POV Lucy
Alla sua affermazione arrossisco e abbasso lo sguardo per non farglielo notare. Mi spunta in viso un sorriso involontario. Allora sa anche essere dolce quando ne ha voglia. Lo ringrazio e lui mi apre la portiera per farmi salire sull'auto. Durante il viaggio cala un silenzio imbarazzante che fortunatamente Tom decide di rompere -Ti va se metto un po' di musica?-. Io annuisco e gli sorrido -Stavo proprio per chiedertelo-.
Dopo una buona mezz'oretta di viaggio, Tom ferma la macchina di fronte a quello che sembra un elegantissimo ristorante 4 stelle. Apro la portiera e scendo incantandomi davanti a quel bellissimo edificio. Il mio accompagnatore consegna le chiavi a un uomo che immagino vada a parcheggiare l'auto e mi cinge il fianco con un braccio. Non ho spiccicato parola da quando siamo partiti, sono decisamente a disagio. Entriamo e Tom si avvicina al mio orecchio -Rilassati, stai benissimo e non devi sentirti a disagio-. Un brivido mi attraversa tutto il corpo e la tensione mi abbandona dopo le sue parole. Un cameriere si avvicina a noi per accompagnarci al nostro tavolo.
Ci sediamo sento lo sguardo di Tom bruciarmi sulla pelle ma non alzo il viso finché il cameriere non viene a prendere le nostre ordinazioni. Mi decido a guardare il ragazzo di fronte a me. Ora che lo guardo meglio mi accorgo che è fottutamente bello. Indossa uno smoking nero con una camicia bianca che gli fascia perfettamente il busto. I lineamenti del suo viso sono perfetti e i suoi occhi marroni sono così profondi che potrei perdermici.
-Ho qualcosa in faccia?- la sua voce mi risveglia dal mio flusso di pensieri. Scuoto la testa e sorrido imbarazzata. -Oh beh questo significa che mi stavi guardando perché sono meravigliosamente bello- dice con un sorriso soddisfatto. -Non tirartela troppo Holland, ero semplicemente sovrappensiero-. Bugia. Dopo la mia risposta il suo sguardo sembra un po' deluso, ma non ci faccio caso.
La serata prosegue molto piacevolmente e quando usciamo l'auto è già parcheggiata di fronte a noi. Durante il viaggio cala di nuovo il silenzio, ma questa volta non è imbarazzante -Hai voglia di fare qualcos'altro?- mi chiede Tom distogliendo per un attimo lo sguardo dalla strada. Io lo guardo un po' confusa -Tipo?-. -Beh per esempio conosco un bellissimo posto che di sera è praticamente deserto. A volte esco durante la notte e vado là a pensare.- fa una piccola pausa e poi prosegue -Ma se non vuoi ti riaccompagno a casa, capisco che tu possa essere stanca per tutte le ore di lavoro e...- lo interrompo, dato che stava iniziando a straparlare -No...cioè sì...cioè mi piacerebbe andare nel tuo "posto speciale"- dico facendo il segno delle virgolette con le dita. Arrossisco lievemente per il modo in cui mi sono espressa e spero che grazie al buio non se ne sia accorto. Mi rivolge un bellissimo sorriso che mi fa sciogliere immediatamente -Perfetto...- dice e riprende a guardare la strada.
Nota
Strano ma vero, sono viva. So che sto pubblicando davvero pochissimo ma sono stra impegnata con lo studio. Spero possiate perdonarmi, cercherò di rimediare. Fatemi sapere se andare avanti e se la storia vi sta piacendo.