Il bibliotecario

57 9 0
                                    

Ho sempre ritenuto di essere fortunato, ho finito i miei studi, ho lavorato sodo e ho ottenuto il lavoro dei miei sogni. Ebbene sì, ad oggi sono quello che volevo essere, un bibliotecario. Ho una vita tranquilla, così come lo è mia personalità. Eppure, nonostante sia un lavoro rilassante, una volta ho avuto un'esperienza che a distanza di anni fatico ancora a crederci. Certo, mi è capitato di tutto, dai ragazzi che sbirciavano di nascosto la sezione per adulti, dalle coppie che usavano i punti più nascosti della biblioteca per baciarsi, ma ecco... Sono sicuro che questa esperienza sia stata la più insolita che mi sia mai capitata. Ero stato appena assunto a tempo indeterminato, era il 2013. Era un giorno come un altro, così dopo aver verificato che tutto fosse tranquillo iniziai a leggere le pagine di uno dei miei libri preferiti. Ero arrivato quasi alla fine de "il lato nord del cuore" quando una voce mi chiamò.
:"Mi scusi posso chiederle un informazione?" Alzai gli occhi dal libro e guardai la figura che si presentava davanti a me, era una giovane ragazza dai capelli biondi. Le regalai il mio sorriso migliore, perché la gentilezza può cambiare il mondo :"Come posso aiutarti?" :"Vorrei sapere dove è la sezione scientifica. "
Visto che la situazione era abbastanza tranquilla, decisi di accompagnarla, almeno avrei sgranchito le gambe. La cosa strana è che notai da subito che nonostante lei mi fosse dietro, io non sentivo il rumore dei suoi passi. Non era forse insolito? Eppure in quel momento non ci feci caso. Dopo averle mostrato la sezione scientifica mi voltai, feci solo pochi passi quando la sentii chiamarmi :"Aspetta." Mi voltai e misi a fuoco la sua immagine. Il suo volto, ora che la osservavo meglio mi sembravano famigliari. Le sue labbra, i suoi occhi, tutto questo era qualcosa che era rimasto nascosto all'interno della mia mente da anni, poi un'illuminazione. Samantha, bionda, bella, labbra carnose, occhi verdi e profondi. Samantha, impressa a fuoco nelle mattine passate a studiare nella biblioteca universitaria. Era lei in carne ed ossa davanti a me. Mi avvicinai a lei, o meglio a quello che di lei era rimasto. Osservandola meglio si notava la pelle mangiucchiata dai vermi, le mancava un pezzo di braccio, un dito, anche la faccia era sfregiata. Perché, ecco sì, inspiegabilmente Samantha era morta l'ultimo anno dell'Università. Samantha era stata trovata vicino alla piazza, il giorno dopo il party per gli immatricolati. Quando mi trovai a due passi da lei, lanciò un urlo forte e disumano, poi la sua figura sparì nel nulla. Ancora oggi mi viene un brivido a pensare a ciò che accadde, eppure non hanno mai trovato il colpevole. O forse non è stata cercato bene. Nascondo ancora adesso tra i miei libri le sue ciocche bionde, mi aiutano a tenere il segno.

Istinti.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora