Perchè la sua risata ha placato le mie paranoie? Non lo so, forse me ne sono fatte troppe, è solo che il modo in cui mi ha trattata non è dei migliori, forse era solo di cattivo umore e mi sono fatta paranoie paranoie per niente? Forse dovevo far passare del tempo e basta? Si beh siccome è il primo giorno effettivamente è un po' strano per tutti, sicuramente anche per lui.. chissà se era d'accordo, insomma, rimane ancora un mistero il fatto che io sia qui..
Sta di fatto che è come se mi fossi tolta un peso, forse devo solo conoscerlo a fondo, si, sicuramente. Infondo è solo il primo giorno.
«Torna a dormire ora» Perchè vuole già andare?
«Di già?»
«Ma se un momento fa eri ancora addormentata»
«Si ma ora sono sveglia»
«Si ma sei piccola» ma chi io?
«Ma non sono piccola, ho 16 anni» esclamo
«Appunto» ma come appunto?
«Ma come appunto? Scusami tu mica ne hai 18?»
«Si»
«E allora» mi sta confondendo
«Vai a dormire» allunga una mano e mi da qualche colpetto sulla nuca.. come.. come una carezza? Non ho capito aspetta.. cosa?! Eh?!
Lorenzo si gira e si dirige verso la porta chiudendola alle sue spalle.
Rimango due minuti a fissare la porta, cercando di capire cosa è appena successo.
Lorenzo è entrato, mi ha dato da parlare, ed infine mi ha accarezzata? Lui? Il ragazzo chiuso e stronzo?
Mi alzo e mi infilo il pigiama che mi ha lasciato Emma sul letto, nel mentre do un'occhiata ai libri che mi ha lasciato Lorenzo sulla scrivania, aspetta ma io gli ho dato la buonanotte? Un brivido mi scorre lungo tutto il corpo, no! Spero che non si sia offeso.
Mi siedo sul letto e appoggio la testa sul cuscino, certo che mi ha davvero confusa, o forse ho solo tanto sonno..9.00
Apro gli occhi, e sento il calore della luce del sole che poggia sul mio viso, mi giro dalla parte opposta per riprendere sonno, ma ormai ha illuminato tutta la stanza e non riesco a dormire se non c'è buio..
mi alzo e appoggio la schiena alla testiera del letto. Mi suffermo a fissare il vuoto.. che ore saranno? Controllo qua e la dove ho lasciato il telefono, a lo noto accanto a me, ieri sera mi son addormentata con il telefono in mano? Noto l'enorme pila di libri sulla scrivania.. oddio ieri! Era passato Lorenzo, ora mi ricordo.
Prendo il telefono e controllo l'orario, sono quasi le nove e mezza. Mi alzo in piedi e nel mentre controllo se ho notifiche, ma non mi hanno risposto vic e sirya. Lo spengo e lo appoggio sul letto mentre apro le antine dell'armadio, cosa posso mettermi? Sposto lo sguardo sulla valigia, devo ancora disfarla. La apro e tiro fuori tutti i miei vestiti poggiandoli delicatamente dentro l'armadio.
Prendo un felpone grigio e un paio di leggings neri, li metto e mi guardo allo specchio sistemandomi un po' i capelli. Mi giro e mi osservo.. andrò bene così? Non so forse la felpa non va bene, però ho freddo, però loro si curano nel vestirsi.. anche se Lorenzo usa le felpe quindi forse non dovrebbe essere un problema, non lo so.
Mi riguardo l'ultima volta e mi faccio coraggio ad uscire dalla stanza.
Socchiudo la porta alle mie spalle e inizio a vagare per il corridoio, dove potrebbero essere gli altri? Trovo le rampe di scale e inizio a scendere lentamente.. e se stanno ancora dormendo? Se disturbo qualcuno? Mi fermo e mi volto, no, è meglio se torno su.
Salgo gli ulttimi scalini e torno in corridoio. Adesso quale era la mia stanza?
Vago per il corridoio, questa no, questa no, e questa?
'non entrare' dice il cartello.. più che cartello è un foglio di carta.. c'era anche prima? Perché c'è questo cartello? Vabbe comunque sia devo andarmene.. faccio qualche passo in avanti ma ritorno indietro e la fisso.
Cosa ci sarà dietro? No non deve interessarmi, hanno messo il cartello apposta.
Anche se.. sono un po' curiosa. Emma non ha specificato una stanza dove non sarei dovuta entrare, quindi nessun problema no? Lentamente provo ad afferrare la maniglia ma riporto giù la mano, no, non posso farlo, se mi scoprono finisco nei guai e questo è solo il secondo giorno che sono qui.
«Cosa ci fai qui?» faccio un balzo e mi giro di scatto
alzo la testa, è Lorenzo. Mi sono spaventata un casino, sento il cuore uscirmi dal petto.
«No niente» menomale che non l'ho aperta.
«Stavi fissando quella porta» il suo tono è minaccioso, ma solo ora mi sono accorta di non essere mai stata così vicina a lui, se si spostasse un po' riuscirei a togliermi ma sono bloccata.
«No, beh si ma» mi interrompe
«Togliti da qui» come faccio? Dietro di me ho la porta e davanti a me c'è lui ed.. è troppo vicino.
«Scusa» è l'unica cosa che riesco a dire.
Lorenzo rimane a fissarmi dritto negli occhi, è la prima volta che incrocio il suo sguardo, quando parlava guardava sempre intorno..solo ora mi accorgo che i suoi occhi non sono scuri, hanno qualche sfumatura chiara, quasi grigia, mi serviva un po' di luce per vederli..
ha anche un piercing al sopracciglio.. ma come ho fatto a non vederlo prima? Chissà se gli fa male
«Cosa c'è dentro?» spero non si incazzi, ma sono troppo curiosa.
«Camera mia» ha esitato prima di dirmelo
Camera sua? Ok ora tutto ha senso
«Ah»
«E perché sei qui?»
«Non lo so cercavo qualcuno ma non ho trovato nessuno allora volevo tornare in camera mia ma non la trovavo più» spero mi creda
«Sei entrata?»
«No»
«Meglio per te»
«perchè?»
«fai troppe domande, mi stai irritando» inizia a guardarmi serio, perfetto sono qui da poco e sto facendo già casini.
«Emma e quell'altro sono nel loro studio, usciranno tra qualche ora» perché lo ha chiamato quell'altro?
«Perchè quell'altro?»
«Ancora? Basta domande»
«ok» mi ammutolisco
Lorenzo si allontana e posso spostarmi anch'io.
«Vieni andiamo a fare colazione»
si gira e io inizio a seguirlo.