Eleatrik's City

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06/07/2035

"Sophie svegliati, sta arrivato Newt" - urlò mia mamma, dall'altra parte della casa.


Non era molto delicata nello svegliare, ma non lo è mai stata. Mi stiracchiai, strofinai gli occhi, per poi alzarmi.

"Mammaaaa!! Christian mi ha rubato la play" urlò mio fratello.
"Devo salire?!" -minacciò mia mamma.


Silenzio, nessuna risposta. Quella donna riusciva a suscitare fin troppa paura, solo con una minaccia.
Dopo essermi lavata, truccata, scesi giù.

"C'è la colazione" -mi fece notare mamma, senza guardarmi...distratta ai fornelli.
"Mh si...grazie" -mi misi seduta.

Si girò, mi guardò

"Sophie, devi indossare la parrucca e le lentine. Come te lo devo dire?Penserebbero che non fai parte dei "normali" " -disse mia mamma, ricalcando la parola 'normale'.
"Mh, si...giusto" -dissi abbassando lo sguardo.


Dopo aver fatto la colazione, indossato la mia parrucca castana e le lentine fui pronta per uscire.

-BROHLN'S BAR-

"Il problema, è che tra me e Candace andava benissimo...prima dell'inizio delle vacanze! Da quando quell'amico di infanzia è tornato, mi da 'na rabbia. Che poi, è anche un protettore dagli Eleatrik" -disse sbuffando, Newt.


"Dai, Newt. Sei un bellissimo ragazzo, hai un corpo super! Figurati se Candace si mette a tradirti con quello!" -dissi consolandolo, per poi continuare -"a proposito degli Eleatrik...so che finalmente verranno integrati con noi. Hanno abbassato le mura" -dissi accennando un sorriso.

Mi è sempre dispiaciuto per quelle persone, non erano così diversi da noi...da me.

"Mh...si.Non sono liberi totalmente, come giusto che sia. Avranno dei sensori, che li allontaneranno dall'energia...dei chip, non so "-disse facendo spallucce, e divorando il suo piatto di pancakes.

"Non ne so nulla, papà è stato assente tutta la giornata ieri, doveva avviare questo 'incontro' "- dissi, sorseggiando del caffé.

"So che non hanno possibilità ad accedere a bar, cinema, teatro" -disse Newt guardando nel vuoto.

"È un rientro graduale, ma pur sempre un rientro. " -dissi.

"Bhe, andiamo da Jen?" -disse Newt, girandosi di scatto. Annuii, ci alzammo e dirigemmo nella libreria della nostra migliore amica.-Jen's library-



Aprimmo la porta sentendo quel campanello leggero, il quale annunciava la nostra presenza.

"Buongiorno, mi dica" -ci chiese una commessa.

"Mery, sono dei miei amici...va pure" -intervenne Jen, sorridendoci.

Ci abbracciammo, per poi iniziare a sentire, nuovamente, Newt e le crisi con Candace. Mi girai, sbuffando, intravedendo una chioma castana, interessata a passare davanti ad ogni scaffale...quasi meravigliato. Mi avvicinai.

"Ciao, cosa cerchi?" -chiesi.

Il ragazzo si girò di scatto, spaventato. Gli sorrisi dolcemente.

"Un libro..."-disse, tossendo e acquisendo voce.

"Mi sembrava chiaro, ma che libro?"-dissi ridendo.

"Un libro inerente alla globalizzazione!" -intervenne una ragazza, capelli lunghi e rossi, fisico scolpito.

2056 a.C.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora