capitolo 10 ~ ti amo

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*Pov's Calum*

Non potevo credere di essermi aperto tanto con una ragazza.. lei era dolce, sensibile, fragile ma forte, dire che mi piaceva era poco, so benissimo che questa non è una semplice cotta, so benissimo che se io non la amavo non riuscivo ad aprirmi con lei, so benissimo che, cazzo, io la amo...

Volevo tornare indietro da lei quando mi ha urlato 'aspettavi' volevo spingerla contro quel muro e baciarla fino a farle mancare il fiato, volevo abbracciarla e sentirla mia, volevo solo che mi amasse anche lei, perché anche se sapevo di non aver speranze con lei io volevo, credevo, che almeno una minima emozione la suscitassi in lei, ma no.. preferivo continuare a credere che non era amore e che poteva essere una semplice scopata.. ma no.. non è una semplice scopata..

Ma qui non bastano le parole per descrivere ció che provo...

*Pov's Alexa*

Entrai in classe e fortunatamente il prof non c'era

"Dov'é il prof?" Chiesi ad un mio compagno

"Era assente, hai una cazzo di ciorta maslow!" Esclamó

"Mi fa piacere, non so come ti chiami!" Risposi ridendo e raggiungendo il mio banco

Ashton era seduto come al solito al 'nostro' banco in fondo all'aula

"Hey idiota!" Esclamai schioccandogli un bacio sulla guancia

"Hey babbea, come è andata?" Chiese

"Alla grande! Penso che dopo le sue scuse tornerete amici, vero?" Dissi io

"Oh.. non lo so... servivano solo quelle.. penso" rispose insicuro

"Vabbhe.. comunque ti ha fatto male?" Chiesi

"Lo chiedi a me? Ricordati che a me mi ha solo spinto! A te ti ha riempita di calci!" Esclamò tra l'arrabbiato e lo scherzoso

"Ma dai" dissi ridendo

*finite le lezioni*

"Hey" mi chiamò Calum con un velo di tristezza

"Hey" risposi io allegra sorridendogli

"Che sorriso" disse sorridendo

"Carino vero?" Risposi ridendo

"Hai anche una fossetta sulla guancia sinistra" esclamò sballordito

"Yes.. la odio" ammisi

"Perchè?" Chiese con una faccina triste

"Perchè nelle foto mi viene sto buco nero sulla guancia e non mi piace" dissi ridendo

"Ma dai, che idiota" rispose ridendo anche lui

"Andiamo a pranzare?" Chiesi

"Oh, certo!! Che ne dici di venire a casa mia?" Chiese

"Penso vada bene!" Risposi

"Bene allora andiamo" disse prendendomi per mano

Ci avviammo all'uscita, ci fermammo due minuti perchè mi si era slacciata la scarpa, la allacciai in men che non si dica e ci avviammo a casa sua

Dopo una decina di minuti arrivammo e sbagliavo a chiamarla casa, era una villa enorme, tanto che rimasi a bocca aperta

"Questa non è davvero casa tua" dissi scherzando

"Si che lo è" rispose ridendo

Bussò al citofono e rispose una donna

"Chi è?" Chiese

"Bel, sono Calum!" Esclamò

Dopo quelle tre parole si aprì il cancello e noi entrammo, attraversammo il grande giardino e arrivammo davanti alla porta di "casa"

Busso al campanello e poco dopo ci aprì una donna sulla sessantina

"Bentornato signorino Hood" disse la donna

Hood? Ma aspetta! Quegli hood? Gli stessi di cui luke mi ha detto di stargli lontano? Gli stessi? Si. Gli stessi

"Bel ti avrò detto diecimila volte che puoi chiamarmi Calum" sorrise il ragazzo

"L'abitudine... calum" rispose la donna che penso si chiamasse Bel

"Vieni ale" mi disse Calum trascinandomi nella sala da pranzo

Era enorme, e io ero letteralmente sconvolta.. ma quanta gente ci vive qui?

"Signor..." cominciò Bel "Calum!" Si corresse "cosa desidera per pranzo?" Chiese

"Non so.. per me va bene tutto! Tu ale che vuoi?" Mi chiese

"Quello che prendi tu andrá benissimo" risposi

"Bene.. allora inizio a cucinare, una sorpresina per i due piccioncini" disse la signora

"Guardi che non siamo fidanzati" dissi io

"Dicono tutti così" rise la donna

Iniziammo a ridere tutti mentre la signora si avviò nella stanza affianco

"Ale.. devo dirti una cosa.. non dirti, veramente vorrei sapere una cosa da te" disse

"Dimmi calum.." risposi

"Provi qualcosa per me?" Chiese

"Bhe.. Calum.. vedi.. ho sempre amato il mio ragazzo.. ma a dirla tutta.. quando sei dolce.. non so.. come dirtelo.. quando ridi.. bhe.. si.. quando ridi.." iniziai

"Non girarci intorno!" Disse

"Bhe.. come dire.. ho il cuore diviso in due, non penso molto a cosa prova il mio cuore, sono stata, come dire, convinta! Che quello di me per il mio ragazzo fosse amore, ma non provo piú nulla dalla morte dei miei genitori.. ho smesso di amare la gente che giá amavo, quella del mio ragazzo è un'illusione.. non lo amo più come lo amavo prima.. forse per la paura di perdere anche lui, per la paura di perdere le persone ho iniziato a convincermi di amarle.. ma no.. non amo nessuno da quel giorno..  ma oggi, quando ti ho visto debole, fragile.. mi si è sciolto lo strato di ghiaccio che avevo attorno al cuore.. mi hai fatto male, mi hai picchiato, so di essere stata stupida.. ma si.. alla fine qualcosa per te la provo.." dissi io

"Quindi.. non potremmo provare?" Chiesi insicuro

"Non lo so.. calum devo ancora chiarire cosa provo, mi avete ferito entrambi e non lo so.." risposi

"É difficile accettare che stai con lui, lui ti ha ferita, si, anche io l'ho fatto ma avrei preferito che non fossi tornata con lui, perché ora quello che ti ama sono io"

#spazio autrice
Oggi mi sento dolciosaaaa
Ditemi che ne pensate
Alla prossima
Ve se ama *-*

Opposites || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora