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-No, loro due non stanno insieme. So che te lo stavi chiedendo. -
Mi voltai stupita nella sua direzione con occhi sgranati. Adam sembrava leggermi nel pensiero e mi anticipava in qualsiasi cosa o pensiero. Telepatia? O forse era al mia faccia a fargli capire tutto?
Mano nella mano salimmo alcune scale di marmo grigio, il locale di giorni non incuteva quel timore che mi aveva fatto rabbrividire il giorno prima. Adam mi teneva con premura accanto a sé, mostrandomi le varie stanze.
-Artamon e Melissa sono cresciuti insieme, ma non è scattato quello che c'è invece tra noi.-
-Che intendi? -
-Che ero già tuo ancora prima di conoscerti. -
-Tu e la tua tigre... -
-Siamo un'unica cosa. Non siamo esseri separati e lei non vive nella mia mente... È parte di me, come io sono parte di lei, siamo un unico essere. Così come gli altri. Non sono due parti distinte: ma ci completa. E si ogni tanto, quando ci arrabbiamo ad esempio i nostri tratti cambiano e sbuca fuori un segno dell'animale.- Mi spiegó lanciandomi un occhiata mentre avanzavamo in un enorme stanza con grandi finestroni.
-Voglio presentarti il mio capo e migliore amico. -

Quando entrai nell'ufficio seguendo Adam, mi sentivo davvero sotto pressione. Altro che incontro con i genitori. Il mio sguardo volò dalle bianchissime pareti alla scrivania moderna, dietro alla quale se ne stava un tizio enorme e biondo, vestito super elegante e ci rivolse uno sguardo sorpreso. Mi era stranamente familiare però.
-Adam! - si alzó in piedi con la sua enorme stazza e io mi sentì stranamente. Come un uccellino dalle ali rotte davanti a due grossi gattoni, pronti a mangiarmi. Gli occhi azzurri dell'uomo si posarono su di me e io rimasi di sasso. Mi sorrise complice e io mi senti arrossire. L'uomo biondo era il tizio che mi aveva fatto entrare la scorsa notte nel suo club.
-Davvero graziosa Adam! Anche se sembra terrorizzata. -
Adam mi posò una mano sul fianco stringendomi sul suo corpo.
-È un po' tesa, Einar. Crede di avermi messo nei guai per la notte scorsa. -Adam chinò lo sguardo verso di me sorridendomi in modo tenero e muovendo la mano sul mio fianco cercando di tranquillizzarmi.
-Ah, ma allora è lei una delle persone che si è intrufolata nel club!-ridacchió.
E io sollevai le sopracciglia. Davvero non ricordava o stava facendo finta?
Deglutì stringendo con la mano il fianco di Adam e aspettai in silenzio che loro due finissero di parlare.
-Chiunque l'abbia fatta entrare non è dei nostri. Ho già parlato con Ian e si occuperà lui di tutto. Chiedo solo di poter portare a casa Chloe più tardi. -

Einar sorrise pensieroso, sollevando lo sguardo da noi verso la porta.
-Parla con Ian, digli di trovarsi un aiuto per i prossimi giorni. È il massimo che posso fare... Sai bene quanto sia prezioso il tuo aiuto. Senza di te sarebbe il caos.-disse facendo cenno alla porta. - Va' a cercarlo, Chloe rimarrà qui con me. Ho davvero voglia di fare una chiacchierata con un umana.-sorrise ma nel mio stomaco si creò un peso. Mi strinsi nelle spalle mentre Adam mi lasciava e Einar mi chiedeva di sedermi.
-Dunque...-sospiró aggiustandosi le maniche della camicia. -Devo chiederti di mantenere il segreto. Nessuno sa che faccio entrare umani nel mio club... Ovviamente non farei bella figura se gli altri lo sapessero, sembrerei terribilmente patetico. Capisci che intendo? -
Scossi la testa tesa, - In verità no, signore. -
Eiran scoppiò a ridere a crepapelle. - Oh, ti prego! Mi chiamo Eiran, nessun signore.- poggió i gomiti sul piano della scrivania e spostò la testa verso di me.
-Faccio entrare entrare umani nel pub, li uso come prova... -
-Come cosa? - sussultai con voce stridula.
Eiran sollevó un sopracciglio.
-Lo faccio da un po' di tempo; molti di noi non hanno una compagna purosangue, così lascio entrare umani e mezzosangue durante le serate, in questo modo aumento le possibilità di fare incontrare due anime gemelle. -
-Quindi ti trasformi in cupido? -
-Direi di sì. - ridacchió.
Annuì scettica.
Okay davvero davvero strano.
-Parlando d'altro. Adam non si separerà da te facilmente. Anzi direi proprio che rinuncerà al lavoro. Per questo, per evitare di perdere il mio più grande amico ti propongo di lavorare qui. -
-Come? -
-Si... Ti troveremo un'occupazione. Ovviamente discuteremo in seguito il particolare delle tue mansioni, ma almeno Adam sarà più tranquillo a starti accanto..-

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