19 Dicembre 2018. Si avvicina il periodo natalizio. Entro in un negozio di abbigliamento per raccogliere delle idee sul regalo che farò a me stessa a Natale. Do un'occhiata ad una felpa davvero carina,verde -del mio colore preferito- con una scritta anglicana " weird but real " : penso tra me e me " "Mio dio,parla proprio di me" . Convinta dell'acquisto,mi reco in cassa,effettuo il pagamento e corro fuori dal negozio contenta come una bimba di 9 anni. Presa dall'euforia, potrò mai evitare una bella figuraccia? Certo che no,Anna. Dunque, mi scontro con un tizio, il quale portava in mano tre o quattro libri - ora non ricordo bene quanti- . Maldestra come sono, e in preda all'ansia,li faccio cadere almeno due volte prima di restituirglieli.
"Ti ringrazio." dice lui,ridacchiando. "Scusami tu." rispondo io,immersa nell'imbarazzo. Non sapevo dove mettere la faccia.
Vi sembra il modo per approcciare con un ragazzo? Bene, allora non seguite il mio esempio e fate sempre attenzione dove mettere i piedi.
Veniamo alla parte smielata della situazione: quel tizio. Poteva avere una ventina di anni,mio coetaneo quindi. Occhi castani e dei ricciolini dal medesimo colore che gli ricoprivano la fronte,abitata da innumerevoli ma poco notabili lentiggini. Un dolce sorriso,che mi aveva mostrato quando gli ho restituito i libri. -Chissà dietro quel sorriso quanti insulti si celavano- . Insomma,valutazione finale: era abbastanza carino. Ma,ahimè,è stata l'ultima volta che l'ho visto.
Salgo in macchina,metto in moto e,con Cesare Cremonini di sottofondo,torno a casa con qualche briciola di dignità in meno. Metto a posto la roba e avvio una video-chiamata con la mia migliore amica Flavia,alla quale racconto quello che mi era successo. Parlando, lei nota che mi manca uno dei due orecchini. Cavolo... una delle ultime cose che avrei voluto mi accadesse. Quelli che portavo erano gli orecchini che mi aveva regalato mia nonna prima di... Avete capito. Comincio ad agitarmi,ad impanicarmi. Intanto Flavia cerca di calmarmi,poi mi consiglia di tornare nel negozio l'indomani e chiedere l'aiuto agli addetti per ritrovare l'orecchino. E così faccio. Il giorno dopo mi reco nello stesso negozio,con la speranza di ritrovarlo. L'orecchino,ovviamente. Entro e,gentilmente,chiedo ad una commessa se avessero visto un orecchino da qualche parte del negozio ma,allo stesso modo,ricevo una risposta negativa. Lei decide di chiamare altri due suoi colleghi e di aiutarmi nella ricerca del tesoro perduto che,per mia sfortuna,non troviamo. Mi arrendo una volta per tutte e,amareggiata,torno a casa,incolpandomi di non aver prestato maggiore attenzione. Tornata a casa, trovo mia mamma che mi aspetta a tavola con un bel piatto di pasta e panna. Una bella risorsa per tirarmi su di morale.
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Riparto da me
RomanceSono appena uscita da una situazione difficile. La classica situazione in cui qualcuno si ritrova ad amare una persona che,puntualmente,non usa la stessa dose di amore che le viene donata. Mi sento rinata, tutto è più colorato adesso. Da quando l'ho...