Capitolo 11

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-Scusami...- dissi

-Tranquilla- sorrise

Salì dietro di lui tenendomi stretta ai suoi fianchi.

Sentì una strana sensazione alla bocca dello stomaco...cosa mi sta succedendo?

Mi strinsi a lui, non per paura....ma avevo bisogno di sentirlo vicino.

Non capisco più niente.

Arrivammo davanti alla porta del palazzo.

Scesi velocemente e mi tolsi il casco passandoglielo.

-Che hai?...sei strana-

-E-Eh? Non ho niente- risi nervosamente

-Mh...sarà- sospirò

Entrai in casa e velocemente andai in camera mia.

-Vuoi mangiare qualcosa?- chiese Luhan bussando alla porta

-No...grazie- risposi

Mi buttai sul letto.

Quello che ho provato poco fa..è strano

Pft...non sono innamorata di quel cafone..

-Oh...ok- disse

-Luhan!- urlai

-Dimmi-

-Puoi venire un attimo?-

La porta di aprì e Luhan entrò sorridendo.

Si sedette vicino a me e mi guardò confuso.

-Che succede?- chiese

Mi avvicinai, fissandolo dritto negli occhi.

-Che stai fecendo?- chiese non mostrando nessuna espressione facciale

-Zitto- dissi continuando a guardarlo

Non sentivo niente per adesso.

Gli presi la mano.

In quel momento la mia pancia iniziò a farmi male...ma era un male piacevole.

Mi allontanai guardando altrove.

-Sei strana- disse

-Pft-

Accennò una risata.

Sorrisi.

Perché...quando ride lui rido anche io?...

Scossi la testa e tornai nella vita reale.

-Quand'è che si mangia?- chiesi

-Ma..hai detto di non aver fame..-

-Si ma...- la mia pancia brontolò precendendo la mia risposta

-Capito, vado a farne-

-Sbrigati-

-Pft dovresti farne tu dato che sei la donna-

-Io si può dire che sono l'ospite, tu sei qui prima di me e...non so cucinare-

-Come non sai cucinare?- rise

Gli diedi una manata sul capo.

-Scusa- disse finendo di ridere

Mi guardò sorridendo.

Guardai da un altra parte per non incrociare il suo sguardo.

-Vieni anche tu a cucinare? Mi aiuti?- chiese alzandosi

-Ma te l'ho detto..non so cucinare-

-Ti insegno io-

Lo guardai senza dire nulla, per un momento il silenzio regnava in camera.

-Vieni?-

-Si- Annuì

Mi alzai dal letto e lo seguì in cucina.

-Mettiti questo- afferrò un grembiule e me lo passò

-Stai scherzando vero?- chiesi guardando il grembiule con la faccia di un maiale stampata nel mezzo.

-Ritieniti fortunata, è il mio preferito-

Iniziai a ridere e presi il grembiule mettendomelo.

-Iniziamo- dissi

-Allora..cosa ti piacerebbe mangiare?- chiese

-Mmmh..qualcosa di semplice da cucinare-

-Pollo bollito?-

Annuì.

-E per dolce facciamo dei pasticcini- propose

-Perfetto, allora..che devo fare?-

-Prendi una pentola e rimpila d'acqua-

Feci quello che mi aveva detto e mi rigirai verso di lui.

-Ora?- chiesi

-Mettici il pollo e del sale poi mettila sul fuoco-

Dopo aver fatto tutto mi girai nuovamente da lui.

-Ora dobbiamo aspettare che bolla- rispose precendendo la mia domanda

-Quando ci vuole?- chiesi affamata

-Quindici minuti circa- rispose

-Iniziamo a fare i dolci?- chiese

Annuì.

-Prendi la farina- disse

Così feci.

-Mi piace la Sara cagnolino- commentò

-Non ti ci abbituare- sorrisi

-Peccato..-

Presi una manciata di farina e gliela tirai addosso.

Iniziai a ridere guardandolo completamente bianco.

-Come hai potuto- rise

Afferrò una manciata di farina e venne verso di me, io indietreggiai.

-Hei, stavo solo scherzando io...- dissi

-Mi fidavo di te- disse fingendo una scena drammatica

-No ti prego!- urlai

Me la lanciò.

-Il bianco ti dona- rise

Risi.

Inziai a correre dietro di lui con il mattarello in mano.

-Non uccidermi ti prego!- urlò

Continuai a ridere e a inseguirlo fino a quando non scivolammo entrambi, uno sopra l'altro.

Ci guardammo un attimo negli occhi.

Avrei voluto che questo momento, anche se imbarazzante, non finisse mai.

-Scusami..- dissi alzandomi

Luhan afferrò il mio polso e mi tirò nuovamente sopra di lui.

Sgranai gli occhi...il cuore iniziò a battermi all'impazzata...e se lo sentisse? Insomma, siamo attaccati...è logico che lo sente..

-Stai tremando- sorrise

Sto morendo..

-Non sto tremando..-

Riuscivo a sentire il suo cuore battere forte come il mio...e se provasse le stesse cose che provo io?

-E come mai il tuo cuore batte così veloce?- chiesi sorridendogli

-Non..batte veloce-

Risi.

Mi sentivo al sicuro con lui..

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