Capitolo 9

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Mi sedetti accanto a mio padre, capii immediatamente che qualcosa non andava, il suo viso non era rilassato, le mani erano incrociate sotto al mento e il fiato irregolare. " Credo che ci siano brutte notizie" Pensai.
< Non devi più avvicinarti ad Alec Williams.>
Le sue parole che erano sempre state così calde e avvolgenti , in quel momento mi sembravano fredde e taglienti come un coltello.
< Cosa?! Perché?> Sbottai subito.
<Aika, ubbidisci e basta >
< Voglio una motivazione valida, subito.> Il suo sguardo si rivolse verso di me,  i suoi occhi erano freddi come il ghiaccio.
< Ricordi là leggende dei lupi?>
< Cosa c'entra ora?>
< Quella leggenda è vera, la nostra tribù deriva dai lupi, noi siamo il vero lupo, la tipologia più potente di tutte.>
"Sta scherzano ." Pensai " Non credo che una cazzata di lupi o altro sia una buona giustificazione."
Il mio sguardo scettico lo fece diventare ancora più freddo. Mi tornò nuovamente alla memoria quello che mi aveva detto Sasha,  era tutto vero quindi ? Come poteva esserlo, non aveva senso .
< Papà, gli Williams sono i cacciatori vero? >
< Si.>
< Sono stati loro ad uccidere mamma?>
Il silenzio calò e capii che era un si. Mi misi le mani sul petto, credevo di poter svenire da un momento all'altro. Prima di poter sapere altre notizie me ne andai a letto senza dire una parola.

La mattina seguente mi alzai di soprassalto, speravo che la discussione della sera precedente fosse stato solo un brutto incubo, ma compresi che era tutto vero. Non mi feci molti scrupoli e mi alzai, mi diressi verso il bagno e mi bagnai la faccia con dell'acqua fredda per scacciare i brutti pensieri.
" Ce la puoi fare Aika, non devi avere paura di te stessa" pensai tra me e me. Sapevo di star mentendo, non riuscivo neanche a guardarmi allo specchio, mi sentivo un mostro e sapevo di esserlo.
Dopo questo mio lungo monologo interiore mi vestii e scesi le scale.
< Aika, come stai?> Mio padre sembrava così tranquillo, lo invidiavo. Sembrava così sereno e in pace con se stesso, non riuscivo a sopportarlo. < Bene.> Risposi fredda e distaccata.
Uscii velocemente dalla porta e mi diressi verso casa di Sasha, dovevo parlarne con qualcuno, se non l'avessi fatto sarei divenuta pazza. La sua casa non era molto grande, era in un piccolo quartiere di ricchi, i suoi non c'erano quasi mai a casa, viaggiavano sempre per motivi lavorati e lei restava per mesi e mesi da sola, ma questo non la rendeva triste, anzi ne era entusiasta perché poteva fare ciò che le piaceva di più, stolkerare.
Bussai alla porta e Sasha aprì subito.
< Che ci fai qua Aika ?>
< Avevi ragione, su di me e sulla mia famiglia, ieri mio padre mi ha raccontato una sorta di "segreto di famiglia" e che noi siamo il vero lupo o una cosa del genere. In più la famiglia di Alec sono tutti cacciatori di lupi e hanno ucciso mia madre, non è assurdo?> Mi tirai fuori tutto quello che tenevo dentro dalla sera prima, mi sentivo così libera, stavo bene .
< Wow, veramente. Mi hai colto di sorpresa.>
Sforzai un finto sorriso .
< Cosa farai ora, Aika?>

Io e Sasha tornammo alla radura. Credevo che mio padre mi avrebbe fatto una ramanzina appena mi avrebbe visto, ma anzi, mi abbracciò calorosamente.
< Tesoro, so che sei spaventata, alla tua età lo ero anche io, ma devi capire che ora tutto sarà diverso. Perciò oggi inizieremo il tuo addestramento.>

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