10. si l'ho fatto

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I giorni passarono ed i jikook cercavano di parlarsi solo il necessario, affinché gli altri non capissero cosa stava succedendo. Jk usava ogni occasione, per cercare di estrargli informazioni, ma Jimin ogni volta evitava la cosa uscendo dalla stanza. Jk non si arrendeva comunque davanti a ciò, infatti gli scriveva messaggi in continuazione per capire. Non riusciva a capire perché. Perché all'improvviso si comportava così. Quel pomeriggio Jimin era stufo tutto di tutto ciò e disse a jk di andare nella sala 4 se voleva spiegazioni. Jk non aspettava altro. Si alzò dalla sedia nello studio di registrazione, con la scusa di dover andare in bagno. Prese la porta e subito corse per il corridoio. Sapeva di doversi sbrigare, sapeva che se non fosse arrivato subito jimin avrebbe cambiato idea. Jk arrivò e si precipitò nella stanza. Entrò ebbe un colpo al cuore. Vide jimin che ci stava provando spudoratamente con una ragazza del trucco. All'improvviso si sentí gli occhi lucidi. Non voleva piangere. Non voleva farlo, non li. Così corse via, chiudendosi in bagno. Si guardò allo specchio per un secondo, prima di esplodere. Sapeva che Jimin lo faceva per mandargli un messaggio, ma in quel momento l'unica cosa che contava era il suo cuore a pezzi. Jk non parlò a Jimin per il resto della giornata. L'unico momento in cui si dovettero parlare fu a cena, per non destare sospetti nei loro hyungs. Dopo la cena jk salí in camera chiudendosi in essa. Si mise le grandi cuffie che teneva sul comodino e cominciò ad ascoltare canzoni tristi e deprimenti, draiandosi ad occhi chiusi sul letto. All'improvviso la musica di fermò di botto, costringendolo ad aprire gli occhi. Guardò il cellulare, per capire il problema. Suo padre lo stava chiamando.
-hey papà
-figliolo come te la passi?
-bene papà...dimmi tutto
-ti ho organizzato un appuntamento con Lisa... è una brava ragazza ti piacerà
-papà non posso fidanzarmi con nessuno
-davvero?-disse il padre con tono strano
-si davvero
-stai bene figliolo?
-si papà sono solo un po' stanco
-comunque pensaci ad uscire con lei intesi?
-certo, ma non posso uscirci quindi niente....ora ti saluto papà
-ok ok ciao kookie

Jk chiuse la chiamata e in un attimo di ira lanciò il telefono a terra. * Come può pretendere che esca con lei? Non sa che non mi piacciono le ragazze. Perché in questo mondo nessuno mi capisce, cazzo*pensò jk mettendo la testa tra le gambe. Si fece sempre più piccolo, cercando come di chiudersi ad uovo. Mentre era lì, sentí la voce di jimin o meglio Jimin che parlava con qualcuno. Si mise ad ascoltare cercando di capire con chi, ma non sentiva risposta. *Forse è al telefono* pensò. Si avvicinò alla porta per ascoltare cosa diceva.
-si l'ho fatto-disse Jimin
*Cosa avrà fatto?* Pensò jk ancora appoggiato alla porta

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