Il rumore assordante della sveglia di soppiatto, quando ancora ero pienamente nel mondo dei sogni .Ho dormito pochissimo questa notte, Claudio mi ha fatto passare la notte più bella degli ultimi otto mesi. Allungo il braccio dalla sua parte del letto, per svegliarlo e fare colazione con lui. Il letto accanto a me è vuoto, mi giro di scatto temendo che tutto quello che ho vissuto ieri sia stato un sogno e trovo un post-it :"A presto Alice, il tuo Claudio"
Della serata di ieri è rimasto un foglietto, e nulla di più. E pure io ci ho sperato che rimanesse anzi ne ero convinta, almeno per fare colazione insieme e invece no il mio cuore ha ricominciato a battere per qualche ora e adesso è di nuovo fermo, forse più di prima perché ho finalmente riassaggiato quello che mi mancava più di tutto e adesso è di nuovo andata via. Mi vesto, triste e un po' abbioccata opto per jeans e camicetta rosa una pettinata ai capelli, un filo di rossetto e via. Prendo il telefono che avevo miracolosamente messo in carica, ho un messaggio da Alessandro il professore che avevo conosciuto in Francia.
Alessandro Santi: ciao, sono alessandro ti ricordi? Ti va di vederci uno di questi giorni?
Il messaggio me lo ha mandato ieri alle 23, ma ero impegnata in altro. Può aspettare ancora un po' prima che gli risponda e tanto lui fa il professore quindi a quest'ora sarà in classe. Esco sperando di aspettare poco il 19, che come al solito è stracolmo. Arrivo in istituto dove oggi devo solo firmare il referto dell'autopsia della settimana scorsa e poi come una libera professionista posso andare a casa o se serve dal pm per un nuovo caso.
"Aliiii ciao! Non mi hai più raccontato niente" lara sempre puntuale per chiedere notizie sulla mia sentimentale più o meno assente. " poi ti racconto ora devo andare dalla boschi a firmare il referto sennò mi radia dall'albo dei medici legali a poco più di un anno in cui ci sto" "Ricordatelo però!" nemmeno rispondo e corro verso la boschi, così di fretta che nemmeno busso. "professoressa sono qui per firmare il referto così lo posso portare in tribunale" la boschi non risponde, alzo gli occhi e chi mi ritrovo Claudio, in piedi dietro alla Boschi. "Che ci fai qui?" Claudio non risponde e io in preda alla rabbia anche se non so bene motivata da cosa, forse dall'illusione che mi ero creata ieri sera che la nostra notte non sarebbe stata un'altra botta e via, che sta volta sarebbe rimasto. "Allevi ferma!" sento gridare CC dietro di me. "Alice!" sento i suoi passi velocizzarsi "Sacrofano cazzo ti fermi" dice prendendomi per il braccio. Mi volto verso di lui, con le lacrime quasi agli occhi " che c'è? " "mi spieghi il senso di questa scenata?" "il senso di questa scenata è che ieri mi hai portato a cena poi ovviamente a letto e sta mattina non c'eri più. Al tuo posto sul cuscino un post it." "Bhe potevi scrivermi sta mattina, e comunque mi sarei fatto vivo io. Come al solito esageri e non capisci le cose" " e cosa non avrei capito questa volta vediamo" " innanzi tutto non me ne sarei andato. E se vuoi te lo dico così: torno a Roma. E avrei voluto dirtelo in modo dolce e romantico ma tu, mia cara Alice ti fai sempre prendere dal tuo dannato impulso. Rifletti prima di parlare" detto questo Claudio si gira e torna facendo svolazzare il suo camice nella camera della Boschi. E io,come la solita cretina rimango in corridoio con gli occhi lucidi, sentendomi come un adolescente che ha appena litigato con il suo fidanzatino, e purtroppo Conforti al momento non è nemmeno quello.
Mi giro e trovo Lara e Paolone in un angolo a guardarmi con occhi allibiti " che c'è?" gli dico in cagnesco " niente ali.. andiamo a prendere da bere vuoi?" " no, vado dilla devo finire delle cose per la tesi del dottorato" mento perché in realtà neanche l'ho iniziata la tesi ma sono così arrabbiata con Claudio per la scenata e con me stessa che non voglio saperne niente di nessuno. Prendo il telefono e mi ricordo di dover rispondere ad Alessandro, " va bene quando vuoi fammi sapere quando sei libero" . Chissene frega Alice dopo tutto al momento sei ancora single e se le cose dovessero cambiare un appuntamento con un ragazzo non cambia niente. Mi cambio, dover preso il referto dell'autopsia dalla Boschi e uscendo dall'istituto vedo Claudio, nel suo habitat naturale il laboratorio e per un attimo è come se fossimo tornati a due anni: fa io una sua allieva e lui il mio sogno proibito.
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L'allieva : Mai più senza te
Fanfiction"Mi chiamo Alice Allevi, ho trentadue anni. Vivo a Roma in un appartamento che condivido una coinquilina. Amo i dolci, i film romantici e passare intere serate sul divano a guardare Netflix. Di professione faccio il medico legale" Ciao! eccomi c...