Finlandia pt.2

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Draco's pov

Draco era abbastanza arrabbiato, lui la stava proteggendo ma lei era così cocciuta. Forse era proprio quello che piaceva a Malfoy, la sua testardaggine e il suo continuo bisogno di essere una So-Tutto-Io.
Hermione era uscita sbattendo la porta e il ragazzo decise di non andarle dietro, la vide allontanarsi attraverso la finestra. Era pericoloso che stesse da sola là fuori ma forse aveva solo bisogno di schiarirsi un po' le idea così il ragazzo iniziò a pensare cosa avrebbero dovuto fare nei giorni a seguire.
Non possiamo stare qui per troppo tempo, magari possiamo rimare per 4/5 giorni ma dopo dobbiamo spostarci. Dove andremo?
La mattinata passò velocemente e Draco aveva fatto una lista di alcuni posti sicuri dove andare. La ragazza era uscita da ore ormai così il Serpeverde andò a cercarla.

Hermione's pov

Hermione era furiosa, come si permetteva quell'idiota di Malferret a dirle cosa doveva fare?! Quel ragazzo era la bipolarità in persona: la insulta per anni poi la bacia, la ignora per giorni e dopo cerca di proteggerla. Non sarebbe tornata indietro da lui, doveva andare dai suoi amici. Vagò a lungo, ora il sole era alto e dedusse che erano le 11 circa visto che lì faceva buio alle 16.00.
Era assorta nei suoi pensieri, stava pensando a come arrivare da Harry e Ron quando il rumore la richiamò all'attenzione.
Crack!
Sembrava come se qualcuno avesse calpestato un legnetto ma intorno a lei non c'era nessuno...
<Mezzosangue> un sussurro la fece voltare di scatto e prese la bacchetta.
Due Mangiamorte uscirono da dietro gli alberi e gli si avvicinarono.
Hermione aveva due possibilità: scappare o combattere. Non ricordava la strada per tornare alla villa ma poteva batterli così iniziò a correre facendo zig-zag tra gli alberi.
I due uomini la inseguirono scagliandole incantesimi a raffica, mancandola. La ragazza lanciò un Levicorpus che colpì uno dei suoi inseguitori e anche vari Stupeficium che però mancarono l'altro bersaglio.
Nel correre la ragazza inciampò e cadde a terra. Era troppo tardi per rialzarsi, ormai il Mangiamorte le stava puntando la bacchetta contro e quella di Hermione era volata via. La Grifondoro era pronta al peggio, l'avrebbe catturata e portata da Voldemort e non aveva niente con cui difendersi.
<Abbassa la bacchetta Rowle> disse alle sue spalla una voce che la ragazza riconobbe subito, era quella di Draco.
<Non te lo ripeterò di nuovo, abbassala> lo intimò.
<Ora sei passato dalla parte dei buoni Malfoy? Eh? Sei solo un traditore bastardo, non credere che io mi faccia intimidire da uno come te> rispose acido l'uomo.
<Bene...Stupeficium> e il Mangiamorte non fece in tempo a schivarlo che venne scaraventato in aria per qualche metro.
Draco corse verso Hermione e le si inginocchiò vicino.
<Stai bene Granger?>
<Ehm...si>
Nei suoi occhi vedeva della preoccupazione che fù subito sostituita da uno sguardo severo.
<Non saresti dovuta uscire, potevano ucciderti> disse freddo ed aiutandola ad alzarsi.
<mi dispiace...>
Una volta in piedi il ragazzo si allontanò da lei, cancellò la memoria del suo aggressore e tornarono indietro.
Dentro casa Hermione si sedette davanti il camino, Draco le portò una coperta e si sistemò vicino a lei.
<Dobbiamo trovare un altro posto, potremmo andare sulla costa...che ne dici?> domandò.
<Va bene> rispose breve la riccia.
<Sicura di stare bene?> le chiese dolcemente Malfoy.
<Si, sono solo stanca>
Ed era vero, era distrutta. Aveva dormito poco, aveva scoperto che Silente era morto ed aveva appena avuto uno scontro con due Mangiamorte, diciamo che non era proprio il massimo.
Si addormentò guardando le fiamme luminose del fuoco che le fecero ricordare di quando, a Natale, tornava a casa dai suoi genitori.

Quando la ragazza aprì gli occhi constatò di poggiare la testa sul petto di Draco e che lui la cingeva con un braccio dietro la schiena. Lentamente si mise a sedere, il ragazzo sembrava dormire così Hermione rimase a fissarlo. Era tranquillo e rilassato, c'era qualcosa di lui che non capiva e quella cosa l'attirava. Lei capiva sempre tutti e riusciva a prevedere qualunque persona ma con lui era impossibile.
<Mi consumi se continui a fissarmi, so che sono bellissimo ma mi aspettavo da te un po' più di contegno> disse il Serpeverde ancora con gli occhi chiusi e con un sorriso beffardo.
<Ha Ha Ha ma quanto sei spiritoso, non farti illusioni Malfoy e smettila di pavoneggiarti>
<Forse sei tu che te le stai facendo> ribatte guardandola divertito.
<Si speraci> sospirò Hermione ed andò in bagno per darsi una sistemata.
Tutto quello che stava succedendo non aveva alcun senso, lei e Draco in quella villa, Voldemort, Silente...non sapeva come poter aiutare i suoi amici. Lentamente una lacrima le scese lungo il viso e la ragazza si guardò allo specchio. Scoppiò a piangere, si sentiva completamente inutile ed in colpa perché aveva capito che Silente non avrebbe vissuto ancora a lungo e lei non aveva fatto niente per impedirlo.
Toc Toc
<Tutto okay?> chiese Malfoy da dietro la porta.
<Si>
<Ok comunque preparati, è meglio che partiamo oggi>
<Va bene> rispose la ragazza asciugandosi le lacrime.
Dopo aver sentito Draco allontanarsi uscì dal bagno, non voleva che la vedesse, avrebbe capito che stava piangendo e non doveva essere debole, non davanti a lui.
Sistemò il letto dove aveva dormito e tornò di sotto dove il Serpeverde l'attendeva.
<Pronta?>
<Si, dove andiamo?>
<È una sorpresa ma scommetto che ti piacerà> disse Malfoy tendendole la mano ma vedendo che la ragazza esitava aggiunse <Dai Granger non mordo mica>
Hermione afferrò la mano ed si smaterializzò.

My Mudblood || A Dramione storyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora