Capitolo VII

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Il buio dominava la stanza. Harry sentiva il cuore battere all'impazzata, mentre la cicatrice faceva sempre più male.
Tentò di muoversi, ma le gambe sembravano intenzionate a non rispondere ai suoi comandi: era completamente paralizzato dal terrore.
Nonostante avesse aperto gli occhi, la situazione non era cambiata: buio totale.
«Lui è vicino, sta arrivando»
Harry tentò con tutte le sue forze di scappare, di andarsene, ma aveva come la sensazione che più provasse a cercare una via di fuga, più lui sarebbe arrivato velocemente.
«È inutile dimenarsi, stupido ragazzo» la voce raccapricciante di Bellatrix Lestrange echeggiò nuovamente nella stanza «lui arriverà a breve e tu m-o-r-i-r-a-i».
Pronunciò l'ultima parola con tale enfasi che Harry si sentì rabbrividire.
La cicatrice bruciò di nuovo, in maniera più forte. La fronte di Harry stava per esplodere dal dolore, quando udì un 'crack'. Era lì.
Le luci si accesero ed il cuore di Harry perse numerosi battiti: Lord Voldemort camminava verso di lui. Il dolore provato da Harry crebbe mostruosamente quando notò che non era arrivato solo.
«Bene, bene, bene» cominciò l'Oscuro Signore «il famoso Harry Potter è finalmente qui, davanti ai miei occhi.»
Harry era paralizzato, aveva lo sguardo fisso sulla persona che era appena arrivata insieme a Voldemort.
Un dolore immenso lo circondò, un dolore che non riusciva a controllare. Iniziò ad urlare, non gli importava più di niente. Il mondo gli stava crollando lentamente addosso, come se avesse intenzione di distruggerlo pian piano, forse per farlo soffrire di più.
«No, NO!» continuava a gridare «prendi me, uccidi me! Non fargli più del male, farò tutto ciò che vuoi! NON FARGLI DEL MALE!»
Era disperato, sentiva di non avere più voce in gola ma continuava ad urlare lo stesso.
«Mh, interessante» rispose tranquillamente Voldemort, affascinato dalla scena alla quale stava assistendo «e così il famoso Harry Potter preferisce morire a costo di salvare il suo amichetto?»
Draco Malfoy era disteso a terra, privo di forze. Era stato torturato, picchiato: i lividi e le ferite erano molto evidenti sulla sua carnagione chiara.
«H-Harry, n-non f-fare n-niente» disse Draco con un filo di voce «s-scappa, m-mettiti i-in s-salvo...»
«Stai zitto!» urlò l'Oscuro Signore «Non devi dire niente, sporco bugiardo!»
«TI HO DETTO DI NON FARGLI DEL MALE!» la voce di Harry era ormai rauca, le sue urla non erano cessate.
«Non mi farò mai dare ordini da uno stupido ragazzino» rispose Voldemort, avvicinandosi ad Harry «ed ora, guarda il tuo fidanzatino m-o-r-i-r-e!»
«AVADA KEDAVRA!»
«Harry, Harry!» continuava a ripetere Seamus «svegliati, la Sprout ci toglie minimo dieci punti a testa se non ci presentiamo in orario alla sua lezione!»
Harry, svegliandosi all'improvviso, sobbalzò. Quindi era solo un sogno...
«Harry, hai gli occhi lucidi, sei sudato, sei sicuro di star bene?»
«Sì, sì» rispose l'altro, incerto «sto bene Seamus, grazie».

«Ehi, Weasley» sussurrò frettolosamente Draco a Ron al termine della lezioni di Pozioni «posso parlarti un secondo?»
«Lasciami stare, Malfoy» rispose Ron, seccato «vuoi prendermi ancora in giro per la mia vecchia toga? O per il mio libro usato? O per...» non ebbe il tempo di finire la frase quando Draco lo interruppe.
«Ma vuoi restarmi a sentire oppure no, Weasley? Perché devi sempre giungere a conclusioni affrettate?»
Ron sembrava incerto, ma alla fine rispose:
«Okay Malfoy, ti ascolto»
«Alla buon'ora» disse Draco «però chiama anche la Grenger, c'entra anche lei nel discorso»
«Col cavolo, Malf-»
Draco lo guardó negli occhi. Il suo volto esprimeva serietà e preoccupazione allo stesso momento.
«Riguarda Harry».
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spazio autrice
Salve mondo! Non mi convince molto questo capitolo, spero possiate apprezzarlo lo stesso perché comunque dietro c'è impegno :)
Vi sta piacendo un sacco la storia e ne sono veramente felice, grazie di tutto! ♥️

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