedrai che non avrai affatto problemi a fare amicizie. Sei troppo... - , arrossì di nuovo e sentì una campata di calore investirlo, - Beh... Non avrai problemi. Vedrai. E comunque io ci sarò sempre per te. Lo sai che ci sono quando hai bisogno di aiuto. - , le sorrise e il suo volto pallido fu illuminato dalla luce argentata della luna.
- Va bene... Allora spero che finiremo almeno nella stessa... Casate le hai chiamate?
- Sì, è vedrai che andrà tutto a meraviglia. - , disse, senza far sparire il sorriso.
- Secondo te quale potremmo essere noi?
- Tu sicuramente Tassorosso o Grifondoro. Hai un cuore grande, buono e coraggioso. - , l'ombra non nascose il rossore sulle sue guance che ora era più acceso.
- E tu invece? - , gli chiese curiosa.
- Io non lo so. Potrei essere Serpeverde. Credo. Ma non lo so. Domani vederemo. - , distolse lo sguardo dalla bambina.
- Va bene. Allora ci vediamo domani. Ci vediamo sempre al lago e andiamo insieme?
- Certo, ci vediamo al lago. - , sorrise.
- Grazie Sev. - , sussurrò Lily, abbracciandolo.
- E... E di cosa? - , Severus arrossì ancora di più.
- Per aver accettato di essermi amico e di aver premesso di starmi accanto. Per me è molto importante... Tu sei importante... Ti voglio bene, Sev. Ci tengo tanto a te.
- A-anche io, Lily. - , sorrise, stringendola, - Ma perché ora tutti questi problemi?
- Non lo so... È solo che ho paura che succeda qualcosa che ci possa dividere... Per sempre... - , sussurrò, rindendo stretta a lui.
- Non accadrà nulla. Vedrai che sarà tutto perfetto. Andrà tutto benissimo e noi saremo... amici per sempre. - , la strinse forte.
"Magari qualcosa di più...", pensò Severus e un largo sorriso gli comparve sulle labbra.
- Va bene... Allora ci vediamo domani al lago... - , disse la bambina, stringendolo ancora di più per poi staccarsi e guardalo.
- Domani al lago. - , sorrise Severus. Poi scese giù per la grondaia.
- Buonanotte, Severus! - , esclamò sottovoce per non svegliare i vicini.
- Buonanotte, Lily! - , esclamò, anche lui sottovoce e sparì nel buio per tornare a casa sua.

Due lettere, una verità e l'addio [SNILY]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora