Ma il fatto che ci fossero altre ombre sul fondo della stanza non mi rassicurava per niente.
Gli occhi azzurri di Iris brillarono alla luce della lampada.
Mi guardò e mi sorrise, inclinando leggermente la testa. Le ferite erano scomparse tutte, tranne un taglio sulla fronte.
Io la osservai interdetta. Era leggermente più alta di me, con dei capelli biondi che le incorniciavano il viso dalla pelle chiara.
- Ciao!- disse. - Come va?- - Ehm, bene.- risposi, un po' titubante.
- Ehilà- mi salutò una voce. Caino emerse dalle tenebre con un sorriso pacato sul volto. Si posizionò accanto ad Iris e le posò una mano sulla spalla.
- Ehi bimba.- esclamò una voce alle mie spalle. Sobbalzai e mi girai di scatto. - MA TU SEI SCEMO!- urlai contro Abele. Mamma mia, che paura! - Guarda che non è normale apparire dietro la gente!- - Bene, allora non sono normale- disse. - Sei ufficialmente l'ultimo a saperlo- disse Caino, sogghignando. Iris rise. Abele fulminò con lo sguardo il fratello. - Guarda che mi arrabbio!- esclamò sbuffando.
L'azzurro si avvicinò lentamente. - Aiuto, che paura!- rispose ironico. - Ehi, non prendermi in giro- Abele strinse i pugni. - Altrimenti che mi farai? Devo ricordarti quello che c'è scritto nel fascicolo?- chiese, in tono di sfida. - So cosa dice. L'ho letto, sai?-
Continuarono a litigare mentre Iris mi diceva: - Devo presentarti delle persone- Io la guardai con un'espressione interrogativa. Lei sorrise. Fece un cenno in direzione delle sagome immobili sul fondo della stanzetta.
La prima che venne illuminata fu una bambina: aveva dei capelli castano-biondi, occhi azzurri, o meglio, occhio azzurro, e indossava un vestito rosa e dei calzini bianchi. Alcune parti del suo corpo erano state sostituite con componenti robotici. Tra queste c'erano un occhio, un avambraccio e una mano, una gamba ed un piede. Sulla sua spalla era annidata una matassa di piume nere, che prese forma mentre la guardavo. Spuntarono una testolina da uccello, munita di becco, e un corpo con delle ali. Si trattava di un corvo.
Nell'oscurità vidi guizzare un paio di occhi di un giallo intenso.
Arrivarono due ragazze che si tenevano per mano. Una aveva dei capelli biondi, occhi verdi e la pelle chiara. L'altra aveva dei capelli neri, occhi gialli e la pelle quasi cadaverica. La prima indossava una maglietta azzurra con pantaloni al ginocchio beige. La seconda una maglietta nera e dei jeans dello stesso colore. Il mio sguardo si fece ancora più perplesso. - Poi ti spiego- si affrettò a dire Iris.
Infine, dal buio arrivarono Caris e Siri. Quest'ultima mi vide e corse ad abbracciarmi. - Vedo che vi conoscete già- Iris sorrise.
Intanto, Caino e Abele avevano smesso di bisticciare e si erano voltati verso due direzioni differenti, a braccia conserte.
Mi guardai intorno. Scrutai tutte le persone presenti nella stanza. Cercai delle somiglianze tra i presenti, prima che dal fondo della stanza saltasse fuori qualcun altro.
Oltre alle evidenti analogie tra Iris, Caino, Siri e Caris, notai che anche la ragazza bionda dagli occhi verdi aveva caratteristiche affini a quelle di 105.
La mora non riuscivo ad associarla, invece. Aveva gli stessi capelli del fratello di Abele, ma non gli assomigliava minimamente in tutto il resto. Poi c'erano quegli occhi gialli che non me la raccontavano giusta...
- Nicky, ti presento Mia e Neko- Iris mi indicò prima la ragazza bionda e poi la mora. Mi prese il braccio e mi avvicinò a lei. - Poi ti spiegherò tutto, ok? Preferisco non farlo quando ci sono loro.- fece un cenno con la testa in direzione delle giovani. Poi tornò al suo sorriso abituale. - Infine, lei è Lilla e lui si chiama Corvo.- Fantasia portami via, proprio. Un corvo di nome Corvo. Wow. Non ci avrei mai pensato...
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SCP
FantasyCosa succede quando, in un laboratorio SCP iperprotetto, arriva un nuovo scienziato? E cosa succede quando si scopre che non è uno scienziato, ma una scienziata? E cosa fare quando si viene a sapere una sconvolgente verità sul suo passato? ESTRATTO...