Eravamo rientrati nel gioco con delle pedine in più; Atena aveva il corpetto e il braccio destro della sua armatura dorata, un elmo posato sulla testa che le faceva scendere i suoi ricci sulle spalle come cascate. Sotto l'armatura cadeva una lunga gonna che si apriva sul davanti e un poi di tacchi dorati che si intrecciavano sulle gambe. Schioccò le dita e oltre alla lancia e allo scudo giunse dall'alto una civetta che si posò sulla sua spalla. Apollo aveva una semplice tunica greca con una parte rossa, dei sandali dorati e una corona d'alloro dorata tra i capelli. Dietro la schiena aveva legata la faretra insieme al suo arco.
Appena gli altri li videro ci fu un attimo di gioia generale. Ma tutto ciò si spense quando si sentì un forte ringhio in avvicinamento.
"Cosa è stato?"
"E lo chiedi a noi?!"
"Dove siamo? Non eravamo rimasti al giardino di Iride?"
"Già, se tutte le caselle precedenti non avessero iniziato a distruggersi"
"Tutto quello che era dietro di noi si stava sgretolando e siamo dovuti andare avanti. Siamo arrivati fin qui, a due passi dal castello di Ade"
"Quindi è giunto il momento"
"Cara so che avresti voluto che questo fosse arrivato un po' più tardi ma purtroppo non possiamo più rimandare"
"Allora andiamo..."
In quel momento il ringhio si avvicinò e da dietro i cespugli saltò fuori un cane, anzi due, anzi tre. No non erano tre ma era uno solo a tre teste, il famigerato Cerbero.
"State tutti fermi, se non ci muoviamo non ci vedrà"
"Ma ti sembra un essere stupido?"
Cerbero scrutò gli occhi di Persefone si avvicinò a lei e le iniziò leccare la faccia con tutte e tre le teste.
"Basta, basta"
"Cosa sta succedendo?"
"Bhe lei è pur sempre la regina degli Inferi. Ci viveva con Cerbero"
"Piccolo ora che ne dici di portarci al castello?"
"Piccolo?!"Cerbero annuì con tutte e tre le teste contemporaneamente.
"Non è che conosci un entrata nascosta?"
Cerbero annuì.
"Allora andiamo"
Cerbero si girò e iniziò a muoversi.
"Seguiamolo"
"Se ci porta dal castello allora seguimaolo"
"Non abbiamo altra scelta"
Seguirono tutti Cerbero finchè non si trovarono davanti a un entrata sul retro del castello.
"Bravo piccolo"
Cerbero si allontanò verso l'ingresso principale serenamente.
"Dai possiamo entrare ora"
"Fermi"
"Cosa? Siamo appena riusciti ad entrere"
"Lo so ma ci sono delle persone ai lati di quei corridoi"
"Come fai?"
"Ho un certo olfatto per gli uomini, anche sono leggermente strani"
"È il castello di Ade, saranno dei morti"
"Dobbiamo avere un piano"
"Non abbiamo abbastanza tempo"
"Me ne riesco ad occupare io, le retrovie nei castelli sono sempre deboli. Io vado nel corridoio a destra, voi proseguite a sinistra"
"È avventato ma può funzionare"
"Deve funzionare, non abbiamo altre possibilità"
"Ok. Afrodite ci vediamo alla sala del trono"
"Contateci"
Si allontanò come se stesse facendo una sfilata e girò a destra. La seguirono cinque guardie dal corridoio di sinistra e molto probabilmente ce ne erano altrettante nel corridoio di destra.
"Forza, andiamo. Non abbiamo molto tempo prima che si sgretoli anche il castello"
"Se usciamo in tempo magari questo rimane intatto. Forse qui ci sono cose utili"
"Fatto sta che non abbiamo molto tempo quindi andiamo"
"FERMI LI"
"Altri morti, come facevi a viverci prima Persefone?"
"Zefiro la prossima uscita inutile rimani qui"
"Va bene, sarò utile li tengo occupati io"
"Per una volta..."
"Come scusa?!"
"Artemide romani con lui... e evita di farli fare cose stupide"
"Ci penso io"
"No! Mia sorella non rimane con questo essere"
"Ancora arrabbiato per quel fiorellino? È acqua passata"
"Non permetterò che tu parli..."
