Spine

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Ho percorso mille strade tentando di raggiungerti. 

Mi son perso nelle mille spire di questo effimero boulevard che è la vita. 

Ai miei piedi niente fiori. 

Il mio passaggio non è mai stato accolto in trionfo. 

Ogni passo il lastricato era ricoperto da lunghe spine, rovi, cresciuti ad acqua e ossessioni.

Perché un sogno non raggiunto diventa rimpianto e poi ossessione e la mente si stringe, soffocata sotto il peso di una corona d'odio. 

Odio per se stessi, più che per gli altri.

Niente petali a rendere morbido il cammino.

Nessuno a sostenere il mio passo incerto.

Il miglior incoraggiamento è sempre stato l'orizzonte illuminato dalle prime luci dell'alba. 

Un alba sempre troppo lontana, un alba che non ha mai dato calore alle mie membra. 

Passo dopo passo l'andatura è ancora incerta ma il dolore è ormai attutito. 

Ogni spina conficcata sotto la pianta dei piedi ormai fa sgorgare un sangue privo di emozione.

Nessun dolore. 

Ormai ogni brutta notizia scivola giù a gran sorsi, come acqua dissetante in una giornata afosa d'agosto. 

Ormai la vita è diventato quel brevissimo soffio di speranza tra un passo e l'altro, un dolore ormai diventato piacere, un peso ormai divenuto compagno di vita. 

Spira dopo spira, alba dopo alba, provo ancora a raggiungerti per aprirmi finalmente al mondo. 

Ad ogni passo la speranza muore. 

Ad ogni sosta essa riprende il suo posto nella mia mente, come cellule morte vengono sostituite da altre, così la voglia di arrivare a te ogni volta che muore torna. 

Le spire aumentano, il calvario è ancora lungo, albeggia e il freddo continua a gelarmi le membra, spero un giorno finiscano i rovi e ti trovi dinanzi a me, pronta ad alleviare ogni mio tormento.

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