Parte 3

24 1 0
                                    

Questo corpetto è decisamente troppo scomodo e anche questi dannati stivali che si sono logorati un po'. Prendo il vecchio vestito nero di mia madre(quello in foto),le forbici,ago e filo. Divido il corpetto dalla gonna che poi taglio a metà, taglio perfettamente a metà il retro del corpetto e ci faccio dei buchi dove inserisco il filo,taglio un pezzo dalle maniche e cucisco perfettamente tutti i bordi. Un bussare alla porta mi interrompe. 

:Avanti!

:Gioia ci sei?

:Si,Jack! Entra pure! 

Lui entra e io mi metto dietro il separé. Indosso la gonna,delle scarpe a tacco basso nuove e comodissime, il corpetto e finisco di legarlo sotto il seno. Lego i capelli in una treccia laterale e indosso di nuovo il mio fidato cappello. Jack sorride malizioso appena mi vede mentre io sorrido sghemba ed esco andando al timone. Vengo subito raggiunta dai due,stappo la bottiglia e la alzo in aria.

:A me e alla Black Rose!

JA+PA:Al nuovo Capitan Gòmez e alla Black Rose!

Brindiamo e iniziamo a bere . Questo... tutto questo mi fa stare bene,come se potessi sfiorare le nuvole o le stelle.

:Padre tenete d'occhio il timone,vado a preparare la cena.

:Come desidera Capitano.

Vado in cucina e inizio a cucinare qualcosa di leggero ma comunque appetitoso. Cucino 3 bistecche e un po' d'insalata. Preparo la tavolata e li chiamo. Ci sediamo e la cena procede tranquillamente... se non fosse per una nave inglese. 

:Jack,mastro Gibbs andate giù e rifornite i cannoni! Svelti!

Dopo un paio di minuti vedo tirar fuori i cannoni.

:Fermi... fermi... FUOCO!

Le palle di cannone si incastrano perfettamente nei loro facendo esplodere la nave.  Alcuni marinai provano a salire, tiro fuori due pistole e li ferisco violentemente. Non amo uccidere, lo odio ma in questi casi... si deve se vuoi vivere ancora un giorno. Inizio a duellare con la mia fidata spada, prendo una fune e mi isso verso l'alto. Continuo a sparare mentre loro continuano a bombardare il veliero britannico. Prendo la pistola e in un momento di silenzio uccido il loro comandante. Tutti tornano sulla nave a gambe levate portando coloro che ho ferito gravemente e i morti. Spetta a loro, non a me. Scendo grazie alla fune che ho usato precedentemente e sorrido divertita alle loro facce.

:Sarò donna ma so combattere meglio di un uomo.

:Scommetti cherì?

:Mai,è un dato di fatto.

Paro il suo affondo, una stoccata, un affondo, parata. Andiamo avanti per quasi 2 ore... con un colpo secco lo disarmo e gli punto la mia adorata pistola alla tempia.

:Gòmez 1,Sparrow 0. Andate pure a riposarvi, ci penso io per sta notte.

:A domani figliola.

:A domani padre.

Ci sorridiamo e poi lui si concede del meritato riposo. Jack mi fissa. Non so cosa ma mi fissa e la cosa mi mette un attimo di angoscia. Mi prende la mano sinistra e la osserva attentamente per poi cercare un mio contatto visivo che però non arriva. Prendo la bussola e me la rigiro tra le mani.

:Vuoi sapere una cosa Jack?

:Cosa gioia?

:Dobbiamo andare da tuo padre.

:Cosa?!

:Si. Ne ho bisogno io in primis ed è il desiderio di mia madre. Lo esaudirò a costo della mia vita stessa. Lui deve sapere e anch'io devo scoprire il passato di mia madre. Ma lo faremo soltanto quando avremo trovato la fonte dell'eterna giovinezza prima di Barbossa. Mia madre vi ha lasciato una cosa molto importante per lei e se a troveremo sarà fatta. 

L'amore pirataDove le storie prendono vita. Scoprilo ora