Siamo tornati

313 13 3
                                    

"MA CHE RAZZA DI PROBLEMI AVETE?!?".
Urlai in faccia a Tokyo,erano passati due anni da quando ci eravamo separati tutti,ma un giorno,Rio è stato preso da quelli dell'Interpol,"TUTTO PERCHÉ TU! AVEVI VOGLIA DI SVAGARTI E L'HAI LASCIATO SOLO COME UN CANE! SIETE PEGGIO DEI RAGAZZINI!".
La ragazza con un passo svelto mi afferrò per il colletto della camicia,"Stai zitta,puta",la fulminai con lo sguardo,le diedi un pugno nello stomaco,cadde a terra piegata in due,"Non osare a rivolgerti così a me",dissi guardandola dall'alto,"Ora calmatevi!".
Intervenne Sergio.
La banda era al completo.
Denver.
Stoccolma.
Helsinki.
Nairobi.
Tokyo.
Lisbona.
Tokyo.
Io.
Il professore.

"Siamo una famiglia,e come tale,dobbiamo aiutarci,recupereremo Rio".
Lo guardammo tutti.
"Fumi oppio qua in Asia professore?!".
Chiese Denver ricevendo una manata da Stoccolma,mi scappò una risata,erano una bella coppia anche se buffa,"Io e Marsiglia possiamo recuperarlo,con l'aiuto di alcuni amici pos-",il professore mi zittì,"Ho un piano",disse con voce ferma e decisa,"Adesso che abbiamo mille milionazzi dobbiamo tornare a scuola?". Protestò Denver spalancando le braccia...

Ed eccoci qua,a Firenze.
Di nuovo.
Non appena mettemmo piede nel monastero,lo cercai,"Che fai ragazzina? Cerchi Babbo Natale?".
Mi chiese Nairobi mettendo un braccio intorno al mio collo,"In realtà i-","Cerca qualcuno meglio di Babbo Natale",ci girammo tutti e lo vidi fare il suo ingresso,"SII!".
Corsi da lui,mi prese al volo e mi strinse lui,"Oh piccola mia!".
"Mi sei mancato tantissimo!".
Mi lasciò un bacio sulla guancia.
"E lui chi è?".
Chiese Helsinki.
Guardammo la banda,"Oh sì...Lui è Marsiglia!".
Si salutarono e si presentarono tutti,era bello vederlo qua con me,mi era mancato tantissimo.
Il Professore.
Vedere Barcelona con Marsiglia mi faceva male,lei non apparteneva a me,ma...Era come se quei due stessero insieme,sembravano veramente una coppia.
Insomma.
Lui era un ex soldato,la poteva tranquillamente difendere in qualsiasi momento,mentre io,beh io ero la mente di tutto,ma non sarei mai riuscito a difenderla come sapeva farlo lui,"Hey",Tokyo mi tirò una gomitata,"Si?".
Sorrise,"Geloso?".
La guardai confuso,"Di quel Marsiglia",mi sistemai gli occhiali,"Io e Barcelona siamo amici".
Sbuffò.
"Taci che si vede lontano da un chilometro,che sei cotto di lei".
Sospirai.
"Siamo qua per lavorare,su andiamo a sistemarci nelle nostre camere".

Il rosso ti donaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora