Parte 1

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Il sole brilla nonostante le nuvole che lo avvolgono, le acque presentano un luccichio quando si muovono, le voci che provengono dal porto si fanno ben udire,l'odore di rum è ancora presente nonostante sia orario di punta. Incredible come un'isola così bella sia così disastrata dalle persone che la abitano. Cammino serena tra le strade vicine al porto ed ecco la nave che volevo vedere. La Perla Nera. Accorro al porto il più veloce possibile e appena arrivo alla passerella maggiore vedo mio padre in compagnia del suo capitano: Jack Sparrow. Abbraccio mio padre sorridendo dolcemente come non facevo da tempo. Apro gli occhi e mi trovo davanti il viso di Jack. Sciolgo questo dolce contatto e allungo una mano.

:Piacere di conoscerla Capitano Jack Sparrow. E' un piacere incontrarvi.

JA:Lei è di grazia?

PA:Mia figlia Esmeralda,Capitano.

Jack si gira strabiliato verso mio padre,il Signor Gibbs.

JA:Signor Gibbs. E' impossibile che questa dolce fanciulla sia sua figlia.

:Stenta a credere Capitano?

JA:Ovviamente! Una donna dai lineamenti così delicati non può essere sua figlia!

:Peccato. Lo sono. Padre c'è stato un problema con la mamma.

PA:Che le è successo?!

:E' successo un paio di mesi fa... dei pirati entrarono in casa, quando però raggiunsi la sua camera... lei era coperta dal suo sangue. L'hanno aperta a metà. Ero uscita e non pensavo a tutto questo... lottai... e vinsi. Il giorno dopo si ripresentarono e mi fecero loro schiava. Vagai con loro per un paio di giorni. Presi una scialuppa e remai fino a ritornare qui a Tortuga. 

Ho usato tono fermo e sguardo serio. Non tremo,non piango,non ho gli occhi lucidi. Solo un grande rimpianto. Se non fossi uscita probabilmente lei sarebbe viva. Papà abbassa il capo mentre Jack rimane sorpreso da... bhè... direi tutto. 

PA:Jack vorrei chiederti un favore da amico e non da primo ufficiale.

JA:Dimmi.

PA:Esmeralda può venire in viaggio con noi?

:Padre... sia realista. Una donna su una nave? Quanti problemi causerei a tutti voi? Inoltre,nonostante le vostre lezioni,non saprei mai difendermi davvero con-

Afferro l'elsa della spada e la punto al collo di un uomo dietro di me che ha in mano una pistola. Lo ferisco al polso,prendo velocemente la pistola e la punto alla sua tempia. Il mio sguardo lo fa gelare sul posto.

:Nome?

:Nagiri.

:Cosa vuole Signor Nagiri?

:Lei.

:Lusingata ma ho già il dito legato.

:Chi?

:Il  Capitano Jack Sparrow.

Mi volto e gli rivolgo un'occhiolino avvicinandomi a lui e rubando la pistola. Mi cinge i fianchi per poi guardare freddamente il malcapitato che è ancora per terra.

JA:E' mia promessa. Smamma.

Si alza e corre via dimenticandosi la sua pistola. Mi tolgo le mani di Jack dai fianchi e lo osservo severa.

:La ringrazio per l'aiuto ma la prossima volta che mi metterà le mani addosso non esiterò a colpirla Capitano. Ci vediamo tra un paio d'ore.

JA:Wow,wow! Gioia dove credi di andare?

:Mi sembra ovvio Capitano. A dopo.

Mi giro e mi incammino salutandoli con un gesto della mano. Ora devo tornare a casa,prendere degli effetti e poi ritornare al porto. Apro la porta e inizio subito a cucinare... se non fosse che a causa di un'incessante bussare ho dovuto smettere. Vedo dallo spioncino che è Sparrow ed apro. 

L'amore pirataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora