"Wow, questa casa è enorme" dissi ridendo. C'erano un sacco di persone: alcune stavano giocando a obbligo o verità, altre a ballare -o meglio strusciarsi- in pista, altri che andavano alle camere e qualcuno accasciato a tirare su l'anima. Ma come si vestono le ragazze? Sono più nude che altro e cavolo, sono solo le 22 e sono quasi tutti conci. Andai verso il banco della cucina dove presi da bere per me e per Mad, presi per lei un bicchiere di vodka alla pesca e per me una birra, volevo tornare intatta a letto almeno oggi. Sono stanca per il viaggio.
"Ehi eccoti Katy, ti ricordi di Derek?" mi disse Mad entusiasta.
"Ciao, si mi ricordo di lui. Ti stavo per venire a cercare, vuoi della vodka alla pesca?"
"Oh certo, grazie mille" e prese il bicchiere.
"Vi piace la festa?" chiese Derek.
"Si, poi questa casa è grande!" rispose Mad guardandolo con gli occhi a cuoricino. E' cotta seriamente, wow.
"Quanti anni avete?" chiese Derek continuando a guardare la mia amica.
"Entrambe diciannove, tu?" dissi io.
"Io ventuno, sembravate più grandi" rispose lui sorridendo.
"Ehi stronzo, pensavi di tenerti queste bellezze per te senza nemmeno presentarmele?" disse un ragazzo andando a salutare Derek in modo amichevole.
"Ciao fratello, loro sono Mad -disse stringendola verso di sè- e lei è Katy. Loro sono nuove di qui, quindi vedi di trattarle bene. Ragazze, lui è Justin, il proprietario della casa e il mio compagno di avventure" disse in modo scherzoso. Devo ammettere che è un bel ragazzo. Capelli lisci biondi tirati indietro, occhi azzurri, fisico slanciato e muscoloso. Indossa una camicia bianca e un paio di jeans strappati alle ginocchia. Potrebbe persino fare il modello.
"Piacere di conoscervi, Katy hai voglia di fare un giro per la casa?" mi chiese Justin.
Guardai un attimo Mad che mi fece un cenno di approvazione e imbarazzata gli dissi:"Va bene".
Mi fece vedere quella che sarebbe un'enorme sala, il piano di sopra con le camere da letto -o almeno quelle con la porta socchiusa-, il bagno, la cucina dove prendemmo un paio di birre e poi andammo in giardino. Caspita ma che casa enorme che ha. Aveva uno spazio enorme ma ben distribuito. C'eravamo appoggiati su un dondolo a bere e guardare le stelle. Era un panorama stupendo. Mi ricorda un po' casa mia quando guardavo le stelle sul tetto.
"A cosa stai pensando?" mi chiese all'improvviso spezzando il silenzio.
"A n-nulla perchè?" dissi colta di sorpresa.
"Sembrava fossi nel tuo mondo o sbaglio?" disse sorridendo mentre tirò fuori una sigaretta. Mi porse il pacchetto. "Vuoi?"
"No grazie... Comunque mi ricorda casa, mi spiace aver lasciato mia madre da sola per inseguire il mio futuro" affermai di botto. Non avevo mai parlato così apertamente con qualcuno senza conoscerlo.
"Ti capisco, i miei genitori lavorano in giro per il mondo perchè sono entrambi avvocati e io sono sempre a casa da solo, è per questo che ho l'opportunità di far feste".
"Vorresti viaggiare con loro?" chiesi con curiosità.
"In parte mi piacerebbe, ma Los Angeles è casa mia, dove sono nato e dove sono sempre cresciuto. Più avanti girerò il mondo, ma per ora questo è il mio posto".
"Ti capisco, io credo di non aver trovato ancora il posto dove sentirmi a casa".
"Non è mai troppo tardi per trovarlo, magari Los Angeles potrà diventare casa tua, che ne dici?"
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Never Say Never
RomanceKaty sta affrontando il classico mondo del college: curiosità, tanto studio e divertimento. In questo viaggio non è compreso l'amore, ma se fosse lui a cercare lei? E se questo lui la portasse in un mondo più spietato?