coffee cup || seungjin

00

hwang hyunjin

19
ballerino
ama disegnare
ha una cotta segreta per seungmin da quando è entrato alla jyp accademy

kim seungmin

19
cantante
fotografare è la sua passione
preferisce starsene da solo

【𝗰𝗼𝗳𝗳𝗲𝗲 𝗰𝘂𝗽】

16.21

hyunjin aveva appena finito la lezione di ballo. Salutò l'insegnante, finì di sistemare le sue cose e si avviò verso il suo bar preferito: il Greenpeace. Era un locale abbastanza tranquillo e accogliente, e per questo ci andava spesso. Con il passare del tempo aveva anche fatto amicizia con il proprietario, un simpatico uomo sulla trentina.

Appena arrivato lo accolse il famigliare suono delle campanelle attaccate alla porta, cosa che lo fece sorridere. Si sedette al suo solito posto, il divanetto un po' rovinato sull'angolo, e salutò sorridente haenbog choi, il proprietario, che si avvicinò.

"hey hyunjin, come sono andate le lezioni oggi?"

"bene bene. Come sta jieun? Si è ripresa dal raffreddore?"

jieun era la piccola e vivace figlia di due anni, che si era legata molto a hyunjin quasi come una sorella minore.

"sapessi che nottataccia ci ha fatto fare l'altro giorno! febbre altissima! ma ora sta meglio, sì."

hyunjin annuì, contento dalla notizia. haenbog gli chiese se volesse prendere qualcosa e lui ordinò un semplice caffè. Mentre aspettava tirò fuori il suo album di disegno dallo zaino e si immerse nell'ambiente pacifico del locale, una canzone rilassante di sottofondo. Disegnava da quando era piccolo, e lo trovava un modo per esprimere i suoi sentimenti anche molto più del ballo.

Era così preso dal disegnare che non si accorse di chi fosse entrato. E quando lo notò il cuore prese a battergli in una strana maniera, quasi pronto a prendere il volo. Un piccolo sorriso si formò sul suo volto, un sorriso spontaneo che cercò di nascondere con il collo del maglione.

Era appena entrata la seconda ragione per cui quel bar gli piacesse tanto: kim seungmin.
hyunjin aveva una cotta per lui da quando l'aveva sentito cantare al musical che la jyp accademy teneva ogni anno. Non si parlavano molto, se non qualche volta nel corridoio di scuola, e hyunjin non sapeva veramente se seungmin sapesse chi fosse. Ma non gli importava. I pochi minuti, se non addirittura secondi, di quando riusciva a parlare con lui gli miglioravano la giornata.

Tornò a concentrarsi sul suo disegno, ed era così preso che non si rese conto che qualcuno lo aveva chiamato. Alzò lo sguardo, il cuore prese a battergli forte nella speranza si trattasse di seungmin, e trovò haenbog guardarlo sorridendo con la tazzina di caffè in mano. hyunjin sospirò e lo ringraziò. haenbog appoggiò la tazzina sul tavolo e si sedette davanti a lui.

"ti piace, non è vero? l'ho notato lo sguardo che gli lanci ogni volta che lo vedi entrare."

hyunjin avvampò e si nascose la faccia tra le mani, annuendo.

"è così evidente? intendo, probabilmente neanche sa chi sono."

haenbog gli sorrise e dopo aver appoggiato la mano sulla spalla di hyunjin si alzò.

"e continuerà a non saperlo se non vai e non gli parli."

gli fece l'occhiolino e sparì dietro al balcone. Probabilmente aveva ragione, ma hyunjin era troppo timido per alzarsi e andare a parlargli.

passò un po' di tempo lì da solo, a disegnare, quando decise di alzarsi per andare a prendere un altro caffè. Si avviò verso il balcone, ed era così preso dai suoi pensieri che non si accorse che era andato a sbattere contro qualcuno. Qualcuno che aveva in mano una tazza bollente di caffè. Caffè che ora era su tutto il suo maglione.

hyunjin fece una smorfia di dolore e forse anche di tristezza, insomma - era il suo maglione preferito, e sentì la persona contro cui era andato a sbattere appoggiargli una mano sulla spalla.

"tutto bene?"

hyunjin alzò lo sguardo, e il suo cuore perse un battito. Quel qualcuno era niente di meno che kim seungmin, con uno sguardo preoccupato sul volto.

Gli prese il panico e non sapendo che fare tornò al suo tavolo, radunò le sue cose e scappò fuori dal locale. I pensieri che gli vorticavano in mente.