Nelle settimane seguenti tornarono alla loro normale vita, dove la presenza di Andrew non turbava nessuno dei due.
In quelle settimane non ebbero l'occasione di visitare Sonia e di conseguenza vedere Andrew, per la questione del piano a sorpresa che si sono dovuti affrontare, non diede altri problemi.
Invece da una parte, per motivi di lavoro Eric era costretto a viaggiare di più nel ultimo periodo; quella sera Krystel e Eric stavano preparando le valigie di lui.
"Dove vai di bello questa volta?"chiese Krystel ad Eric mentre gli sistemava la valigia
"Due settimane in India e Thailandia."sbuffò lui
Non era felice di lasciare la fidanzata da sola, ad ogni viaggio di lavoro Eric iniziava a diventare un bambino in necessità di attenzioni e non si staccava da lei fino a quando non partiva.
"Sono due settimane in Asia, non sei contento? Hai sempre voluto visitare più posti nel mondo e hai un lavoro che te lo permette." Lo confortò lei
"Ma il mio sogno più grande è stare sempre con te e i gemelli, ovvio."lo abbraccio lui
"Quando torni passeremo tantissimo tempo noi quattro"disse lei
"Me lo prometti?"fece la voce da bambino
"Croce sul cuore."ridacchiò lei.
La mattina seguente Eric salutò la famiglia e salì sul suo taxi diretto all'aeroporto.
"Dove va questa volta?"chiese la madre di Krystel entrando nel loro vialetto
"Thailandia e India. Sei arrivata giusto in tempo, devo proprio correre in ufficio."disse lei prendendo la borsa
Salutò la madre e i figli, oggi era il suo giorno libero, ma rovinato da un Meeting straordinario improvviso.
Quando arrivò in ufficio la segretaria le portò immediatamente i fogli e si diressero al Meeting.
"Mi dispiace, non avevano richiesto la sua presenza all'inizio."si scusò la segretaria prima di entrare
"Fa parte del lavoro."sorrise lei per tranquillizzala
Il Meeting straordinario iniziò nel momento che mise piede nella sala, come CEO aveva la responsabilità e necessità di esserci nei meeting, ma quella volta la sua presenza non era necessaria era solo dovuta per un piccolo capriccio dell'azienda con cui aveva stipulato un nuovo accordo.
"Penso che domani mi prendo un giorno libero, grazie del vostro lavoro."disse lei uscendo dalla sala
All'improvviso si sentì presa per il braccio, si girò a sua volta e non potè credere ai suoi occhi.
"Ed!"disse felice lei e lo abbracciò
"Tesoro, non ti vedo da anni!"la strinse a se
Dopo quel saluto si avviarono nel suo ufficio per poter parlare in privato.
Rimasero a guardarsi per qualche secondo e poi incominciarono a spettegolare come due ragazze di 13 anni.
"Quindi non avrò la possibilità di conoscere il famoso Eric?"disse deluso lui
"È veramente un peccato, è partito questa mattina e tu quando sei arrivato?"chiese lui
"Ieri sera, stiamo da Andrew per ora. Mi ha costretto a restare con lui perchè si sentiva solo."ridacchiò lui "Non parlate proprio?"la guardò dritto nei occhi
"Mi fa piacere che siete venuti tutti qui, avrò l'occasione di vedere il tuo uomo!"disse lei evitando la domanda
Non aveva nessuna intenzione di parlare con lui, dopo quella sera e la sua mente che vagava su immaginazioni non appropriate.
"Perchè non vieni a cena da noi, con i ragazzi ovviamente. Sarai da sola a casa no?"propose lui "Ti fa strano vederlo ancora?"la provocò
Aveva segnato il punto giusto, non si trovava ancora a suo agio a doverlo vedere e soprattutto con la partenza di Eric non le sembrava giusto, ma la cosa che non poteva ammettere che le dava i brividi è ripensare al quel bacio, anche se era nella sua testa.
"Ed. Lui non lo sa vero?"chiese lei
"Che ti sei immaginata di baciarlo? Assolutamente no! Ricordo ancora la tua chiamata improvvisa qualche giorno fa. Sembravi una pazza."disse lui
"È assolutamente strano. Sto letteralmente impazzendo. Penso solo a quello."disse lei
"La risposta è semplice..." e la guardò
"Non deve essere quello. Mai."disse lei
Rimasero in silenzio e lui rimase a guardarla, lei non distoglieva lo sguardo dalle sue mani che stavano tremando sulle sue gambe e non potè che sospirare.
"Vieni a cena da noi, ti aspetto."disse lui andandosene
