Glaciale

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Taehyung's pov
《Taehyung, posa quel microfono, spegni questa stupida musica e ascoltaci.》 questo è quello che risuona nella mia testa ad ogni esibizione, le parole dei miei genitori che mi dicevano di spegnere tutto e ascoltare i loro inutili e insulsi consigli, privi di senso, privi di amore che ogni genitore dovrebbe dare ai propri figli, di armonia, di passione, di tutto ciò che è possibile definire "vita".
Io, uno dei ragazzi più dolci che chiunque avrebbe potuto avere come amico, il classico ragazzo della porta accanto che è sempre pronto ad aiutare gli altri mettendoli prima di sè stesso, sono scappato di casa a soli diciassette anni e stato trasformato in un noioso pezzo di ghiaccio da delle parole che mi venivano dette ogni giorno, dai miei sogni che, a quanto pare, nessuno a parte me voleva vedere realizzati, tutto questo ha creato una specie di meccanismo di difesa contro mondo e le persone esterne che mi protegge dentro il mio bellissimo e isolato ghiacciaio.
Per loro sfortuna sto riuscendo a diventare qualcuno realizzando il mio sogno. Sono un piccolo artista di città, è vero, nessuno al di fuori di Busan mi conosce, ma sono venuto qui da Daegu senza alcuna speranza ed adesso eccomi qui. Solo io e la mia voce, studiando da autodidatta tutto quello che un vocal coach avrebbe potuto indottrinarmi meglio ma, sorprendentemente, ci sono riuscito anche da solo e sbatterei in faccia, anche adesso stesso, ai miei genitori tutto quello che sono diventato oggi senza il loro fottutissimo aiuto; solamente io e nessun "buon samaritano" che aiutasse me: piccolo adolescente indifeso con dei sogni del cazzo che nessuno era anche solo pronto ad ascoltare. Sempre sfortunatamente per coloro che non hanno mai creduto in me, riesco a "sciogliermi" a comando quando canto, solo in quel momento riesco ad essere completamente me stesso e, per un po', capire cos'è la felicità; ad ogni acuto, nota bassa, melodia, il mio cuore si accende e non sono più glaciale e indifferente al resto del mondo.

Stasera mi sono esibito, come faccio quasi ogni settimana da ormai quattro anni, ma è successo qualcosa di strano per me: ho alzato lo sguardo. Non lo faccio mai quando canto perchè anche se si tratta di un'esibizione, sono egoista e canto solo per me stesso, quindi non mi interessa particolarmente guardare la reazione del pubblico...oggi, invece, credo di aver addirittura cantato per qualcuno e mi sembra quasi ridicolo pensarlo, qualcuno che non avevo neanche mai visto prima. Un ragazzo, il suo fisico e la sua stazza mi fanno pensare che abbia la mia età ma il suo viso aveva la lucentezza di quello di un bambino, stava tra le prime file e mi guardava estasiato, come se la mia voce fosse la cosa più bella che avesse mai ascoltato fino ad all'ora ed io, dall'alto del mio palco, credo di averlo guardato come se fosse stato l'ottava meraviglia del mondo.
Da quando i nostri sguardi avevano iniziato a giocare tra loro su chi prevalesse sull'altro, ogni singola nota e parola, erano pronunciate per lui e non so neanche il motivo di questa cosa, era come se il ghiaccio dentro il mio cuore si fosse completamente sciolto, e non per il canto, ma per quegli occhi da cerbiatto che mi scrutavano dalla testa ai piedi senza darmi pace, facendomi completamente impazzire.

Anche adesso, dietro le quinte, quella sensazione non vuole proprio andarsene: il cuore batte, l'ambiente è stranamente caldo e lo stomaco si è come ristretto su sè stesso, come se ci fosse qualcosa al suo interno che sta per volare via, quelle che i più esperti chiamerebbero "farfalle" ma di cui non ho mai compreso il reale significato. Non riesco a smettere di pensare a quel ragazzo, alle sue iridi nere e a come il tempo si fosse fermato in quei secondi in cui sembravamo l'uno dipendente dall'altro seppur non conoscendoci e non essendoci mai visti, di come cantavo le parole della canzone come se volessi farle arrivare direttamente al suo cuore. Eravamo sospesi in aria con il mondo che era scomparso sotto i nostri piedi, la mia musica che ci cullava, trasformando il rosso dei led che ai miei occhi pareva quasi volgare in una nuova tonalità più passionale e viva, e tutto sembrava meravigliosamente nuovo anche se già visto.

《Kim, chiedono di te.》saranno i soliti fan, che palle. Non dico che non mi faccia piacere riceverli ma, per uno che canta solamente per il suo smisurato ego, è un tantino seccante.

《Ehm...salve?》la voce incerta mi mette quasi tenerezza, sembra quella di un ragazzino che entra nella sua nuova classe al primo giorno di scuola.

《Ci tenevo a dirle che la sua voce, non so, mi ha commosso internamente, mi ha provocato qualcosa nel profondo e...è stato come se il mondo, per un attimo, fosse stato un posto migliore.》a quelle parole che stranamente mi toccano nell'animo, mi giro ed ancora una volta, scopro che sto incrociando il suo sguardo ma cerco di non trasalire per mantenere con tutte le mie forze la mia reputazione da "uomo di ghiaccio". Lui, per un attimo, sembra non avere più controllo nelle gambe e si siede di botto sul divanetto del mio camerino.

《Tesoro, non ti hanno insegnato che ci si siede senza permesso in posti che non si conosce?》continuo a guardarlo fermamente negli occhi e lui fa lo stesso, quella sensazione che stavo provando sembra essere aumentata fino a farmi venire la nausea《Comunque, ti ringrazio davvero tanto..è raro ricevere questi complimenti così profondi per me. Di solito si fermano tutti al mio aspetto esteriore.》dico con voce fredda e alla fine gli passo delicatamente una mano sul viso e lui sembra incantarsi di nuovo, come quando cantavo sul palco. Come se la mia voce fosse, per lui, una droga del tutto nuova che gli fa scordare di tutte le attività esterne all'ascoltarmi.

Rimaniamo in questa posizione per vari minuti, io quasi sopra di lui su un divanetto con lo sguardo divertito e la mano sul suo viso, neanche so il suo nome ma sento di essere attratto da questo ragazzino come se fosse un magnete dalla carica positiva ed io, ovviamente, dalla carica negativa. Lui mi fissa le labbra e poi torna subito sui miei occhi.

《Io, devo andare...grazie per avermi ricevuto..》si alza goffamente, il mondo si sblocca un'altra volta e, come improvvisamente sembra essere entrato nella mia vita, sparisce nel nulla e la stanza torna ad essere fredda.  Chissà quando lo rivedrò...

Colors. ||Taekook||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora