Moonlight Secrets- Culmination (II)

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MOONLIGHT SECRETS
Culmination

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PARTE SECONDA
1
Alpha

Harry si svegliò con uno sbadiglio, gli occhi socchiusi per la luce che regnava nella casa senza pareti. Strofinò un pugno su una delle palpebre chiuse e si stiracchiò, poi mugugnò diverse parole sconnesse e, riacquisendo la vista, prima appannata, si guardò attorno.

Non era sul divano. Fu la prima cosa che notò. Era steso sul morbidissimo materasso e sommerso da altrettanti morbidissimi cuscini. Fu la seconda. Non ricordava affatto di essersi trascinato su per le scale e poi addormentato sul letto di Louis.

Oh.

Oh, Dio.

Oh, Dio!

Era nel letto di Louis.

Louis Tomlinson!

Immerse il naso tra le lenzuola, respirando a pieni polmoni. Il suo profumo era ovunque, era impregnato lì come inchiostro, e le coperte bianche ne erano le pagine.

Poi Harry capì che quella era una tela e l'odore di Louis era il colore. Quella pittura fresca che inondava una camera per giorni e giorni, che lasciava un segno. Lui era il pennello, che accompagnava Occhi Blu e lo sistemava nei punti giusti, ne modificava gli errori aggiungendo una sfumatura di sé. Era colui che cambiava il quadro, quello che cambiava Louis.

Mente locale.

Rifletté.

Prima che il ragazzo lupo se ne andasse per la sua ronda notturna, avevano parlato. Cioè, prima urlato contro e poi parlato.

Okay, e dopo?

Dopo aveva trovato la piacevole sorpresina nel comodino e aveva letto il giornale di cui avrebbe preferito non ricordarsi, in seguito all'averci pensato. Era ancora parecchio agitato.

Alla fine si era appisolato. Si, però sul divano.

Già la sua memoria cominciava a mostrare cedimenti?

Smise di rimuginarci sopra e si alzò dal comodo materasso che non avrebbe voluto lasciare. Annusò nell'aria, immediatamente, una certa puzza. Allungò i muscoli altre tre volte e con la schiena ricurva si diresse in bagno. Siccome non c'erano specchi a vista ne cercò uno nell'armadietto sopra il lavandino, magari per darsi una sistemata ai capelli, ma neanche lì ne trovò.

Quindi, accigliato, si sciacquò il viso e la bocca e usò l'asciugamano rosso (accanto a quello grigio chiaro) per togliere via le goccioline d'acqua. Scese le scale con un po' di incertezza nel passo pesante dal sonno.

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