Passate ormai tre ore dall'inizio del suo orario di lavoro, Hani si passò le mani sul volto a causa stanchezza. Da quando era entrata in ufficio non aveva smesso un attimo di sfogliare dei fascicoli.
Quel giorno un suo amico della polizia le aveva mandato un messaggio dicendole che un apprendista novello sarebbe venuto a fare un tirocinio da lei per una settimana e forse più. Era preoccupata, non aveva mai avuto dei tirocinanti e non era brava con le altre persone eccetto per i suoi pazienti. Si guardò un attimo allo specchio a grandezza naturale che aveva fatto mettere nel suo ufficio. Quel giorno aveva optato per il semplice, una camicia bianca semi trasparente, dei jeans neri lievemente attillati, delle scarpe bianche con il tacco, non troppo alto, non sapeva camminare benissimo su quei grattaceli. A coprirle la camicia c'era una giacca leggera rosa pallido e al collo portava sempre la sua amata collana con il cuore. Guardò il pendente, rigirandoselo per le mani e osservandolo con molta attenzione. Si era già illuminato due volte da quello che sapeva, una volta di viola, quando aveva visto il nuovo cuoco al suo sushi preferito e una volta di rosso, in biblioteca, quando aveva rincontrato Namjoon. Da quando lui le aveva dato il suo numero non aveva avuto il coraggio di scrivergli, ma ora che ci pensava sentiva la mancanza delle sue fossette e del suo sorriso calmo.
Fece un grande respiro, prendendo il suo bellissimo Samsung Fold e scrisse al ragazzo.
"Ehi, ciao, non so se ti ricordi di me, sono la ragazza che era venuta in biblioteca qualche giorno fa, quella a cui tu hai dato il numero *FACCINA IMBARAZZATA* spero non ti dia fastidio il fatto che ti stia messaggiando ora, forse sei impegnato, ma mi sembrava lecito scriverti"
Dopo aver riletto il messaggio più e più volte si decise a mandarlo anche se piena di imbarazzo, almeno non era una stata una chiamata, quella sì che sarebbe stata imbarazzante.
*UN'ORA DOPO*
Hani sentì all'improvviso un rombo di una moto che parcheggiava nel cortile riservato alle vetture private dei poliziotti, perciò si avvicinò alla finestra e vide una lucente Ducati 1199 rossa. Su di essa era seduto un ragazzo più giovane che si stava sfilando il casco dello stesso colore della moto e appena il viso fu completamente in bella vista, la ragazza rimase incantata dal ragazzino che le sembrava abbastanza familiare. Quando il motociclista iniziò ad avvicinarsi all'edificio Hani venne abbagliata da una luce dorata, guardò il basso e vide la collana a forma di cuore illuminarsi del colore oro, la afferrò subito chiudendo la mano attorno al pendente e, chissà come sperava di spegnerla, sperava solo che questo fosse un brutto sogno dal quale si sarebbe svegliata senza collana luminosa e senza bei ragazzi che le sorridono, perché si, il ragazzino l'aveva sorpresa a fissarlo e le aveva fatto un sorriso degno di un angelo.
Ringraziando non si sa quale Dio, il capo della centrale la chiamò, il tirocinante era arrivato. Lei quindi prese un grande respiro, si sistemò un'ultima volta allo specchio e decise di raggiungere il direttore.
Quando arrivò il ragazzo che si trovò davanti era qualcuno che non sperava di rivedere, il ragazzo in moto. Non sapeva come mai, ma quel ragazzino le faceva uno strano effetto, lo voleva abbracciare, lo voleva tenere per mano, ma sapeva che non poteva farlo.
"Perfetto, sei arrivata, Hani ti presento il tirocinante di cui ti avevo parlato in precedenza. Lui è Jeon Jungkook." Si presentarono l'un l'altra e quando si strinsero la mano entrambi sembrarono sorpresi dal brivido lungo la spina dorsale che era partito a tutti e due. Lei si staccò subito da lui cercando di mettersi in ordine la giacchetta, lui deglutì e tornarono entrambi ad ascoltare il capo centrale che aveva iniziato a decantare le milioni di imprese che la sua squadra aveva compiuto. Il ragazzo non resistette e tornò a guardare la psicologa.
POV JUNGKOOK
Era giovane, molto giovane per la sua età, avrà avuto all'incirca 25 anni, 4 in meno di Jungkook e non sapeva come già da così giovane era riuscita ad avere un lavoro così complicato e che richiedeva certe qualità, forse era solo super intelligente o qualcosa di simile, ma non era tanto il suo status sociale o il suo lavoro che incuriosivano il ragazzo vestito completamente di nero, no, era la luce nei suoi occhi, una luce che lo attirava, che lo spingeva ad avvicinarsi a lei, ma se mai l'avesse fatto, avrebbe preferito farlo in un luogo appartato, dove potevano condividere gesti di affetto quali abbracci, baci, forse qualcosa di più, ma forse no, forse era solo la sua immaginazione che galoppava, probabilmente essendo lei così bella, con un lavoro così produttivo e con una luce simile negli occhi aveva una fila di pretendenti che le cadevano ai piedi ogni volta che quei capelli castani ondeggiavano e lui non sarebbe potuto essere nessuno per chiederle di uscire, esattamente, lui era nessuno, era stato nessuno a scuola, era stato nessuno all'accademia ed era nessuno anche lì mentre si perdeva la spiegazione del suo futuro capo per guardare ammaliato una ragazza, più grande di lui, che l'avrebbe seguito in quei giorni, mettendo da parte il suo solito lavoro, per aiutarlo e per cui provava una attrazione inutile. Bravo Jungkook, prenditi una cotta per una persona che mai ti darà l'affetto che vuoi tu.
POV HANI
Lei sentiva il persistente sguardo di lui sulla sua pelle, la stava analizzando per non si sa quale motivo e probabilmente Hani l'avrebbe capito se non fosse che non riusciva minimamente a guardarlo negli occhi. Adesso ricordava di averlo visto fuori da una stazione di polizia, ricordava anche perfettamente che qualche minuto prima lui le aveva sorriso e che quel gesto le aveva fatto saltare un battito così come illuminare il cuore che, per la cronaca, era ancora acceso, nascosto sotto la camicia e la giacca di lei, per non far vedere la luce.
Sarà una settimana unica. Pensò la ragazza sospirando e aveva ragione.
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Luci e Colori
RomanceHani ha avuto, fin da bambina, una collana a forma di cuore. Sua madre le raccontava sempre che essa si sarebbe illuminata all'arrivo della sua anima gemella, ma allora come mai essa si illumina sette volte in un giorno quando incontra sette ragazzi...