Atto II - Primavera

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Severus si accorse della bellezza della primavera soltanto quel giorno, quando dopo aver aiutato Lily a scrivere il saggio per la lezione di pozioni decisero di passeggiare lungo il lago, nel bosco intorno alla scuola. Era aprile, di lì a qualche mese il loro quarto anno sarebbe terminato e loro sarebbero stati costretti a tornare a casa. Ma quel pomeriggio Severus non pensò alla tristezza che quella consapevolezza solitamente gli gettava addosso alla fine di ogni anno scolastico, come un mantello pesante. Quel pomeriggio, si accorse del profumo dolce e delicato che si diffonde nell'aria con il fiorire dei fiori da campo; si soffermò sul verde intenso del prato, sul tepore che scaturiva dal tiepido sole di aprile, sull'effetto che i suoi raggi avevano sulle lentiggini di Lily. Notò che il sole le metteva in risalto, le moltiplicava, le tingeva di un marrone più caldo e intenso. Notò quanto le labbra della sua amica fossero piene e tonde, mentre le sue erano sottili e dritte; si divertì a immaginare di percorrere col dito il suo naso piccolo e leggermente all'insù, così bello rispetto al suo che era grosso e sporgente, seppur esile e appuntito. Per la prima volta, Severus si accorse di quanto apprezzasse la bellezza di Lily, e colse la perfezione di quel momento che non avrebbe potuto essere migliore. Lei rideva, gli stava raccontando di come un suo amico avesse fatto esplodere un calderone nella sala comune mentre tentava di trasfigurarlo in un procione; lui l'ascoltava, e sorrise, ma non perché trovasse davvero divertente quella storia, solo perché la risata cristallina della sua amica si specchiò sul suo viso, e il suo riflesso gli incurvò le labbra.
Lily era bellissima, l'aveva sempre saputo, ma non se lo era mai confessato. Era anche simpatica, gentile, determinata, coraggiosa, un po' suscettibile e una Grifondoro, questo era un gran difetto, ma aveva imparato ad accettarlo.
Decisero di stendersi sul prato, vicino alla sponda del lago; osservarono il cielo, qualche nuvola bianca puntellava l'azzurro, di tanto in tanto. A Lily piaceva trovare delle forme familiari nelle nuvole.
"Guarda, quella sembra un boccino" sussurrò, indicando una nuvola tonda, con due filamenti ai lati.
"Beh, con un grande sforzo immaginifico..." commentò Severus. Lei si aggrappò alla sua tunica con la mano sinistra. Il suo amico era molto acuto, intelligente, talvolta cinico e parlava in modo forbito, questo a Lily piaceva.
"Dai, è uguale! Guardala bene".
Severus continuò a osservare la nuvola per qualche istante; non ci vide un boccino, ma non glielo disse. Si voltò leggermente e di nuovo si ritrovò ad ammirare il suo profilo perfetto, fino a quando anche lei iniziò a fissarlo. I suoi occhi verdi erano immensi, meravigliosi; Piton pensò che se un giorno sarebbe morto, voleva che quegli occhi fossero l'immagine che avrebbe suggellato la sua dipartita da quel mondo ingiusto.
"A cosa pensi?" chiese lei. Spesso glielo chiedeva.
"Ai tuoi occhi" rispose lui, candidamente. Si vergognò tantissimo; non era la risposta che avrebbe dovuto dare, troppo diretta, troppo vera. L'aveva messa in difficoltà? Cosa le avrebbe detto lei? Era stata una mossa azzardata?
La ragazza non disse niente; abbozzò un lieve sorriso e continuò a guardarlo, i suoi occhi verdi esprimevano un misto di imbarazzo e dolcezza.
Avevano quattordici anni, erano poco più che bambini, ma Sev (così lo chiamava lei, spesso) stava provando un sentimento grande, un sentimento da adulto, che solo più tardi avrebbe riconosciuto. Amore, ecco cosa provava per lei. Lo sentì schiudersi nel suo petto come un fiore, dove il cuore galoppava a un ritmo serrato e veloce, quasi sembrava che gli stesse sfondando la carne. Lo sentiva battere nelle tempie, sotto i polpastrelli, ovunque. Era stordito dalla potenza di ciò che stava provando. Desiderò allungare il collo, sporgersi un po' e posare le sue labbra sulle sue. Allo stesso tempo, avvertì un rigonfiamento nelle parti intime, che premeva contro la cerniera dei pantaloni. Si sentì sporco, inadeguato. Soffocò quel desiderio, lo stritolò per bene tra le mani e si redarguì a dovere. Non disse più molto per il resto della serata.
Quando tornarono al castello, dopo cena scortò Lily fino al dipinto della signora grassa.
"Allora, ci vediamo domani?" lo salutò lei. Lui annuì appena.
"Sev... va tutto bene?" gli chiese. In quel momento la rampa di scale su cui era Severus si spostò bruscamente, andando prima all'indietro, poi scendendo di un piano.
"Sev!" urlò Lily.
"Sto bene, tranquilla" gridò in riposta.
In realtà non stava bene; una tristezza pesante e dolorosa lo aggredì, faticava a deglutire e delle grosse lacrime dal cuore gli salirono agli occhi. Non capì cosa gli stesse accadendo, ma sentì all'improvviso l'istinto di piangere; corse al dormitorio, si tolse la tunica e la cravatta e si infilò sotto le coperte, tirandole fin sopra la testa. Pianse, molto, forse un'ora, o forse due. Di solito non piangeva mai. Sarebbe stata una lunga notte. 










