Capitolo 14

1.9K 95 53
                                    




Giorno 13 di crociera - Rodi, Grecia (Lauren's POV)

Non ero mai stata una persona mattiniera. Cercare di avere una conversazione con me prima delle nove era più o meno la stessa cosa di provare ad avere un dibattito filosofico con un uovo, non sarebbe mai successo. Anche da bambina odiavo davvero tanto quando restavo a dormire a casa di amici e loro si svegliavano presto per guardare i cartoni, non era roba per me. Quindi, quando iniziai a lavorare sulla nave, i turni di mattina e i cambiamenti erano stati un po' uno shock per il mio sistema. Iniziavano alle cinque, il che voleva dire svegliarsi alle 4:15 e c'era davvero bisogno di fare una legge contro quella cosa. Era già abbastanza difficile farmi una notte decente di sonno, ma recentemente rimanevo sveglia almeno fino all'una di notte a messaggiare con Camila, il che voleva praticamente dire che il giorno dopo ero uno zombie.

Erano appena passate le otto del mattino, quindi ero già a lavoro da tre ore e me ne mancavano ancora cinque fino alla mia libertà. Al solo pensiero di quanto fantastico sarebbe stato il pisolino che avrei fatto una volta finito mi stavo già emozionando.

- "Scusami!" una voce femminile mi chiamò una volta che passai davanti al loro tavolo. Mi voltai vedendo le due passeggere guardarmi con occhi curiosi.

- "Posso portarvi qualcosa signorine?" chiesi con la miglior voce da "mi piace servire problematici clienti come prima cosa la mattina" che avevo.

Entrambe mi guardarono in risposta inespressive, in modo imbarazzante, fino a quando una di loro non diede una gomitata all'altra nelle costole per spingerla a parlare.

- "Ehm, tu sei Lauren?"

- "Si?!" risposi un po' scettica. Non le avevo riconosciute e non indossavo la targhetta con il nome, quindi immediatamente mi sconvolse il fatto che conoscessero il mio nome.

- "Te l'ho detto che era lei" disse l'altra ragazza alla sua amica titubante.

Corrugai le sopracciglia "Ehm scusatemi, vi conosco?" chiesi, suonando un po' più rude di quanto volessi.

- "Oh no, non ci conosci. Ma potresti aver sentito parlare di noi! Il mio nome è Dinah e lei è Normani" spiegò la ragazza, indicò la ragazza di fianco a lei.

Immediatamente capii chi fossero quelle due ragazze. Loro erano le amiche che Camila aveva menzionato, ma pensavo fino a quel momento che loro sapessero di noi, ma che non avessero idea di chi io fossi. Ma evidentemente non era così. Non potei evitare di chiedermi perché Camila non me lo avesse detto e perché diavolo le sue amiche credevano che andasse bene parlare con me mentre stavo lavorando ed ero circondata da altri passeggeri.

- "Cosa vi fa pensare che io abbia sentito parlare di voi?" ribattei immediatamente.

Entrambe le ragazze sembrarono essere state prese alla sprovvista dalla mia franchezza.

-"Um, siamo amiche di Mila..." spiegò Normani.

Le guardai impassibile "Quindi?"

- "Quindi volevamo presentarci, sai, visto che stai praticamente frequentando la nostra amica" riuscii a sentire il nervosismo nella voce di Dinah cosa che mi irritò ancora di più. Come si aspettavano che reagissi?

- "O magari dovreste farvi gli affari vostri. In più non sto frequentando nessuno" dissi velenosamente.

Le ragazze si scambiarono uno sguardo.

- "Okkkk allora...È stato un piacere parlare con te" aggiunse Normani sarcasticamente.

- "Che stronza, Mila poteva avere di meglio" sentii Dinah mormorare alla sua amica sottovoce mentre mi allontanavo.

Lifeboat Lighthouse (Traduzione Ita Camren)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora