Capitolo XII

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Il mattino dopo erano le dieci e mezza e Severus era seduto sulla riva del lago, mentre leggeva il libro di Pozioni che aveva comprato per Hogwarts, con tutte le cose che aveva comprato a Diagon Alley chiuse in un baule. La madre Eileen era in piedi accanto a lui. L'acqua era limpida, cristallina, piatta. L'albero grande sulla riva era scosso dal leggero vento di inizio settembre. L'aria era fresca e il cielo limpido. Poco dopo sentirono dei passi leggeri sull'erba e un rumore di qual sa che veniva trascinato. Severus alzò gli occhi e la vide, ma non era sola con la madre: c'erano anche la sorella e quello che doveva essere il padre. Si alzò in piedi e, rispondendo il libro sotto il braccio, prese il baule e, seguito dalla madre, si avvicinarono ai quattro.
- Ciao Severus! - , lo salutò la bambina e Severus sorrise salutandola con la mano. Le due donne si salutarono e l'uomo di presentò. Mentre Petunia restò immobile, ad una buona distanza dai due ragazzini. La madre di Lily era sempre sorridente e parlava tranquillamente, ma il padre, come Severus aveva previsto, non sembrava affatto contento, anzi. Li squadrava da capo a piedi. Era evidente che, conoscendo i Piton, non si fidava affatto dell'amicizia di sia figlia con Severus. Ma non disse niente per tutto il tragitto: restò in silenzio, camminando dietro con la figlia Petunia. Arrivati alla stazione di King's Cross, Severus e Lily andarono verso il binario 9-10. Lily era perplessa, mentre Severus sorrise e la guardò, notando la sua confusione.
- Dobbiamo attraversare questa colonna. - , le spiegò, - C'è una barriera che nasconde il nostro binario ai Babbani. Vieni. - , trascinando il carrello con il suo baule, spinse anche il suo.
- Severus è un muro... - , lo guardò ancora più perplessa.
- Ora corriamo verso la barriera, cosi stai più tranquilla, e vedrai che saremo sul binario in pochi secondi. - , aggiunse e corse spingendo anche il carrello della bambina. Lily chiuse gli occhi e poco dopo si ritrovò in un binario affollato di persone. Maghi da tutte le parti che correvano a caricare i loro bauli. Mancavano pochi minuti alla partenza del treno e dovevano affrettarsi. Corsero a caricare i loro bauli e salutarono i genitori. Lily, prima di salire sull' Hogwarts express, si avvicinò alla sorella.
- Tunia... Co vediamo a Natale. - , le disse dolcemente e le sorrise, ma non venne ricambiata. Invece, la bambina la guardò con occhi pieni di invidia, ma tristezza allo stesso tempo. Poco dopo si sciolse e sfigura annuì.
- Va bene a Natale.
- Ovviamente. - , sorrise la va!buona dai capelli rossi e si voltò, ma rimase ferma e la guardò di nuovo, - Petunia, mi dispiace che tu non possa venire... Il preside Silente è stato molto gentile però... Spero tu capisca e smetta di essere invidiosa perché io ci sto male... - , si lasciò scappare e di tappò subito la bocca con una mano.
- Hai letto la lettera? Hai preso la lettera dalla mia camera?! - , esclamò
Petunia adirata.
- N-non volevo... Ma mi ha convinta... Volevo sapere perché eri da to gelosa, perché ce l'hai tanto con me...
- Ti ha convinta? E chi? Chi c'era quando l'hai presa? - , le chiese, ma Lily non rispose ma si lasciò sfuggire un'occhiata alle loro spalle, nella direzione di Severus, - Il ragazzo strambo! Come hai potuto?! Lily sono tua sorella!
- Scusami Tunia, ma avevo bisogno di risposte... Sei cosi fredda con me da quando ho scoperto di avere questi... poteri...