*I personaggi della storia non mi appartengono, sono di proprietà di J.K. Rowling. L'immagine della copertina e molte di quelle che accompagneranno i capitoli sono prese da questo sito: https://lilta-photo.deviantart.com/

Spazio d'autrice: Salve gente! Non so perché non ho creato prima uno spazio per interagire con voi, scrivo anche su EFP (altra piattaforma per pubblicare fanfiction e storie originali) e lì lo inserisco quasi sempre. Ad ogni modo, eccomi qui! Sono appena approdata su Wattpad, è una piattaforma che mi ha sempre incuriosito ma non ho mai avuto il coraggio di iscrivermi (in realtà l'ho fatto una volta, ma poi ho abbandonato l'account). Non so ben spiegare il motivo del mio timore, forse mi spaventa la concorrenza, sì insomma, ci sono storie con milioni di visualizzazioni e nel profondo una vocina mi suggeriva che forse non posso competere. Ma poi ho pensato... al diavolo la vocina! Ho deciso di provare, prima con una FF (la mia comfort zone) poi spero di pubblicare presto o tardi anche una storia mia. Per il momento, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate di questa! L'idea è nata per puro caso; un giorno ho iniziato questa storia su Lily e Severus, così, senza il reale intento di pubblicarla. Pensavo di scrivere una oneshot, poi però continuavo ad avere ispirazione per nuovi capitoli, così ho scelto di focalizzarmi su alcuni momenti cruciali che mi sarebbe piaciuto narrare e così ho fatto. È venuta fuori una specie di raccolta di oneshot su questi due interessantissimi personaggi; mi intriga il loro legame, trovo che loro amicizia sia molto significativa e decisamente poco approfondita da zia Rowling (comprendo che non c'erano né il tempo né lo spazio necessari). La storia è già tutta scritta, consta di 8 capitoli, ognuno incentrato su un particolare momento del rapporto tra Lily e Severus; la trama segue gli eventi che tutti conosciamo, ma mi sono presa la briga di aggiungere alcuni episodi tra i due inventati di sana pianta da me medesima. Siamo al quarto; qui c'è un salto in avanti, siamo passati/e dal primo al quarto anno di scuola. Il capitolo è incentrato essenzialmente su una consapevolezza a cui Severus arriva: l'amore per Lily. Così mi sono immaginata questo momento della sua vita; è un personaggio estremamente complesso, eppure tutto ciò che lo ha spinto ad agire nella saga di Harry Potter è questo sentimento mai ricambiato. Che ne pensate? Se vi va, fatemelo sapere con una recensione, ne sarei molto felice. A presto, MormiRoss

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