Singapore

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A Port Royal le cose erano cambiate di netto.

A capo non vi era più il governatore Swan, ma Lord Cutler Buckett, il comandante della compagnia delle indie orientali che, da poco, possedeva il cuore di Davy Jones.

James Norrington l'aveva fatta sotto il naso a tutti: aveva preso il cuore, le lettere di marca e si era riguadagnato la sua vita, divenendo Ammiraglio della compagnia.

Per prendere il potere della famiglia Swan, Buckett li aveva minacciati di sbatterli in prigione se non avessero fatto tutto quello che voleva lui.

Perciò, Elizabeth e suo padre erano liberi, ma come rinchiusi nella loro stessa casa.

Intanto, la ciurma della Perla Nera era partita alla ricerca di come trovare Jack.

Intrappolato nello scrigno di Davy Jones, l'unico modo era raggiungere i confini del mondo, come aveva detto Tia Dalma.

In pochi conoscevano la giusta rotta da seguire, ma Barbossa sapeva che un suo vecchio amico possedeva delle carte nautiche che potevano seguire.

Si chiamava Sao Feng e si trovava nella sua città natale, Singapore.

Lui, Barbossa e Jack facevano parte dell'antica fratellanza dei pirati nobili.

E dato che Buckett possedeva il cuore di Jones, avendo sotto mano praticamente tutti gli oceani, la fratellanza era stata chiamata a consiglio alla Baia dei Relitti.

Sao Feng era un uomo molto geloso delle proprie cose e riuscire a prendergli le carte nautiche con l'inganno sarebbe stato piuttosto difficile.

Tuttavia, esse si trovavano in un tempio non lontano dalla città.

Il piano era quello di distrarre Sao Feng, mentre Will avrebbe cercato di rubare le carte.

Attraverso una fitta nebbia serale, Alice arrivò a Singapore con la scialuppa e con un abito orientale per camuffarsi con la gente del posto.

Lentamente raggiunse il porto, dove, ad attenderla, c'era il generale delle guardie di Sao Feng: Tai-Huang e i suoi uomini.

-Posto pericoloso per una donna...Soprattutto se una donna sola.- commentò egli.

-Cosa ti fa pensare che sia sola?- intervenne Barbossa, da dietro le sue spalle. -Il tuo signore ci sta aspettando.-

-Notizie di Will?- gli sussurrò Alice, mentre venivano condotti alla dimora di Sao Feng.

-Confido che il giovane Turner prenda le carte, ma mi preoccupi più tu, tieni a freno la lingua davanti a Sao Feng.- rispose Barbossa.

Prima di entrare, gli fecero lasciare tutte le armi, così Alice si tolse la cintura con pistola e spada.

-Tu togli, prego.- le disse il generale e lei si guardò intorno, non capendo.- Tu credi che perché tu donna, noi non sospettiamo di tradimento?-

Alice non se l'ho aspettava, quindi fu costretta a togliersi la giacca dentro cui teneva altre svariate pistole, una bomba e, infine, un'altra pistola incastrata nel reggipetto.

Barbossa la guardò con un sopracciglio alzato.

-Che c'è?-

Sao Feng si trovava in una stanza circondata dai suoi uomini, a fare un rinvigorente bagno nel vapore.

Il suo viso da orientale portava enormi cicatrici e una barbetta lunga fin oltre il mento.

Barbossa ed Alice si inchinarono davanti a lui.

Nel caso il piano andasse male, in quello stesso momento, Gibbs, Pintel, Ragetti e Cotton si stavano intrufolando nelle fognature sotto di loro, con altre spade da poter usare.

At World's EndsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora