Stretto di Gibilterra

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Brividi notturni,
il mio corpo scosso un fremito
mentre la mente si allontana
rapida
il ventre è in fiamme,
il cuore sotto chiave
dietro sbarre di frustrazione ardente
di fronte all'impotenza umana.

Ed io,
piccola donna ribelle
voglio essere Odisseo,
e annientare i limiti
superare le Colonne d'Ercole,
a costo di bruciarmi la pelle
a costo di finire all'Inferno.

E pago il prezzo della ribellione,
dell'assecondare volontà proibite,
con il ghiaccio bollente
che mi attanaglia
nella notte,
e affondo
mentre realizzo
che il mio nemico sono io,
il mio limite sono io,
peccatrice di tracotanza
mentre i miei pensieri illusori
mi spingono più a fondo
peccatrice di presunzione,
mentre ancora una volta
ineluttabilmente
l'impotenza dell'uomo
mi sconfigge.

Naufraga dal destino segnato
sprofondo negli abissi
di un oceano inconquistabile,
"non plus ultra"
incisione ardente,
frustrante rassegnazione
le mie piccole volontà mute
di fronte all'incommensurabile grandezza
dei nostri assordanti limiti.

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