Capitolo IV

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Per Harry quelle settimane furono le peggiori. Era veramente frustrante e doloroso dover passare le giornate in solitudine, senza un amico accanto.
"Meglio soli che male accompagnati, meglio soli che male accompagnati" continuava a ripetersi, sperando invano di colmare il vuoto che i suoi due migliori amici avevano lasciato.
Non si rivolgevano più la parola. Hermione aveva cercato di scusarsi con Harry, mentre Ron era troppo permaloso per ammettere i suoi errori.
"Non me ne frega niente di lui" pensò Harry, osservando Ron durante la cena "e mi importa ancor meno delle stupide scuse della sua maledettissima ragazza" volse lo sguardo verso Hermione, seduta accanto al suo amato. Dopo averli guardati con disgusto, Harry si concentrò su un altro elemento a cui aveva pensato molto durante questo periodo di tempo: Draco.
Non si erano più rivolti la parola dal loro ultimo incontro ad inizio anno. Si ignoravano, ma non più come prima. Gli anni scorsi si evitavano per disprezzo reciproco, mentre adesso per imbarazzo.
"Devi parlargli" continuava a ripetere una fastidiosa voce dentro Harry. Erano settimane che la ignorava, ma nel profondo era consapevole che prima o poi avrebbe dovuto rivolgergli la parola.
Cercò di attirare l'attenzione del Serpeverde nella Sala Grande, ma quello era così tanto impegnato a gustarsi la sua cena che a malapena percepì su di sé lo sguardo penetrante di Harry.
Finito di cenare, Harry si rifugiò tristemente nel suo dormitorio. Si sentiva così solo, abbandonato. Iniziava a pentirsi della scenata che aveva fatto con Ron ed Hermione, forse se non si fosse allontanato quella sera tutto sarebbe stato ancora a posto.
Si distese sul letto. Immerso nei suoi pensieri, si rese tristemente conto del fatto che non sorridesse da settimane. Era una sensazione orribile, si sentiva vuoto.
«Vi prego, perdonatemi...»
«Non abbiamo bisogno di te e delle tue scenate!» rispose Ron, accigliato.
«Già» continuò Hermione «non ti vogliamo...in realtà, non ti abbiamo mai voluto! Pensavi seriamente che noi fossimo tuoi amici?» i due ragazzi posizionati accanto ad Harry iniziarono a ridere.
«Svegliati! Sei il Prescelto, sai quanto incide sulla nostra popolarità nel mondo magico il fatto di essere tuoi amici?» le parole di Ron ferivano sempre di più Harry. Lo avevano sempre preso in giro...
«State zitti, imbecilli!» una voce estranea al discorso si intromise «come osate dire questo ad Harry? Mi fate schifo!» detto questo, Draco si avvicinò ad Harry e gli tese delicatamente la mano.
«Vieni con me» quasi sussurrò ad Harry «con me ti sentirai veramente amato ed apprezzato, come è giusto che sia.»
Si guardarono negli occhi, successe di nuovo: Harry si perse completamente in quello sguardo. Dentro gli occhi di Malfoy ritrovò la speranza di poter tornare a sorridere, la speranza di poter essere considerato, almeno per una volta, giusto. Era una sensazione così bella, non voleva privarsene mai più, per nessuna ragione.
Quando Harry si risvegliò, stava sudando e aveva gli occhi lucidi. Controllò la sveglia accanto a lui: 02:34. Si svegliava sempre a quell'ora, ogni notte, sempre per colpa dello stesso sogno.
"Basta!" pensò, accecato dalla sua frustrazione "è tempo di porre fine a questo stupido sogno."
Scese dal letto, infilò le ciabatte, si mise il mantello dell'invisibilità sulle spalle e uscì dal dormitorio.
Direzione: dormitori dei Serpeverde.
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spazio autrice
Buongiorno gente! Eccomi con il quarto capitolo, se vi è piaciuto lasciate un commento e una stellina <3

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