Sentii dei passi farsi sempre più pesanti. Magari stavo sognando.
"Katherine Foster, giuro che se non ti alzi ti butto giù dal letto e ti faccio rotolare dalle scale. È possibile che pure il giorno della tua partenza debba fare ritardo?"
Oh cavolo, non è possibile.
"Ma va mamma, mi stavo sistemando le ultime cose da mettere in valigia. Non essere così diffidente" dissi cercando di mascherare il nervosismo.
E' venerdì e sono le 7.15. Solo tre parole: Devo. Assolutamente. Muovermi.
Mi feci una doccia veloce, presi gli unici vestiti che avevo lasciato fuori la sera precedente per il viaggio e sistemai le ultime cose. Indossai un paio di jeans blu e una maglietta bianca che aderisca bene sul mio corpo, un look abbastanza semplice che mi possa permettere di guidare. Certo, non sono mai stata una ragazza dall'alta autostima ma sono arrivata al punto di essere riuscita ad accettare il mio corpo. Beh, mi ci sono voluti diciannove anni ma ce l'ho fatta. Misi un po' di mascara alle mie folte ciglia per valorizzare i miei occhi verdi, mentre legai i miei lunghi capelli castani in una coda per essere più comoda. Misi per ultimo le calze e le mie amate Nike Air.
Presi le valigie e la borsa e portai tutto all'ingresso, ma prima di caricarle in macchina entrai in cucina sentendo un odore strano. "Accidenti, scusami figliola ma ho bruciato il pane".
Mamma non è mai stata una persona casalinga e nemmeno dotata di capacità culinarie, per questo le presi la fetta dalla mano e ci spalmai la nutella. In fin dei conti è sempre stata occupata col lavoro per garantire un futuro stabile per lei ma soprattutto per me. Ho sempre cercato di non farle pesare troppo le spese di casa trovandomi un lavoro come cameriera dopo la scuola, ma diceva che quello non era viversi l'adolescenza, una parte della vita molto importante.
Di mio padre purtroppo non so molto, mia mamma mi ha detto che ci ha abbandonate quando io ero piccola. Non ho mai fatto molte domande, avevo la percezione che soffrisse ancora per lui.Presi la borsa e gli occhiali da sole dall'ingresso e prima di andarmene mia mamma mi ha stretta in un suo abbraccio. Non è mai stata una da smancerie o da dimostrazioni d'affetto, ma nonostante tutto entrambe sappiamo del nostro bel legame.
"Ti voglio bene tesoro, però ora vai prima di fare più ritardo del dovuto" disse cercando di trattenere le lacrime. Sono rimasta molto sorpresa, me lo avrà detto forse una decina di volte in tutta la mia vita. Le risposi mentre mi staccavo dal suo abbraccio:"Ciao mamma, ci vediamo presto. Ti chiamo appena arrivo, promesso".
"Ciao Katy, mi raccomando fai la brava, studia sempre e fammi sapere com'è il dormitorio".
Si, stavo per iniziare il college grazie ai miei risparmi e alla borsa di studio che presi nella mia vecchia scuola. L'unica cosa positiva di quel posto. Non che fosse orribile, lì ho conosciuto alcune persone tra cui le mie amiche Bethany e Jennifer, ma sentivo che non fosse il posto giusto per me. Almeno il mio impegno scolastico riuscì a portarmi a qualcosa di buono: la Stanford University, il college che tutti sognano. Lì sarei potuta diventare una scrittrice e poter lavorare in case editrici fantastiche. La lettura è la mia passione più grande, mi permette di staccare la spina ed entrare in un mondo totalmente diverso.Mi ripresi dai miei pensieri e con le valigie in mano uscì dalla casa portando tutto sulla mia bambolina, la mia Fiat 500 che mi accompagnava in ogni viaggio e partì dalla mia città natale Las Vegas fino alla città dei miei sogni: Los Angeles.
Ciao mamma, ciao Las Vegas, ci vediamo. Guardai il telefono e fortunatamente erano le 8, quindi fui in orario per una volta. Cercando di non pensare troppo ai ricordi che questa città mi ha regalato e partii.Non avrei mai pensato che questo semplice cambiamento mi avrebbe stravolto la vita in tutto. E' proprio vero, nella vita never say never.
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Spazio autrice
Ciao a tutti/e
Questa è la mia prima storia. Siate clementi ahaha, ho già paura (faccina che lacrima). Vi chiedo scusa per gli errori grammaticali o tempi verbali sbagliati.
Sono molto contenta di pubblicarla, considerando tutte quelle che ho buttato *faccina che ride e disperata*. Grazie alle amiche che mi hanno sostenuta e incoraggiata a pubblicarla.
Spero che vi piaccia.
Lelii
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Never Say Never
RomanceKaty sta affrontando il classico mondo del college: curiosità, tanto studio e divertimento. In questo viaggio non è compreso l'amore, ma se fosse lui a cercare lei? E se questo lui la portasse in un mondo più spietato?