I miei occhi si aprirono, sotto la luce soffusa dell'infermeria. Diavolo, ero svenuta!
-Oh, ti sei svegliata. Bene. Come ti senti? -
Guardai l'infermiera, sorrise dolcemente raddrizzandosi gli occhiali sul naso e scostandosi le ciocche brune sulla tempia.
Dolcemente mi poggió la mano sulla fronte.
-La febbre si è abbassata. Tua madre sta arrivando, comunque.-
Annuì gemendo per il mal di testa che mi scoppiava nelle tempie.
-Ok. - risposi solo.
Chiusi gli occhi, poggiando la testa sul cuscino.
Non avevo idea di cosa fosse successo! La testa mi scoppiava, ma il mal di stomaco era completamente scomparso. Rimasi sul lettino dell'infermeria per almeno una buona mezz'ora aspettandomia madre. Stavo quasi per addormentarmi, quando lei arrivò tutta trafelata. Mi si avvicinò sconvolta. -Cosa è successo?--Nulla di grave, una leggera insolazione.- rispose per me l'infermiera, con un sorriso incerto.
La mamma si corrucciò un poco e dopo una profonda smorfia, ridacchiò. -Non ti ho mai vista così pallida in vita mia...te la senti di tornare a casa? -
-Si. Comunque non si ride delle disgrazie altrui, mamma!-
-Oh, chi avrebbe insegnato questa cosa?-
-Una vecchia donna...-risposi e lei si imbronciò. -Io non sono affatto vecchia!-
Sorrisi mentre mi aiutava a sollevarmi e camminare verso l'auto.
Passai i due giorni successivi a letto, la febbre era passata e io mi sentivo meglio. Ma ne avevo approfittato per rimanere a casa, a poltrire.
Il terzo giorno fui costretta ad andare a scuola.
Per fortuna, nessuno si ricordava che ero stata male e che avevo quasi vomitato in aula...Grace ed io, ci eravamo incontrate a pranzo. Avevamo mangiato il nostro panino nell'aula di arte, per evitare la nostra uscita sugli spalti e la mia esposizione al sole.
-Comunque quell'uomo è davvero scorbutico!-
-Perchè dici così? Cosa è successo?-
-Quando sono rientrata in classe senza di te e con la tua giustificazione di assenza, mi è sembrato corrucciato. Poi ha iniziato a sbraitare verso qualsiasi persone facesse rumore...non si poteva neanche respirare in quell'aula.- si strinse nelle spalle, mordendo il suo toast con sottaceti. Per essere un Sanguepuro aveva dei gusti in fatto di cibo davvero discutibili.
Dopo pranzo, ce la prendemmo comoda ad arrivare in aula. Senza fretta, stavamo parlavamo davanti alla porta della classe di storia. Saremmo dovute entrare prima del prof, ma...
Cos'era?!Il senso di nausea si presentò d'improvviso.
-Leah! -Mi piegai immediatamente in due davanti aalla mia migliore amica. Le sue mani tentarono di tenermi in piedi, ma io mi accasciai sul pavimento freddo. Il dolore si era intensificato e io stavo quasi annaspando in cerca d'aria.
-Chiami l'infermiera!- disse una voce e sapevo già a chi appartenesse. Il professor Lachlan si inginocchiò davanti alla mia figura pallida, mi ero stretta in posizione fetale e i capelli mi cadevano sul viso sudato. Mi scostò con gentilezza le ciocche davanti agli occhi e io gemetti per le fitte. Stavo per morire. -No.- sussurrai. -Si allontani da me! - urlai agonizzante. - Stia lontano da me!-
Il dolore mi impediva di respirare mentre lui mi avvolgeva fra le braccia. -Basta. La smetta...-
Mi svegliai sotto la luce accecante dell'infermeria. Non di nuovo! Ero svenuta.
-Stai bene? - Grace al mio fianco, mi teneva sulla fronte un pacchetto di ghiaccio.
-Non lo so. Che è successo? - graccai tentando di mettermi seduta. Mia madre entrò nella stanza, sedendosi accanto a me.-Dopo che hai urlato come un'ossessa contro il professore Lachlan? Sei svenuta...-rispose, -l'infermiera ha detto che non è insolazione. Ma a quanto pare, hai trovato il tuo compagno.-
La fissai sconvolta. -Cosa?-
Grace sorrise. -Non fare quella faccia corrucciata. -
-Ma non può essere...- sussurai. Cosa? Avevo solo diciassette anni, ero troppo piccola. E poi lui chi era?
-Non è raro, ma alcuni Mezzosangue sentono particolarmente la vicinanza del proprio compagno. Tu, beh, hai sofferto molto...-
-Vuol dire che ogni volta che lo vedrò staro male così?-chiesi preoccupat. Potevo stare affianco a colui che era il mio compagno se ogni volta rimettevo il pranzo???
-Oh, no tesoro. No. Passerà solo se gli starai vicino. Ma, adesso, vorrei sapere chi è? Per caso, è un giocatore di basket?- ribattè con luce speranzosa negli occhi. Oh, no! Mia madre era davvero entusiasta.
-Non lo so.- Ribattei confusa. Non avevo idea di chi fosse. Circa trenta persone frequentavano la classe di storia... Storia....Io ero stata male durante la lezione del professor Lachlan...Lui aveva tentato di...
Cavolo! E se...Poteva essere lui il mio...???
-Davvero non sei riuscita a capire chi fosse?- mi chiese Grace e io la fissai come se mi parlasse di un'invasione aliena. -Potrebbe essere una donna?!- ribattei ,-Non lo so, non c'ho fatto caso. Stavo troppo male...-
-Una donna?Beh, non pensavo fossi omosessuale, tesoro.-
Sorrisi incerta, stavo raccontando una grossa balla! -Non lo so, ho solo detto che potrebbe essere...-
Mia madre annuì. -Ti chiamo dopo...-Sussurai verso di Grace.
Merda. Avevo un compagno.Avete presente Bastianich? Mi sa che tu stai raccontando una grossa balla!
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If Love Comes
WerewolfSappiamo quanto è difficile essere un'adolescente che si accinge a diventare adulto...ma essere una mezzosangue, in un liceo misto lo è ancor di più. Leah Collins si trova all'ultimo anno di liceo. VIve la sua normale vita come la classica teenager...