Una volta a bordo della nave, come al solito, Jack e Barbossa iniziarono a dare ordini a manetta, tant'è che l'equipaggio fu confuso.
-Che stai facendo?!- borbottò Barbossa.
-No, tu che stai facendo?!-
-Il capitano da gli ordini!-
-Infatti il capitano sta dando gli ordini!-
-Mia la nave, io capitano!-
-Ma mie le carte!-
-Allora tu...Cartomante.-
-Smettetela!- intervenne Alice, gesticolando.- Sono quasi 10 anni che vi sopporto litigare, adesso basta, avete capito?! Tu, al timone!- esclamò, indicando Jack.- E tu, leggi le carte!- continuò, indicando Barbossa.- Sono stata abbastanza chiara?!- disse infine sbuffando, andandosi a sedere sulle scalette della stiva.
Jack e Barbossa rimasero sorpresi.- Dovremmo fare come dice?- si chiese Jack.
-Direi di sì.- rispose Barbossa, salendo alla poppa.
Intanto, Alice si passò le mani tra i capelli, mentre mille emozioni facevano a botte nella sua testa, tra sensi di colpa e dispiaceri.
-Hai lasciato Jack al Kraken.- intervenne Will, affiancandola.
Era giunto il momento di sputare la verità.- Will, non avevo scelta. Jack portava la macchia nera, ci avrebbe seguiti ovunque.-
-Hai scelto di non dirmelo.- replicò l'altro, abbassando lo sguardo.
-No, perché era un peso che solo io dovevo portare.- commentò, prendendogli le mani.
Will gliele strinse, ma la guardò con sopracciglia aggrottate.- Se fai le tue scelte da sola, come posso fidarmi?-
Alice ricambiò lo sguardo, confusa.- Perché siamo una famiglia...-
Will parve in contrasto con se stesso e se ne andò senza dire niente.
Calò la sera e ancora non avevano capito come tornare nel mondo dei vivi.
Una tenera canzoncina attirò Alice sul bordo del ponte: il carillon di Tia Dalma.
La donna la vide alle proprie spalle, come se la stesse spiando.
-Scusami, è che è una bella canzone.- commentò lei.
Tia Dalma le sorrise e si tolse il ciondolo, mettendolo al suo collo.- Servirà più a te che a me.- le disse.- Hai visto com'era...Un tempo...Un uomo.-
Alice capì che si stava definendo a Davy Jones e annuì.- La prima volta che ci siamo incontrate, mi hai letto la mano...Hai indovinato tutto. Sei davvero una Dea.-
Proprio in quel momento, la ragazza notò qualcosa di strano nell'acqua.
Sembravano fantasmi annegati in mare.
-Che cosa sono?- chiese Ragetti.
-Di loro dovrebbe occuparsene Davy Jones. Fu questo il compito affidatogli, dalla Dea, Calypso. E ogni 10 anni può sbarcare a terra un giorno.- spiegò Tia Dalma.
-E lui non lo fa?- intervenne Alice.
La donna scosse la testa.- E per questo l'uomo si è tramutato in mostro.-
-Quindi non ha sempre avuto i...Tentacoletti?- domandò Pintel.
-No.- rispose Alice.- Era un uomo.-
Successivamente, si videro arrivare delle barche: le persone a bordo apparivano come ancora vive.
-Non sono pericolose, vero?- aggiunse Will.