"Basta! Zefiro e Artemide rimarranno qui. Noi andremo alla sala del trono. E non si discute"
"Ce ne sono ancora"
"Andete, la sala del trono e proprio lì. Ci pensiamo io e il piccolo arciere"
Persefone, Era, Nemeo e Iride corsero verso la sala del trono, sfondarono la porta ma ad aspettarle non c'era solo Ade, ma anche centinaia di guardie e Afrodite, Zefiro e Artemide catturati.
"Siete finalmente arrivati"
"Lasciali andare! Tanto ci sono Atena e Apollo che stanno sconfiggendo le altre guardie"
"Oh, guardali. Eccoli, ma purtroppo sono stati incatenati anche loro"
"Portateli nelle segrete. Ti consiglio di fermare quel micetto"
"Nemeo giù"
"Ottima scelta. Portateli nelle segrete. Apparte lei"
Le guardi portarono tutti gli dei nelle segrete e lasciarono da soli Ade e Persefone.
"Allora mia regina, ti ho aspettato per tanto tempo"
"Anche io... credo"
"Ora regneremo qui senza altri che ci metteranno i bastoni tra le ruote"
"Li hai fatti imprigionare apposta, sono pur sempre la nostra famiglia"
"Ma ci hanno sempre dato fastidio, guarda su cosa potremo governare"
Schioccò le dita e su Persefone apparve un vestito stupendo, degno di una regina. Lei si affacciò alla finestra e da un lato vide uno stupendo paesaggio fiorito e dall'altro un paesaggio in rovina. Non ci pensò due volte prima di rispondergli
"Portami da loro"
"Come? Tutto quello che abbiamo sempre sognato"
"Quello che tu hai sempre sognato! Io voglio solo ritornare a casa, con te. Voglio ritornare a essere me stessa, non voglio che Crono vinca"
"Allora decidi, con loro o con me"
"Non sei più lo stesso... con loro"
"Guardie! Hai ancora del tempo, quando sarò da te deciderai se morire con loro o vivere con me""Persefone!"
"Che ci fai qui?"
"Mi ha fatto scegliere. Abbiamo perso, mi dispiace"
Il silenzio avvolse tutte le celle finchè non si accese una luce di speranza.
"Forse..."
"Cosa?"
"Nel film che stavo per girare la protagonista salvava il suo amore con il bacio del vero amore. Sembra una cosa stupida ma potrebbe funzionare"
"Deve funzionare!"
"È la nostra ultima speranza"
"Forse hai ragione. Cerbero! Vai a chiamare Ade"
"Persefone, promettici che se non funzionerà, andrai con lui anche senza di noi"
"Cosa? Non posso lasciarvi qui"
"Persefone se hai una possibilità la devi sempre sfruttare"
"Mia regina allora hai scelto"
"Si"
Avvicinò le labbra alle sbarre e Ade la baciò.
"Persefone che ci fai rinchiusa"
"Bhe sembra che abbia funzionato"
"Cosa?"
"Ti spieghiamo tutto dopo, chiama le guardie e facci liberare"
"Ora mi volete spiegare"
"Bhe abbiamo poco tempo"
"Iride chiama Nefri e dille di portarci fuori di qui"
"Spiegate in poche parole magari"
"Bhe... Crono, noi, catturati, lui al potere..."
"...e noi ce lo riprendiamo"
"Ottimo"
In quel momento vennero avvolti da una luce e si ritrovarono nell'ufficio di Nefritis.
"Rieccovi. Apollo chiudi la porta, sai non so quanto sia rassicurante vedere un leone in un ufficio"
"Hai scoperto niente"
"Si. Crono ci sta aspettando e non vede ľora. Ma lui non sa che noi abbiamo i rinforzi"
"E anche un piano"
"Quello no ma sono tutta orecchie"
"Lui non sa che Ade è di nuovo in se stesso, e possiamo sfruttare ciò a nostro vantaggio. Lui gli farà credere che noi siamo suoi prigionieri e li..."
"Boom!"
"Esatto"
"Allora andiamo a fare il culo a mio padre"
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Mithology Game
Fantasy"Era lì, copriva un tavolo intero, era diverso dagli altri giochi da tavolo, troppo grande, sembrava esserci una storia dietro, tutta da scoprire. Le bastò toccare una pedina per trasformarsi in essa"