"Ciao bellezze, da quanto tempo eh" disse Justin ridendo. Li salutammo e salimmo in macchina: Derek e Mad davanti mentre io e Justin nei sedili posteriori. Li vedevo molto complici, erano davvero carini insieme. Magari un giorno avrei trovato qualcuno che mi rendesse felice, considerando che non ho mai avuto una vera e propria relazione siccome non avevo il tempo materiale per averla, o così pensavo.
"Sei proprio carina stasera" sussurrò Justin al mio orecchio. Mi soffermai un attimo a guardarlo, era proprio carino. Maglietta a maniche corte bianca dove si intravedeva il petto.
"Oggi mi davi della principessa e ora ti riduci con 'carina'? Mi offendi così" dissi con il viso imbronciato, mi piaceva troppo prenderlo in giro.
"Oh, mi scusi madame, preferisce che la chiami madre natura?"
"Ma tu non sei normale" risi e gli diedi un pugno sulla spalla.
"Lo so principessa, un po' come te" disse facendomi l'occhiolino. "Allora, sei pronta a perdere contro di me? Sento già il profumo della vittoria".
"Ma sei sempre così? Non hai capito, tu ti stai mettendo contro una Foster" esclamai lanciandogli uno sguardo di sfida.
"Ragazzi smettetela, siamo arrivati" annunciò Derek esausto. Certo, lui e Mad non facevano altro che lanciarsi sguardi complici e teneri. Entrammo nel bowling e la prima cosa che facemmo fu di ordinare la nostra cena. Ci sedemmo al tavolo e una cameriera prese le nostre ordinazioni. Prendemmo tutti degli hamburger, patatine e coca cola. Oh Madison, dovrai dire addio alla tua dieta. Scossi la testa divertita del mio pensiero e ritornai alla realtà. Mangiammo con gusto e chiacchierammo del più e del meno.
"Katy, vieni con me a prenotare la pista?" mi chiese Justin.
"Certo" gli risposi sorridendo.
Quando arrivammo al bancone mi disse:"Scusa, ma volevo lasciare i piccioncini nella loro bolla d'amore. Hai visto che hanno passato tutto il tempo a guardarsi e fare cose tenere? 'Aspetta, vieni qui che ti pulisco la bocca' 'Come sei bellissima' 'Anche tuu'. Mi stava per venire il diabete, giuro".
"Lo so, non si staccavano gli occhi di dosso nemmeno quando mangiavano" affermai e ridemmo entrambi.
"Scusatemi, avete bisogno di aiuto?" chiese gentilmente un ragazzo sui venticinque anni al bancone.
"Si, vorremmo giocare a bowling" rispose Justin.
"In quanti siete?" disse il ragazzo.
Ci guardammo e dicemmo in coro:"In due. Ehi, mi stai copiando?" ridemmo.
"Va bene, andate alla terza pista" disse divertito.
Ci avviammo verso la pista e la coppietta ci raggiunse a metà partita.
"Stai tranquilla che vincerò io!" esclamò vantandosi Justin.
"Hai finito di blaterare? Tira quella palla, che finora ho fatto due strike e tu avrai fatto otto punti a dir tanto" dissi facendogli la linguaccia.
"Quindi, fatemi capire. Oltre a giocare senza di noi, ti fai battere da Katy? Questa ragazza ti metterà in riga. Ma poi, perchè avete messo i nomi 'principessa' e 'pulce'?" chiese Derek.
"Te lo spiego io. Mi chiama sempre principessa, non so per quale motivo, e ha voluto che mi chiamassi in quel modo. Lui invece ho deciso di chiamarlo così perchè le pulci sono fastidiose tanto quanto lui. E non è che si fa battere, ma non vuole ammettere il fatto che non sia capace" risposi guardandolo con sguardo di sfida.
"Quante volte ti devo dire che sono capace, principessa?"
"Smettila di chiamarmi così" dissi mentre tirai. Ovviamente feci strike, cosa che gli diede fastidio e non poco. "Ops, mi sa che l'orgoglio di qualcuno è rimasto ferito".
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Never Say Never
RomanceKaty sta affrontando il classico mondo del college: curiosità, tanto studio e divertimento. In questo viaggio non è compreso l'amore, ma se fosse lui a cercare lei? E se questo lui la portasse in un mondo più spietato?