Capitolo 13

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"Harry ti va se oggi andassimo a fare un picnic?"

"Sì li adoro, andiamo al parco che mi piace tanto? Sta a pochi isolati da qui"

"Certo, preparo il cestino tu vai a lavarti che puzzi"

"Non mi sembrava ti lamentassi ieri sera" disse guardandomi malizioso.

"Lo sto facendo adesso però.  Fila nella doccia riccio"

Vidi Harry salire le scale ridendo e dirigersi verso il bagno.

Mezz'ora dopo stavamo sistemando la coperta sul prato.

"Salve signor Tomlinson" sentì dire alle mie spalle.  Ed io conoscevo molto bene quella voce.

"Mr Stadler...che ci fa lei  qui?"

"Sono voluto venire di persona per capire il motivo della dua richiesta di più tempo. Una relazione non rientrava nei nostri patti."

"Lo so bene,  io..."

"Niente scuse Tomlinson. Ne riparleremo una volta che lo avrai fatto fuori, qui e ora" dissr alludendo ad Harry.

"Io...non...non...non posso"

"Andrò a toccare la tua famiglia Tomlinson,  sai che lo farò." disse mrntre mi metteva una pistola nella mano.

*Sbaaaam*

"Lou..." dissr Harry prima do cadere a terra.

"NOOOOO" urlai svegliandomi di soprassalto.

Continuavo ad agitarmi finché non sentii le braccia di Harry stringermi.

"Shh, va tutto bene" sussurrò lentamente nell'orecchio.

Lentamente iniziai a calmarmi.

"Sono qui con te, va tutto bene"

E fu così che scoppiai a piangergli addosso.

Dovevo trovare una soluzione e subito.

Seeeraaa
Allora al momento mi trovo ai campionati regionali di equitazione quindi ringraziatemi per aver trovato il tempo di scrivere un capitolo tra la pulizia della mia cavallina e dell'attrezzatura.
Il capitolo non è nulla di particolare,  è un po' la spiegazione del dilemma che il nostro Louis sta vivendo.
Se vi è piaciuto fatemelo sapere, stellinate e commentate come al solito.
Un bacio.

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