Capitolo 8

255 5 0
                                    

Se vorreste lasciare delle stelline e dei commenti mi farebbe piacere. :)
Felice vigilia e natale e anno nuovo a tutti e scusate per il ritardo.

Fisso il ragazzo davanti a me che mi sta aspettando con un enorme sorriso sul volto. "Allora... Non vieni a dare un abbraccio a tuo cugino?" dice allargando le braccia e io lancio un gridolino per poi saltargli in braccio e lui ci butta sul letto mentre scoppiamo in una fragorosa risata. "Sei felice di vedermi a quanto pare" sussurra al mio orecchio mentre io mi perdo nei suoi occhi azzurro-verde. "Serena che succede?" urla Simone per poi entrare nella stanza tutto preoccupato e ciò che osserva lo fa allargare gli occhi. "Simone ti presento mio cugino Clemente" lo presento alzandomi dal letto e facendo le presentazioni. "Clemente, ti presento Simone Paciello" spiego e mio cugino si alza e porge la mano al mio idolo. "Lieto di conoscerti" parla Clemente e noto Simone che continua a essere sotto shock. "Ma tu sei Clementino" dice alla fine lui e mio fratello scoppia a ridere "Si esattamente" dice sorridendogli "E tu sei l'idolo per la quale questa piccola peste sbava da quando ha 15 anni" spiega e io divento rossa dall'imbarazzo "Si... Perché non vi spostate in soggiorno cosi nel frattempo mi faccio una rapida doccia?" Domando e i due annuisco e, poco prima che Clemente esca dalla stanza, lo fermo. "Non minacciarlo e non fargli il terzo grado, sei avvisato." Lo minaccio puntandogli un dito contro mentre lui alza gli occhi al cielo per poi sparire dalla porta.

Simone

Fisso sotto shock Clementino. Ancora non riesco a credere che sia il cugino di Serena, ma come è possibile?
"Allora, come hai conosciuto quella scostumata di mia cugina?" domanda facendomi un sorrisetto mentre ci sediamo al bancone della cucina. "Sotto una giornata di pioggia, stava per cadere e io l'ho presa al volo" spiego e lui annuisce mentre si alza e inizia ad armeggiare contro la macchinetta del caffè. "Ne vuoi uno?" Domanda e io annuisco "Si grazie, con un po' di latte'' e lui ne prepara due per poi voltarsi verso di me a braccia incrociate e fissandomi in maniera seria. "Simone voglio essere il più onesto possibile con te: Serena è una ragazza dal passato particolare, è molto chiusa ma al tempo stesso aperta, quando ti sembrerà di capirla invece non accadrà perché è un tipo che cambia idea molto velocemente; sia chiaro non voglio spaventarti perché non so cosa siete in questo momento ma voglio solo avvertirti che se le fai del male sappi che avrai a che fare con me. Sono stato chiaro?" Mi avverte e io annuisco un po' spaventato. "Siamo amici per il momento, ci siamo conosciuti meno di una settimana fa ma mi intriga in maniera assoluta" gli spiego e lui annuisce per poi prendere il latte e metterlo nel caffè e poi porgermelo e sedendosi davanti a me. "Ottimo, godetevi questa amicizia, se poi dovesse diventare qualcosa di più sappi che sarò felice per voi. Sei il suo idolo da una vita quindi non mi sorprenderei se finiste insieme." continua facendomi un sorriso. "Eccomi qua" entra Serena correndo e noto che si è cambiata: indossa un paio di converse nere con sopra un paio di jeans dello stesso colore e un maglioncino bianco, i capelli li ha lasciati sciolti e noto che non si è truccata: è stupenda. "Ciao piccola" la saluta Clemente alzandosi e dandole un bacio sulla guancia. "Ti preparo un caffè" spiega lui prendendo un bicchiere di plastica e mettendolo sotto la macchinetta. "Come mai il bicchiere di plastica?" Domando "L'ho sempre preso così quando sono a casa, mi piace sentire il calore che le bevande calde emanano dal bicchiere" risponde Serena venendosi a sedere affianco a me. "Tu che ci fai da queste parti?" domanda Serena a suo cugino. "Non posso venire a vedere come sta la mia adorabile cugina?" Chiede e lei sbuffa roteando gli occhi al cielo. "Sul serio, che ci fai qua?" Le domanda e lui si volta verso di lei con sguardo serio "Ho incontrato Amanda."

Serena

"Ho incontrato Amanda" le parole di Clemente escono dalla sua bocca con tono serio e triste al tempo stesso e io ho un sussulto.

Prendimi per mano |Awed, Simone Paciello|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora