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Killer's pov

Il giorno dopo aver ucciso emily, andai al lavoro come se fosse una giornata come un'altra.
Appena misi piede nel mio ufficio, vedendo tutto quel sangue sparso ovunque, feci finta di essere scossa da quello che avevo appena visto, chiamai la polizia e il direttore, nessuno avrebbe mai sospettato di me, la polizia avrebbe pensato che un killer non sarebbe mai stato così sciocco da assassinare una persona in un luogo che potrebbe ricondurlo a lui, mi feci portare in centrale per farmi interrogare, sapevo che era un rischio, ma quale omicida non ne compie?

Detective's pov

Appena arrivai in centrale, il direttore mi chiese se potessi interrogare insieme a will una certa avvocatessa di nome charlotte beckendorf, a quanto pareva, nel suo ufficio c'era il sangue della vittima dell'ultimo caso che ci era stato affidato, così avvisai will e andammo insieme nella sala degli interrogatori.

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"Allora signorina beckendorf giusto? Ci racconti un po' di quello che è successo questa mattina, sò che è ancora scossa dall'accaduto, ma noi stiamo svolgendo solo il nostro lavoro, capisce?" Cercai di atteggiarmi alla signorina beckendorf in modo pacato a gentile per farla sentire a suo agio, ci raccontò di essere entrata nel suo ufficio e che era tutto insanguinato, di aver chiamato il direttore, e subito dopo la polizia, e giurò di non sapere assolutamente nient'altro e di non conoscere la signirina emily cooper.
La storia della signorina beckendorf era chiara, non c'era ragione per non lasciarla andare, però c'era qualcosa nel suo tono di voce..., era un po' acuto, come se volesse nascondere qualcosa, e sembrava che non si sentisse molto a suo agio, comunque in quel momento non avevo tempo di pensarci, io e will dovevamo interrogare un sacco di altre persone.

almost perfect crimeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora