Capitolo 4

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SERENA

Mentre aspetto l'arrivo di Simone sistemo un po' casa ma appena sto per andare in bagno per fare pipì ecco che suona il campanello, mi fisso allo specchio e noto di avere tutti capelli rovinati e mi faccio uno chignon morbido e vado ad aprire "Ciao" dico appena lo vedo "Hey" dice facendomi un enorme sorriso in grado di far andare il mio cuore in tilt. "Vuoi entrare?" domando "Non sarebbe male mangiare a terra su un pianerottolo" commenta sarcasticamente e io scoppio a ridere per poi farlo entrare e noto che ha delle buste in mano "Cosa c'è lì dentro?" dico indicando con la testa le sue mani. "Ho pensato di portare il dolce e qualcosa da aggiungere alla tua pizza" dice scrollando le spalle e io annuisco "La giacca puoi appoggiarla nella stanza degli ospiti, è la seconda porta a destra" dico e lui annuisce per poi andarla a lasciare. Ritorna dopo nemmeno un minuto "È davvero bella la tua stanza" dice lui appena mi raggiunge in cucina e io rido al suo commento "Cosa c'è da ridere?" dice lui aggrottando le sopracciglia "Non è la mia stanza da letto quella è per gli ospiti" commento "Aaah, ma scusa quanto è grande questa casa?!" chiede e io gli rispondo dicendo che ci sono 2 bagni, due stanze per gli ospiti, la mia camera, la cucina e il soggiorno. "Perché hai due camere da letto?" domanda curioso "Per i miei due zii che hanno comprato questa casa per me, alle volte quando mi sento un po' sola loro vengono qui e mi tengono compagnia" spiego e lui annuisce. "Bene, prepariamo questa pizza?" domanda e io annuisco felicissima per poi indossare il mio grembiule blu elettrico "Hey e a me non me ne presti uno?" chiede "Giusto, me ne sono dimenticata, ecco tieni" dico porgendogliene uno rosa a pois "Stai scherzando?!" dice guardando malissimo il grembiule e scuoto il capo per fargli capire che sono serissima "Non puoi prestarmi il tuo?" chiede e io scuoto il capo "Era di mia madre" dico abbassando lo sguardo "Scusami non lo sapevo" dice e io scuoto il capo "E' tutto okay, solo... Non parliamone più" dico mentre cerco di non pensare a mia madre. "Va bene" dice per poi indossare il grembiule e io, alla sua vista, scoppio a ridere "Devo assolutamente fare una storia su instagram, ti dispiace?" chiede "Nono, divertiti pure" dico e lui prende subito il telefono e va su instagram "Allora ragazzi, vi faccio vedere come sto per cucinare" dice per poi inquadrare il grembiule "Si ma non offendetemi, sono un'ottima donnina di casa io" dice con una finta voce da donna e io non posso far a meno di scoppiare a ridere e lui si gira in tempo per vedermi. "Okay l'ho postato" dice e infatti poco dopo sento il mio telefono emettere un bip. Già, ho l'impostazione che mi avvisa quando lui posta qualcosa, che sia nelle stories o post. "Allora come ti piace la pizza?" chiedo mentre la preparo "A me piace semplice, poi abitando qui a Milano mi sono abituato a quella margherita e a te?" chiede mentre si appoggia con i gomiti al banco della cucina "Io amo quella con le patatine fritte" dico "Sei seria?" domanda e io annuisco "Si, adoro la pizza con le patatine fritte, anche perché la margherita è troppo semplice" dico e lui annuisce "Quindi farai due pizze diverse?" chiede ma io scuoto la testa "Le ho finite ieri" dico e lui ride "Posso darti una mano?" chiede avvicinandosi (un po' troppo) a me "M-mh b-be p-puoi apparecchiare la tavola s-se vuoi" dico guardandolo negli occhi e lui annuisce avvicinandosi di più a me e posso sentire il mio cuore uscirmi dal petto, i suoi occhi sono incollati a i miei e io posso sentire le mie guance diventare rosse per la troppa vicinanza. Alza la mano e io trattengo il respiro mentre l'avvicina al mio viso e strofina il pollice sulla guancia "Hai un po' di farina qui" dice per poi mostrarmi il dito sporco "Be allora vediamo di rimediare" dico con la voce rauca e così, con la mano destra nascosta dietro la schiena, prendo la farina e la tengo dietro di me "Adesso che ti guardo bene anche tu sei sporco" dico ridendo sotto i baffi "A sì e dove?" domanda aggrottando le sopracciglia. "Qui" dico e poi accade tutto velocemente: gli butto la farina in faccia e io mi metto a ridere per l'espressione basita di lui. "Oddio, non ce la faccio" dico per poi piegarmi su me stessa mentre continuo a ridere "Tu, piccola peste" dice per poi togliersi la farina dagli occhi e venirmi incontro "No no no" dico indietreggiando e, mentre sto per scappare, lui mi afferra e mi mette sulla sua spalla mentre io lancio un piccolo gridolino di sorpresa "Mettimi giù" urlo mentre non smetto di ridere e lui mi porta in soggiorno e mi butta sul divano mentre lui è sopra di me "Eccoti accontentato" dice mentre mi fa un sorriso soddisfatto e io lo guardo con il respiro accelerato mentre i nostri occhi si uniscono di nuovo. "Sei pazzo" dico e lui annuisce "E tu sei strana" dice e io sorrido "Posso essere quello che vuoi se sarà sempre positivo per te" dico con voce roca e il mio respiro non smette di rallentare "Tu sarai sempre qualcosa di positivo per me" dice mentre avvicina il suo viso al mio. Oddio. Sta per baciarmi? Ma non accade: il telefono squilla rompendo l'atmosfera. "Devo rispondere" dice lui capendo che è il suo cellulare e così si alza e io riprendo a respirare regolarmente. "Hey Ricky dimmi" dice lui e noto che riesco a sentire la sua conversazione da qui "Si, hai visto che bello?" continua lui ridendo "No, sono a casa di Serena" dice "Non lo so, no domani sono occupato, okay ciao" dice chiudendo mentre io mi alzo e vado in cucina per mettere le pizze nel forno "Tutto okay?" domando "Si era Riccardo, mi ha chiesto dove fossi" dice e io annuisco "Dunque devo preparare la tavola ma ecco..." non lo faccio finire in tempo che subito parlo io "Terzo cassetto a sinistra la tovaglia e nel cassetto sopra puoi trovare le posate" dico e lui annuisce "Vuoi ancora uscire con me domani, vero?" domanda mentre io prendo due piatti dallo scomparto in alto "Certo che voglio uscire con te, anche se non ho ben capito il perché" dico per poi controllare le pizze nel forno "Be, da quando questa mattina mi sei venuta a sbattere contro, poi hai ballato sotto la pioggia, be, c'è stato qualcosa che si è mosso in me e mi fa venir voglia di passare del tempo con te e di scoprirti" dice e io alle sue parole arrossisco "Wow, non pensavo fossi così profondo" dico e lui mi sorride e il timer del forno segna la fine della cottura.

Prendimi per mano |Awed, Simone Paciello|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora