Questa mattina mi sono svegliata con un immotivato sorriso, di solito al mattino sono molto irritabile ma oggi sono particolarmente felice. Ho paura che sia dovuto a ieri sera...mi sto solo illudendo, lo so.
Sono le 7:00, mi faccio la doccia e mi vesto: metto una gonna stretta nera, una camicetta bianca e raccolgo i capelli in una semplice coda alta. Si fanno le 7:30 e tra un'ora devo essere a lavoro. Esco di casa e mi dirigo verso la strada per chiamare un taxi e farmi portare agli studios. Arrivo in anticipo, quindi decido di prendermi un caffè e un cornetto al bar e mi dirigo verso il set. Mi accorgo che non c'è quasi nessuno, quando ad un certo punto sento una voce alle mie spalle. Una voce inconfondibile. -Hey Lucy- è Tom. Sto andando in iperventilazione e sento la faccia andarmi a fuoco. Mi faccio coraggio e gli rispondo -Hey Tom, come stai?- e sorrido come una ebete. La devo smettere. Lui mi guarda con quei suoi bellissimi occhi nocciola -Ieri sera non ti ho più chiesto il numero, sai per lavoro nel caso in cui io ti debba contattare- mi dice grattandosi la nuca imbarazzato. Io lo guardo senza muovere un muscolo e sono sicura di essere ancora rossa in viso. Forza Lucy, stai facendo la figura della scema, ce la puoi fare -Emh...sì, certo, va bene- questa frase non ha senso, ma lui fa finta di niente e mi passa il suo telefono. Lo prendo e digito il mio numero, lui mi guarda e sorride -Hai da fare sta sera?-. Io lo guardo sgranando gli occhi -Mi stai per caso chiedendo di uscire, Holland?- e lo guardo maliziosa. Non so dove io abbia preso tutto questo coraggio -Mh, diciamo di sì- risponde lui lasciandomi pietrificata. Io accetto sorridendo e Tom va a girare le scene.
Dopo una giornata stressante di lavoro arrivo finalmente a casa e sinceramente la voglia di uscire mi sta abbandonando. All'improvviso sento la suoneria del telefono. Un messaggio da un numero sconosciuto.
Sconosciuto
Hey Lucy, sono Tom, ti vengo a prendere alle 8 e ti porto in un posto, non chiedermi nulla perché sarà una sorpresaRimango pietrificata davanti al telefono per qualche secondo. Mi ha davvero scritto o è tutto frutto della mia immaginazione? Devo pensare ad una risposta che non mi faccia sembrare del tutto imbranata, ed in fretta.
Lucy
Hey Tom, vada per le 8Sono stata troppo fredda? Oh andiamo Lucy è Thomas Stanley Holland, ma ormai quel che è fatto è fatto
Sconosciuto
Perfetto allora, a più tardi
Mi accorgo solo ora del sorriso che mi si è formato in viso. Ma che mi sta succedendo? Non ci voglio pensare, devo prepararmi. Mi faccio una doccia calda per sciogliere la tensione e mi metto una tutina nera corta con lo scollo a V e un paio di tacchi non troppo alti rigorosamente neri. Alle 8 in punto sento il campanello suonare, puntuale come un orologio svizzero.
Scendo e vedo Tom che guarda il telefono appoggiato ad una macchina. Appena sente il portone chiudersi alza la testa e mi sorride. Quel sorriso mi scioglie. Indossa un paio di pantaloni neri ed una camicia bianca che gli sta da dio. Mi avvicino e lui mi squadra dalla testa ai piedi con un sorrisetto da ebete. -Perché mi guardi così?- gli chiedo sorridendo imbarazzata. La sua risposta mi lascia alquanto spiazzata.
-Perché sei bellissima-
Nota
Scusate se non ho aggiornato per tanto tempo, ma per farmi perdonare inizierò a scrivere il capitolo 6 e lo farò uscire tra oggi e domani. Fatemi sapere se la storia vi sta piacendo.🌟🕷