- Vai... Vai a Hogwarts! A quella scuola per anormali come lo siete voi due! A me non interessa niente! Non ci voglio entrare! Va via! Va! - , esclamò tanto da farsi sentire anche da Severus, che si voltò e vide una bambina dai capelli scuri correre via arrabbiata e una bambina dai capelli rossi piangere. Si avvicinò a lei, mettendo le una mano sulla spalla.
- Cos'è successo? - , le chiese, stringendo la mano in sento ci compassione.
- Petunia... Si è arrabbiata perché abbiamo visto la lettera...
- Ma non fartene un problema, Lily... Non è colpa tua se tu sei speciale, te l'ho detto tante volte. È lei che è sciocca e non vuole vedere il bello che sua sorella può trovare in questo. - , le accarezzò la spalla, - Non piangere...
Lily si asciugò le lacrime e lo guardò dritto negli occhi.
- Va bene... scusa hai ragione... - , si ricompose con un sorriso, - Stiamo andando ad Hogwarts... Non vedo l'ora! - , esclamò, prendendolo per la manica del mantello è trascinandolo verso il treno.
"Ma come fa a riprendersi cosi velocemente?", pensò il ragazzino, prima di seguirla. Scrollò le spalle e salirono sul treno che, poco dopo, partì. Cercarono uno scompartimento dove sedersi e ne trovarono uno occupato da due ragazzini: uno aveva i capelli neri e disordinati e un paio di occhiali tondi calati sul naso, gli occhi socchiusi e le braccia premure tra lo schienale e la nuca, l'altro aveva i capelli lunghi fino a sopra le spalle, ricci e ti occhi fissati sul finestrino del treno, intento ad osservare gli alberi che correvano veloci fuori dal treno.
- Possiamo sederci? Sono tutti pieni... - , chiese Lily, aprendo la porta.
- Sì. - , rispose semplicemente il ragazzino dai capelli ricci, guardandoli entrare. Severus di coprì il viso con i capelli per paura che anche loro lo riconoscessero e urlassero contro di lui. Lily e Severus si sederono l'uno di fronte all'altra sui due posti liberi vicino la porta. Intanto, il ragazzino dai capelli neri e gli occhiali tondi aveva riaperto gli occhi e li osservava.
- Io sono James. Voi chi siete? - , porse la mano.
- Lily e Severus. - , rispose la bambina, indicando anche Severus che però continuava a tenere il viso nascosto.
- Voi in che casa pensate di finire? - , chiese il ragazzino ricco.
- Io sarò di sicuro Serpeverde... - , rispose, senza pensarci, Severus.
- Scherzi? Se io fossi Serpeverde scapperei dalla scuola, ma! - , esclamò subito James, - E tu? Non faresti lo stesso? - , chiese al ragazzino si fronte a se.
- Oh, certo che si! - , afferma il riccio, ma non aggiunse altro. Sembrava scontento di cui che diceva. Non ne era convinto neanche lui.
- E perché, sentiamo? - , chiese Lily che il loro comportamento già non le piaceva.
- È ovvio! È la casa peggiore! Tutti i maghi cattivi e peggiori erano Serpeverde. Se il tuo amico ci tiene tanto stai attenta in futuro. - , ridacchiò, cosi come il ragazzino riccio.
- Ma siete sempre così odori voi due? - , chiese irritata.
- No, solo a volte. Quando sappiamo che possiamo perché il soggetto in questione non reagisce. - , ridacchiò James.
- Non avete il permesso di prendere in giro il mio amico! - , lo difese.
- Ti prego, può essere il tuo amico, ma vedi di starci attenta. Poi non dire che noi ti abbiamo avvertita. - , aggiunse il riccio.
- Andiamo in un altra carrozza! - , esclamò Lily, prendendo Severus per un braccio e trascinandolo fuori, irritata dal loro atteggiamento.
Alla fine trovarono uno scompartimento vuoto e si sederono, finalmente tranquilli. Per tutto i l viaggio, Severus non proferì parola, ma rimase con la testa nascosta dal libro di Pozioni, che aveva tenuto in mano salendo sul treno.

Due lettere, una verità e l'addio [SNILY]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora