Capitolo 2

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Ormai sono passati giorni da quando mi sono imbarcata, durante tutto il giorno sto nascosta e la notte esco per cercare qualcosa da mettere sotto i denti.
Ho deciso di tornare indietro con la nave e affrontare ciò che sta succedendo nel mio regno, ho molta più paura a dover ricominciare da sola e no di affrontare il mio destino al castello, il mio posto è vicino ai miei genitori.

Come al mio solito ormai, esco quando fuori è ormai buio e non sento più il personale ingiro.
Mi fermo qualche minuto sul ponte a fissare le onde che sbattono contro l'imbarcazione, inspiro l'odore del mare, mentre mi lascio accarezzare dalla brezza marina. In lontananza noto migliaia di luci che si riflettono sul mare sotto di esse, è uno spettacolo stupendo non riesco a distogliere lo sguardo. Le luci create da quei enormi edifici sembrano milioni di stelle venute in terra, non ho mai visto palazzi così alti e maestosi. I miei occhi sembrano rapiti da questo posto così diverso dal mio reame, mentre la nave scorre, capisco che la sua meta non è qui, poiché non accenna a volersi avvicinare alla costa.
Sospiro e finalmente decido di muovermi per andare nella cucina, avrei bisogno di lavarmi e cambiare questi abiti ormai sporchi, decisamente in questo momento non ho proprio l'aspetto di un reale. Prendo del pane da uno scaffale, sul bancone noto alcuni coltelli stranamente questa sera sono li, di soliti sono ben sistemati, sto per prendere dell'acqua quando sento alcuni passi venire verso il vano cucina. L'ansia sale dentro me agguanto un coltello, e cerco di nascondermi sotto il bancone, resto in mobile sperando che nessuno si accorga della mia presenza, ma per mia sfortuna ho lasciato il pane proprio sul tavolo.
L'ansia e la paura si impossessano di me, quando sento l'uomo confabulare qualcosa non controllo più le mie azioni. Esco dal mio nascondiglio strattonando l'uomo di fronte a me, lui ci mette un po' di tempo a capire cosa è accaduto e a dare l'allarme. Raccolgo in fretta i viveri e corro il più velocemente possibile, sento l'adrenalina scorrere nelle mie vene. Ormai loro sanno della mia presenza e anche il nascondiglio dove fino a qualche ora fa era sicuro ormai non lo è, su una nave è impossibile scappare veramente, poi un'idea mi pervade inpugno il coltello salto sulla scialuppa e taglio le corde. Mi ritrovo a precipitare in mare, il mio cuore batte all'impazzata e chiudo gli occhi, riesco a prendere coraggio di riaprirli non appena sento la barchetta galleggiare in acqua. Tiro un sospiro di sollievo, per fortuna non si è ribaltata, adesso spero di riuscire ad allontanarmi prima che si accorgano che sono in mare. Prendo in mano i remi non sapendo bene come usarli improvviso un metodo tutto mio,  che però sembra funzionare e lentamente mi allontano dalla nave e cerco di avvicinarmi alla costa che avevo ammirato poco prima. Una volta arrivata lì cercherò un'altra imbarcazione che mi riporti a casa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 29, 2020 ⏰

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