ASHLEY'S POV
Vengo svegliata e disturbata da una forte luce sul viso, credo sia già giorno e credo anche che questo sia l'ultimo giorno che passerò in hotel visto che devo ritornare a casa dai miei e iniziare a dar loro notizie di me.
Mi sono svegliata con un fortissimo mal di testa, credo sia per la serata di ieri di cui non ricordo quasi niente con Jas e Grace.
Mi alzo dal letto per andare a fare una doccia e riprendermi un po', però appena mi guardo allo specchio noto di avere ancora i vestiti del giorno prima, cosa mai successa perché metto sempre un pigiama per dormire.
Ancora perplessa sull'accaduto di ieri decido di andare a fare subito una bella doccia frasca, giusto per rinfrescarmi la memoria ed essere sicura di non aver combinato nulla di strano.
Mentre sono sotto la doccia inzio a ricordare a tratti la serata di ieri, la piccola litigata di ieri sera fra Tommy e Grace, Jas che per una volta mi ha fatto dei drink decente e il ragazzo che mi ha riportato in hotel...
"Il ragazzo...che mi riportato...in hotel?.." dico ad alta voce fra me e me, convinta di carpirne di più.
Apro l'acqua calda e mi rilasso nella vasca ed inzio a cercare di ricordare più dettagli possibili su quel ragazzo, pian piano.
Ricordo di aver salutato le ragazze all'uscita e di essere rimasta lì ad aspettare un taxi ma dato che eravamo uscite dal di dietro non passavano molti taxi, così mi sono spostata all'entrata, mi sono messa a cercare un sigaretta giusto per passare il tempo e distrarmi in qualcosa, però non l'ho trovato così ho deciso di provare a chiederla a qualcuno che era fermo davanti all'entrata come me, ma non riuscivo nemmeno a fare un passo senza inciampare sui miei stessi piedi, e come non detto inciampo su una mattonella e mi tengo sulla prima cosa che ho davanti.
"Ma vedi dove cammini o no?" dice la "cosa" su cui mi sono tenuta...che cosa non era.
"Senti amico scusami ma non è colpa mia se stavo per cadere con la faccia sull'asfalto senza sapere dove aggrapparmi" dico con una finta faccia sorridente dispiaciuta e mi rialzo barcollante cercando di andarmene ma ancora un'altra volta inciampo però questa volta vengo presa da qualcuno e quel qualcuno è sempre lui...
"Vedi stare di più attenta e di bere di meno la prossima volta" dice con una voce roca
"Questa volta non ti ho chiesto io di prendermi" dico dandogli una pacca sulla spalla, e accorgendomi di essere stata un po'troppo dura provo a ringraziarlo subito
"Però grazie comunque" aggiungo subito mentre sono ancora fra le braccia con la testa appoggiata sul suo petto
"Sicura di riuscire ad arrivare intera a casa? Senza perdere pezzi per strada" dice spostandomi da lui
"Ci sto prova...ndo, sto cercando di prendere un ta....xi" dico interrotta dai miei singhiozzi
"Abiti lontano?" Chiede
"Perché ti interessa?" Chiedo immersa nei miei pensieri che sperando che non sia uno di quelli che si approfitta di questi momenti per provarci
"Sta tranquilla che non voglio provarci o altro, specialmente quando non fai altro che barcollare ubriaca" dice ridendo come se mi avesse letto dentro la mente
"Ehm...." dico mentre lo osservo per vedere se è affidabile o meno
"Quindi?" Dice lui aspettando una risposta
"Sono in un Hotel a tre isolati da qua, perché?" Dico
"Ti faccio prendere un taxi per tornare in hotel" dice chiamando un taxi senza lasciarmi in il tempo di dargli una risposta.
Arriva il taxi e saliamo, e mentre lui cerca di indicare la via al tassista, senza accorgermene mi addormento appoggiando la mia testa sulla sua spalla, l'odore del alcol viene sostituito dall'odore del suo profumo forte ma allo stesso delicato.
Inizio poi ad osservare il suo collo e mi accorgo di una piccola scritta che parte da sotto l'orecchio e scende giù per il collo, c'era scritto "kill me softly" ovvero "uccidimi lentamente" continuo ad osservarlo per poi finire addormentata sulla spalla di quel ragazzo di cui non so nemmeno il nome.
Quei capelli neri, quel profumo e sopratutto quel tatuaggio sono l'unica cosa che riesco a ricordare il resto rimane tutto sfocato.
Esco dalla doccia e smetto di pensare troppo a quell'immagine sfocata che mi è rimasta in testa di quel ragazzo, ma non dovevo solo smettere di pensare ma anche di sognare perché tra pochissime ore dovrò ritornare dai miei e ritornare a dare spiegazioni per ogni mia azione.
Metto dei jeans neri poco stretti e un maglioncino bianco che mi arriva poco sotto il sedere, in realtà avrei preferito optare per un vestito grigio molto vistoso appena preso, solo che non mi va di "mostrare troppo pelle" come dice mio padre ma sopratutto non mi va di dovermi sentire tutte le cose che la religione impone per la millesima volta.
Chiudo la porta della camera e con essa saluto anche il mio primo giorno di tranquillità dopo essere tornata, mi dirigo a prendere un taxi, appena salgo metto le cuffiette per sentire un po'di musica e rilassarmi anche perché ci vorrà circa una mezzoretta, visto che la villa da miei è un po'lontana dal centro.
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e se dovesse funzionare?
Romance...🔞 Questo libro è stato scritto da me più @ipiediperterra e @sokaina22