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passò una settimana e hyunjin non provava altro che vuoto. non c'era nessun canto sul balcone, nessun calore da dargli.

nulla.

non poteva contattare seungmin e questa cosa lo stava uccidendo. tutto quello che voleva era sapere dove fosse il suo ragazzo, e sapere che stesse bene.

per quel poco che sapeva, seungmin stava bene. il tribunale e tante conversazioni avute con diverse persone erano lì per aiutarlo ad uscire da quella brutta situazione. per rimettere le cose a posto.

"quindi, andrà in prigione vero?"

chiese seungmin per la milionesima volta, e il suo terapista annuì.

"sì, ci andrà. Le tue affermazioni erano già tanto, e il maltrattamento fisico è evidente."

gli sorrise.

"sarai libero, finalmente."

"è bello sentirlo. è stato un inferno vivere con lui, soni felice sia finito..."

disse seungmin piano.

"quindi-"

"stai per aprire di nuovo la questione su dove andrai a vivere seungmin?"

seungmin abbassò la testa e annuì. era una delle domande a cui seungmin voleva una risposta. gli frullava in testa da giorni, e il non saperlo lo stava uccidendo.

"credevo qualcuno ne avesse già discusso con te."

"l-l'hanno fatto! è che... non mi piacciono veramente le loro risposte."

"perché?"

"ecco... con il sistema delle famiglie adottive non posso decidere con chi stare e dove stare! voglio veramente stare qua... perché c'è hyunjin qua, e ovviamente anche la jyp accademy. sarebbe dura per me trasferirmi così dal nulla."

il terapista sospirò, giocando con la matita scosse la testa deluso.

"mi spiace seungmin, ma non ho nessuna voce in capitolo per quello. le famiglie adottive sono l'unica soluzione per te."

"e se io dicessi di no!"

mordendosi le labbra, il terapista cercò un modo per calmare il ragazzo. fece vagare lo sguardo per la stanza cercando di farsi venire in mente qualcosa.

"e se cercassi di trovare qualcuno della zona disposto a prendersi cura di te? va bene? almeno potrò cercare di farti rimanere qua."

seungmin spalancò gli occhi a quelle parole.

"s-sul serio? f-faresti quello per me! anche se mi sto comportando da idiota..."

lui accarezzò la testa a seungmin e annuì sorridendogli.

"ovviamente, e non preoccuparti che non sei un idiota. Dammi solo qualche giorno, queste cose implicano molto tempo."

"o-okay, grazie mr yang..."

"di nulla seungmin, ci vediamo presto."

seungmin si alzò dalla sedia e lasciò la stanza. mr yang guardò le annotazioni su di lui che aveva preso nelle settimane prima fino ad ora. seungmin se la stava cavando, nessuna crisi o esaurimento nervoso. In ogni seduta che avevano, continuava a tirare fuori quel ragazzo hyunjin alias suo vicino e ragazzo. Il minore continuava a dirgli che non poteva lasciare la città perché non voleva allontanarsi da lui. Cosa difficile da assicurargli, visto che le persone non si curavano di prendersi cura di un bambino non loro.

ma mr yang ci pensò su mentre era da solo in quella stanza. E se avesse preso lui seungmin? Aveva un figlio che era solo di un anno più piccolo di lui. Sua moglie incoraggiava sempre le sue decisioni nonostante pensasse fosse una cosa giusta o sbagliata, per farlo felice.

un signore dei servizi sociali entrò nella stanza e cercò con lo sguardo il ragazzo.

"dov'è?"

"l'ho lasciato andare per oggi. Ha avuto veramente troppe sedute questa settimana, sono stressanti per lui. Ho capito meglio la sua situazione parlandone con lui, parlarne troppo può portarlo ad un punto di rottura."

spiegò mr yang, il signore che annuiva.

"beh, abbiamo trovato tante coppie disposte a prendere con loro seungmin."

"sono di questa zona?"

"sfortunatamente no, da un'ora a tre di distanza." disse con un tono grave,"non gli piacerà, ma è l'unica soluzione."

mr yang scosse la testa, "non la sua unica soluzione. Potrei essere io."

il signore alzò un sopracciglio, evidentemente confuso. Si incrociò le braccia e lo guardò, non capendo.

"che stai cercando di dire?"

"mio figlio è uno studente della jyp accademy, è figlio unico quindi gli piacerebbe avere qualcuno della sua età attorno ogni tanto." (l'autrice ha detto di immaginare che jeongin non abbia fratelli in questa storia)

"mr yang, ne sei sicuro? Non agire d'impulso a tutto questo lavoro."

mr yang si tolse gli occhiali, "non è agire d'impulso ai miei occhi. Lo sto facendo per seungmin. Non ha potuto sperimentare come sia veramente una famiglia. E in più ha qualcuno che ama qui da cui non vuole allontanarsi... sto facendo questo per la felicità di un paziente."

l'uomo annuì e lo guardò, "E va bene, contatterò le famiglie che stanno aspettando una risposta e informerò loro che seungmin ne ha già trovata una. Grazie, mr yang." si girò e lasciò la stanza.

mr yang sorrise e pulì gli occhiali con la manica, "un paziente felice significa che sto facendo il mio lavoro bene."

balcony buddies || seungjinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora