La settimana passò molto velocemente,ed ogni giorno sentivo sempre più la mancanza di mio padre.Io e mio padre eravamo legatissimi,quelle poche volte che tornava dall'Italia passavamo intere giornate a giocare a Monopoly.Mio padre è sempre stato un uomo molto solare,molto amichevole e credo che non solo io sento questa mancanza ma anche i suoi amici.Ricordo che era molto protettivo nei miei confronti,ricordo come mi chiamava"Sel la stupidina",ricordo le serate al cinema,ricordo tutto.
'TOC TOC'
Sentii all'improvviso.
"Avanti"
Era Katy.
"Ciao amore,mi dispiace tanto per tuo padre"
Mi disse.
"È ingiusto,se ne vanno sempre le persone più buone"
Dissi piangendo.Katy non rispose,ma mi diede un abbraccio che non era un semplice abbraccio,è quello che ti spacca le ossa ma che ti aggiusta il cuore.
"Adesso basta piangere"
Disse,si alzò dal letto prese il mio cellulare,lo mise sul letto e poi prese il suo.Passammo tutto il pomeriggio a sfidarci su un gioco di parole.
"Adesso devo andare"
Mi disse,io feci una faccia triste.
"Dai non fare la bimba che vuole il biberon"
Disse,ci mettemmo a ridere.
"Ok ciao"
Gli dissi
"Ciao Sely"
Mi rispose.Quando se ne andò presi il computer e aprii Twitter.E tra i nuovi followers c'era un profilo di nome "autolesionista." e tra i suoi tweet c'era "se stai male per una perdita il miglior metodo è una sigaretta" non avevo mai fumato,forse perché le sigarette mi hanno sempre spaventato.Ma volevo vedere se era vero ciò che era scritto nel tweet quindi scesi giù al bar e comprai una sigaretta sfusa.Chiusi la porta di casa e accesi la sigaretta con un accendino da cucina.
Feci il primo tiro e mi venne subito un colpo di tosse.Continuavo a fumare e la sensazione sembrava piacevole,rilassante.Il fumo con le lacrime sembrava un'ottima combinazione.Quando la finii la buttai nel water e tirai lo scarico.Stavo sbagliando,mio padre non avrebbe mai voluto questo.Ma stavo bene sbagliando,forse perché sono abituata a sbagliare."Selenaaaa"
Sentii una voce provenire dalla cucina,era mia mamma.
"Oiiiiiii mamma"
Gli risposi.
"Scendi per la cenaaaa"
Mi disse.
"Subito"
Gli risposi.Misi un po' di deodorante per la puzza di fumo e scesi a mangiare.
Finito di mangiare mi lavai e indossai il pigiama,poi salii su in camera. Mi infilai sotto le coperte e guardai un po' di TV poi la chiusi e mi addormentai.
Quella notte non volevo un sonno senza sogni,ma volevo sognare,mio papà. Il mese scappò via come il vento forte d'inverno.Tra scuola,casa e pianti.
Stava per arrivare Natale,e solo a pensarci dico che questa volta non desidero più qualcosa,ma qualcuno.