Brother's birthday

4 0 0
                                    


- 08/07/35 -

Era mattino, stranamente mia mamma ancora doveva svegliarmi...ma, ci avevano pensato i raggi solari, provenenti dalla finestra. Mi alzai, sgranchii e mi diressi nel corridoio, per lavarmi, ma sentii parlare diverse voci, e mi concentrai su di esse.

"Signore, non sappiamo esattamente chi...le telecamere erano completamente fuori uso. L'agente è morto carbonizzato...grazie all'altro agente, invece, sappiamo che erano due ragazzi, due Eleatrik." -disse, un uomo, seduto in salotto.

"Capisco, ma io continuo a non ritenere corretto l'esclusione, nuovamente, degli Eleatrik. Sono sicuro, che andrà meglio...non mi spiego il motivo della loro presenza lì." -disse, mio padre, dalla voce certa.

"Il dottore, è..." -provò a dire l'agente, ma mio padre immediatamente lo interruppe.

"Non mi interessa nulla di quell'uomo. Se volete parlare di lui, andate da mio padre. Io non mostro rispetto, per un uomo che ha cambiato geneticamente tante famiglie" -disse papà arrabbiato.

Sapevo bene a chi si riferiva: a me e i miei fratelli. Tutti e tre diversi, improvvisamente. L'uomo, tacque e se ne andò. Scesi giù, dimenticandomi della fretta di andare in bagno.

"Papà, che succede?" -chiesi.

"Niente, quel dottore mi ha stufato!" -disse, rabbioso ed esausto-"ma tu, che ci fai ancora così? Vai a metterti la parrucca! -disse, scatenando l'ira su di me.

Annuii, e corsi sopra a prepararmi, nel contempo, i miei discutevano sui modi di mio padre con me. Io, però, non avevo dato peso...era arrabbiato e sono stata la prima persona sotto il suo tiro.

Ero pronta, scesi per prendere del caffè preparato da mamma, ma papà mi interruppe...sotto lo sguardo vigile di mia mamma.

"Sophie, mi volevo scusare per prima."-disse, cercando il mio sguardo

"papà, non è nulla...davvero" -dissi, guardandolo.

"Io non voglio, che tu possa pensare che il tuo papà non ti trovi stupenda al naturale, tutt'altro..." -disse -"ma lì, la fuori, la gente è crudele...penserebbe che sei strana e ti allontanerebbe"

Sospirai...aveva ragione. Il primo, forse, a definirmi strana sarebbe proprio mio nonno.

"Lo so, papà." -dissi- "Eppure, ogni tanto, non indossare 'sta cosa che prude, mi farebbe piacere"

"Ricordati oggi pomeriggio di tornare presto a casa, abbiamo il compleanno dei tuoi fratelli" -disse mamma, facendosi abbracciare da papà -"ah, e dopo la serata, lascia la parrucca giù...la lavo"

I miei occhi sgranarono, non avevo comprato nulla a nessuno dei due!

"Ah, non sono riuscito ad incontrare i genitori dei tuoi amici. Puoi invitarli, se vuoi" -disse mamma -"la fidanzata di Newt e gli altri"

"Altri?" -la guardai

"Chiunque amico tu abbia! Abbiamo il catering, non dovrò cucinare " -disse sorridendo felice, risi.

Presi la tazza di caffé, la bevvi, per poi correre al centro...dovevo comprare un qualcosa a quei due.

—CENTER—

Entrai all'interno di un negozio di elettronica, mi soffermai su una console ...

"Sophie" -sentii chiamarmi.

Mi girai, una ragazza dai capelli rossi, con le lentiggini sulle guance, mi chiamava...era Candace, la fidanzata di Newt. Candace indossava esclusivamente solo vestiti vintage, ne era appassionata. Anche il suo trucco e le sue acconciature, ricordavano quello stile.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 22, 2020 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

2056 a.C.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora