Moonlight Secrets- Sunset (III)

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MOONLIGHT SECRETS
Sunset

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PARTE TERZA

1
Reunion

"Tu devi essere Harry."

Una ragazza bionda gli si parò davanti, porgendogli gentilmente la mano. Lui la strinse e sorrise. Aveva gli occhi blu e un corpo snello, vestita da un paio di jeans scoloriti e una felpa aderente bordeaux.

"Sono Taylor e lui è il mio ragazzo Edward."

Si fece avanti un tipo più basso di lui, i capelli rossicci e le iridi verdi. Imitò il gesto compiuto con Taylor e dopo ciò Harry capì che l'ultima persona da conoscere era proprio Eleanor. Eleanor uguale ex di Louis. Spostò lo sguardo sull'altro membro del branco. Una folta chioma castana e un sorriso sincero avanzarono in sua direzione.

"Sono Eleanor", si presentò, e Harry annuì con un cenno del capo poco convinto e concentrò la sua attenzione su Louis.

Possedeva una certa luce negli occhi. Di tranquillità, felicità, calore. Il licantropo, a detta sua, era contento di avere lì il suo gruppo. Per intero. Lo vedeva come tentava, fallendo, di nascondere la sua gioia e Harry si addolcì perché guardare Louis in quel modo, felice come un bambino, rendeva felice anche lui. Nonostante il branco non lo avesse degnato di chissà quale occhiata non pareva infastidirlo. La sua famiglia era di nuovo lì, con lui.

Non aveva smesso di sorridere nemmeno quando aveva varcato la porta di casa con Harry. Harry che, facendo un passo dentro l'abitazione, aveva avuto lo sguardo di tutti i presenti su di lui. O, per la verità, lo aveva ricevuto sul suo collo esposto. Era morto dall'imbarazzo mentre Louis aveva cambiato il suo sorriso sereno in uno soddisfatto e sghembo.

"Sedetevi", disse il ragazzo lupo, in maniera un po' timorosa.

Era incerto sul come comportarsi e Harry lo trovò assolutamente adorabile. Senza ribattere, però, gli altri obbedirono.

"Spero che questo bruciore", disse Eleanor indicandosi il braccio con su scritto AIUTO, "ne sia valsa la pena."

Louis sospirò e poggiò la schiena sullo schienale del sofà. Guardò il branco, solo quando alzava gli occhi perché troppo intimorito.

"Vi ringrazio per essere venuti", cominciò.

"Era evidente che qualcosa non andasse. Dovevamo farlo, non importa del... litigio", disse Taylor.

"Importa, invece. Se non avessi fatto lo stronzo voi non sareste andati via. E mi dispiace, non so cosa significhi essere un capo, mio padre non è vissuto abbastanza per potermelo insegnare, e ho preso la situazione alla leggera, tutto quanto, in realtà. Sto prendendo alla leggera la cosa anche adesso. Ringrazio questa occasione per averci fatto incontrare, perché sono troppo codardo per risolvere i problemi da me. Quindi vi chiedo scusa, prometto di essere migliore, di ascoltare ciò che avete da dire."

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